Il Giorno in Cui Il Mondo Crolla
Posted on March 25th, 2001 at 5:00 PM | Tags: Esperienze
Il Giorno in Cui Tutto Cambia: Il Terremoto della Mia Infanzia # Ricordo quel giorno, ma non è facile farlo. Avevo sette anni, ma sembra una vita intera fa. Non è stato un giorno come gli altri, eppure c'era una calma inquietante in quello che stava succedendo, come se il mondo stesse cambiando senza chiedere permesso, senza avvisarmi. Non c'era pioggia, ma sarebbe stato più facile se ci fosse stata, se almeno il cielo avesse condiviso il dolore che sentivo. Invece, c'era solo il rumore della TV in sottofondo, che sembrava voler far sparire il resto, quel resto che non riuscivo a ignorare, a fermare. La voce di mia madre, che rompeva ogni silenzio con urla che non avevo mai sentito, e lui... lui che l'afferrava per il collo, come se volesse strangolare non solo lei, ma anche tutto ciò che eravamo. Quel gesto, quella violenza, non l'ho mai dimenticata. Non c'era sangue, ma c'era un dolore così tangibile che ho sentito di non poter più respirare, di non poter più essere al sicuro, di non avere più un posto dove rifugiarmi. Io, fragile come un fiore, che non sa dove andare, mi rannicchiai dietro il divano, sul pavimento. La...
Il Perdono, un Sogno Impossibile
Posted on March 18th, 2001 at 2:16 PM | Tags: Salvezza
Domenica mattina. L'aria è umida, la luce filtra tra le tende, ma non riesce a spezzare il grigio che copre tutto. Sento il rumore dei passi di qualcuno che si avvicina, la porta che si chiude dietro di me. Il profumo di cera bruciata, l’odore di incenso che avvolge il corpo. Mi siedo, il banco duro contro la schiena. La voce del sacerdote si fa sentire, leggera, ma decisa, quasi come una melodia che non riesce a risuonare fino in fondo. Parla di perdono. Non lo sento subito, non mi arriva subito. C’è qualcosa che mi sfugge, come se le sue parole fossero fatte di una sostanza che non mi appartiene. Forse il perdono è una cosa troppo grande per essere compresa senza il dolore giusto, o forse non c'è niente da capire. Il suo viso è serio, ma i suoi occhi non brillano. È come se ogni parola fosse pesata, come se ne avesse parlato già troppe volte, come se avesse dato tutto di sé senza ricevere nulla in cambio. Ed io, seduta lì, non so se il perdono esiste davvero o se è solo un concetto che si aggira nell'aria, come una nuvola di fumo che non lascia...
Zena… Lieve oscurità
Posted on March 14th, 2001 at 2:00 PM | Tags: Esperienze
Sono seduta davanti a questa grande finestra, un angolo di silenzio e luce nella casa di mio padre a Genova. Ogni volta che vengo qui nei week-end, è come se mi ritrovassi nel mezzo di un dramma, una pièce teatrale in cui il palcoscenico cambia continuamente, e io sono sempre un po’ in ritardo, un po’ fuori posto. Ma oggi, i raggi del sole primaverile si posano sulla mia pelle con una delicatezza quasi inquietante, come a cercare di dirmi qualcosa che, forse, ancora non comprendo. Il rumore del mare che arriva da lontano, ovattato dalla distanza, mi riempie le orecchie e mi fa sentire come se fossi nel cuore di una tempesta silenziosa. C’è qualcosa nell’aria, nell’odore di salsedine che entra dalla finestra, che mi parla di una verità che sfugge. Come se, in qualche modo, la realtà stesse cercando di avvolgermi, di prendermi per mano, ma senza voler svelarsi completamente. Non so cosa mi stia accadendo, ma ogni volta che sono qui, tutto sembra rallentare, ogni pensiero diventa più denso, come se il tempo stesso si facesse più solido, più difficile da attraversare. Le ombre che si allungano sul pavimento di legno chiaro sembrano fare il loro gioco,...
La trappola del tempo perduto
Posted on March 5th, 2001 at 4:00 PM | Tags: Esperienze
#Vortice. L’ora sembra dissolversi, come un sogno che non ha mai preso forma, e il tempo sfugge tra le dita come sabbia sottile. Non so che ora sia, ma so che ogni attimo che passa sembra moltiplicarsi, crescere, come se l’ora che precede non avesse mai avuto un senso. C’è qualcosa di inquietante in questo, come se il mondo intorno a me si fosse fermato per un momento, eppure tutto continua a girare, a scivolare via. Mi sento come il coniglio bianco nel libro di Alice, che corre senza mai arrivare, che vive in una continua promessa di “già troppo tardi”. Ogni passo che faccio è come un salto nel vuoto, senza direzione, ma con l’urgenza di non perdere la prossima svolta, di non sfuggire alla trappola del tempo perduto. Gli altri parlano, ma non riesco a capire il senso delle loro parole, come se fossero ancorate a un tempo che non mi appartiene. Le loro voci risuonano lontane, come se provenissero da un altro spazio, da un altro momento. La mia mente è confusa, ed ogni suono, ogni rumore, mi sembra parte di una realtà che non riesco a toccare, come se stessi osservando il mondo da una finestra...
Libera di correre, ancora
Posted on February 23rd, 2001 at 3:00 PM | Tags: Resilienza
Il campanello suona, tagliente come un colpo. È il mondo che mi strappa dal sonno, dalla mia realtà parallela, quella che mi avvolge nei momenti in cui non voglio affacciarmi alla vita. Ma, intanto, mentre altri scivolano via nella loro libertà, io corro. Non per il piacere di farlo, non per inseguire un sogno. No, corro per dovere. Eppure, ogni passo che faccio su questo terreno, ogni movimento, ogni respiro, mi trasforma, mi cambia, anche se non so ancora come. Entri in palestra, ed è come attraversare una porta verso un altro mondo. Il sudore è il suo profumo, la fatica è la sua anima. È un campo di battaglia invisibile, dove la realtà collide con l'illusione di ciò che vorremmo essere. Ogni respiro è più pesante, come se l'aria stessa non volesse che tu continui. Il mio allenatore, con il suo sorriso a metà tra impazienza e determinazione, non mi lascia scampo. Le sue parole sono fruste che mi pungono, mi scuotono, eppure è proprio grazie a quelle fruste che mi alzo e vado avanti. Qui non c'è spazio per fermarsi, per mollare. Ogni passo è una lotta, ogni movimento una resistenza contro il mio corpo che mi urla...
Le Ore Che Bruciano
Posted on February 20th, 2001 at 1:45 PM | Tags: Rivelazioni
Il tempo si è fermato. Non c'è suono, solo il battito del cuore che scandisce il mio respiro. Eppure, c'è qualcosa che pulsa nell'aria, un'energia silenziosa, invisibile ma sempre presente, come un codice che guida ogni mio movimento. È una sensazione sottile, quasi impercettibile, ma che mi attraversa con la forza di un fiume. La mente è un riflesso della realtà, eppure si perde, si sprofonda in un oceano che non ha confini. Sono codici, eppure non lo sono. In ogni numero c'è una risposta, eppure la risposta non è mai completa. Siamo tutti frammenti di un piano che sfugge a ogni tentativo di comprensione. Non c’è soluzione, eppure la cerchiamo, come se fosse possibile trovarla in una semplice equazione. Oggi mi fermo a pensare. Non è tanto la matematica a stupirmi, ma la sua semplicità. Mi piace come i numeri sembrano rispondere a tutto, come se fossero la chiave di ogni porta che non riesco a vedere. È in questi momenti che mi sento più lontana, come se stessi cercando di capire una lingua che non è la mia, ma che mi parla continuamente, ogni volta che alzo lo sguardo. C'è una logica invisibile in ogni movimento, in ogni...
Cuori, Cioccolato, Solitudine, Verità
Posted on February 14th, 2001 at 5:30 PM | Tags: Poesia
Cosa accade quando il cuore è vuoto? # Ogni anno, il mondo si prepara a celebrare l’amore. Ovunque, gli occhi degli altri brillano di una luce che non mi appartiene, una luce che mi sfiora appena, che non sa scaldarmi. Il cuore degli altri si riempie di attese, di promesse, di sorrisi. Ma io, ogni volta, mi sento più distante, sempre più lontana da quella cosa che tutti definiscono amore, ma che per me è solo una parola vuota, un concetto che non riesce a trovare un posto in me. Mi sembra che il mondo mi scivoli addosso, come se non avessi più niente da dare, come se non avessi mai avuto davvero nulla da offrire. Eppure, quando mi guardo allo specchio, mi ritrovo a chiedermi: è davvero colpa mia? Non sono mai riuscita ad amare, non mi è mai venuto naturale. Non c’è stata una scintilla, un segno, una voce che mi dicesse che tutto sarebbe stato possibile. Eppure, ogni volta che vedo gli altri, mi chiedo cosa mi sfugga, cosa non vedo, cosa mi impedisce di sentire quel che loro sentono. Mi sento estranea a tutto ciò, come se stessi guardando uno spettacolo da una finestra che non...
Il Destino Oscuro d’America
Posted on January 20th, 2001 at 10:00 PM | Tags: Rivoluzione
20 gennaio 2001 C’è un’aria fredda, ma non troppo, una sensazione di qualcosa che sta per accadere. Il silenzio è denso, eppure non è pesante. La luce è morbida, ma l'ombra di ciò che sta arrivando è inconfondibile. Non c'è nessun rumore che interrompa la quiete della stanza, se non il battito del mio cuore, che si fa più forte. Non lo sento davvero, ma lo so, come se fosse un eco che sta diventando sempre più presente. Il mondo ha appena cambiato il suo corso. Non è un cambiamento che sento come una novità, ma piuttosto come una lunga attesa che finalmente si conclude, senza clamore. George W. Bush è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Un passo importante. Un passaggio che porta con sé tante domande. Come sempre, quando il destino ci costringe a voltare pagina, non c'è un chiaro motivo per cui, ma solo una sensazione che cresce senza chiedere permesso. Non c’è nulla di davvero straordinario nella sua elezione, se non l’effetto di un ciclo che si ripete. Forse è questo il punto. Le cose accadono perché devono accadere. Eppure, come ogni cosa che non può essere fermata, questo nuovo inizio mi lascia una sensazione vuota,...
Il futuro è una trappola
Posted on January 16th, 2001 at 12:33 PM | Tags: Rivelazioni
Gennaio 2001. Il freddo è pungente, la città si sveglia in un silenzio che sa di attesa. Le strade sembrano scivolare sotto i piedi, senza fermarsi, senza lasciare traccia. Eppure, dentro di me, tutto è un tumulto. La scuola, le voci che rimbalzano sulle pareti di una stanza che sembra non aver mai visto un momento di pace. La routine, quella stessa routine che ho imparato a conoscere come un abito che mi sta troppo stretto, mi opprime. Ma non è solo il freddo fuori a mordere la pelle. È dentro. Dentro di me, c’è una sensazione che cresce, come se il tempo mi stesse schiacciando, come se ogni ora che passa fosse solo un altro passo verso una destinazione che non so riconoscere. E non è più solo una questione di scuola. È più profondo. È l’aria che cambia intorno, l’ombra del futuro che si allunga, che entra in ogni crepa di questo presente e mi sussurra che tutto è già cambiato. Il futuro è qui, lo senti? Una domanda che non ha risposta, perché non lo so. Non so nemmeno come si fa a rispondere. Eppure ogni giorno sembra portare con sé un piccolo tassello di quello che...
Sogni, risate, progetti impossibili
Posted on January 15th, 2001 at 7:00 PM | Tags: Celebrazioni
Siamo seduti a terra, circondati da cuscini che sembrano essere stati buttati lì a caso, come frammenti di un caos che ci somiglia. Le luci sono soffuse, quasi timide, e trasformano il salotto in un universo parallelo. Le tende sono socchiuse, lasciando entrare quella luce gialla dei lampioni che dipinge ombre tremolanti sulle pareti. Fuori, l'inverno bussa con la sua prepotenza, ma qui dentro c’è un calore che nessun termosifone potrebbe mai replicare. È il calore dei sogni intrecciati, condivisi. «Allora, cosa facciamo quest’anno? Ma sul serio, niente cose scontate!» esclamo, incrociando le gambe e fissando gli altri. Gli occhi brillano di una sfida sottile, un gioco che conosciamo bene. Mi piace questo momento: il silenzio carico di promesse non dette, che aspetta solo di essere spezzato. M. alza la mano, come se fosse un bambino al primo banco. Il suo sorriso ha quella sfacciataggine che riesce sempre a spiazzarci. «Io lo so già: costruirò una nave pirata! Una vera, con vele nere e cannoni. E navigherò fino ai confini del mondo, alla ricerca di tesori che nessuno ha mai trovato.» La stanza esplode in una risata che ci scuote tutti. Mi piego in avanti, le mani sullo stomaco, cercando...