About Me

Ogni domanda che pongo è un passo verso l’infinito, un invito a svelare ciò che è nascosto nell’ombra del conosciuto. Ogni risposta che trovo non è mai una fine, ma un altro mistero da esplorare, un nuovo enigma che si sovrappone al precedente, aprendo porte su dimensioni sempre più profonde. Ogni risposta è solo l’inizio di un viaggio senza fine, dove la ricerca diventa il vero scopo . . .

Mi chiamo Alice e non ho mai smesso di cercare. Non ho mai smesso di pormi domande, anche quando le risposte sembrano sfuggirmi. Oggi, come ieri, il mio cammino è un labirinto di misteri e di scoperte, e non smetterò mai di esplorare i confini invisibili dell’esistenza. Questi sentieri celesti, che percorro con ardente curiosità, mi portano ad interrogarmi sull’essenza stessa della vita e dell’universo.

Non sono solo parole. Sono il riflesso di una luce interiore che guida la mia tastiera e il mio cuore. Questo blog è una finestra sull’anima, e attraverso di esso, io parlo a chi è pronto ad ascoltare. La mia scrittura non è mai solo un esercizio di stile, ma una testimonianza di vita, un tentativo di dare senso a ciò che spesso sembra senza significato.

Ho attraversato molte stagioni della vita, e in ogni momento ho trovato un insegnamento prezioso. Ogni esperienza, ogni errore, è un pezzo del puzzle che compone il quadro del mio essere. In questo viaggio, ho imparato a non temere l’ignoto, a guardare oltre l’orizzonte e a scoprire l’invisibile. La passione è la mia guida, la mia forza motrice, e ogni giorno è una nuova sfida.

Dal 2011, Amsterdam è diventata il mio palcoscenico, un luogo dove le mie riflessioni si intrecciano con i canali e i caffè. Ogni giorno è una nuova scoperta, un’opportunità per scrutare l’ignoto e cercare risposte in ciò che mi circonda. Ho trovato la mia casa in una città che riflette la mia curiosità insaziabile e il mio amore per la scienza. Vivo in un perpetuo stato di domande, un continuo esame di ciò che è visibile e invisibile.

La scienza, con tutta la sua maestosità e complessità, è il mio gioco preferito. Ogni teoria e ogni scoperta sono pezzi di un puzzle che non smetto mai di cercare di completare. La ricerca è il mio modo di interrogare l’universo, di comprendere il significato di ciò che vedo. E anche quando le risposte sembrano lontane, non smetto mai di cercare.

I miei nickname: Eclipse, EclipseProton e Oxygen. Non sono solo etichette virtuali. Sono il riflesso di una luce interiore che guida ogni parola che scrivo e ogni decisione che prendo. Questi nomi racchiudono una profondità che pochi possono comprendere. La scelta di questi nomi non è stata casuale.

«Eclipse» rappresenta l’oscurità e la luce che coesistono in noi. Un’eclisse è un momento in cui la luce viene temporaneamente oscurata, ma non scomparsa. «EclipseProton» allude alla forza e alla determinazione che mi spingono ad andare avanti, proprio come il protone è una particella fondamentale nella fisica. Infine, «Oxygen» simboleggia il respiro e la vita stessa, l’essenza senza la quale nulla esisterebbe.

«Non credo più in un Dio. Ho abbracciato lo ZERO.» Così inizia la mia esplorazione di un concetto che trascende la religione e la metafisica, penetrando nelle fondamenta della nostra esistenza. Ho scelto di non accontentarmi di risposte preconfezionate, di non fermarmi alla superficie delle spiegazioni superficiali. Lo zero, quel semplice simbolo, è la chiave per comprendere l’universo. In esso, vedo un creatore primordiale, una tabula rasa da cui tutto è emerso. L’assenza di valore, apparentemente nulla, è invece una potenza creatrice infinita.

Questa nuova visione del mondo mi ha condotto a riflessioni profonde. Ogni teoria, ogni legge fisica, sembra convergere verso questo punto di partenza. Lo zero non è solo un concetto matematico; è l’elemento che consente l’esistenza di ogni altro numero, di ogni struttura, di ogni dimensione. Senza lo zero, non avremmo il sistema numerico come lo conosciamo, e non ci sarebbero intersezioni logiche nella nostra comprensione della realtà.