San Valentino e la riscoperta di me stessa
Posted on February 14th, 2007 at 3:29 PM | Tags: Celebrazioni
Ricorda ciò che non hai. È un giorno che, fino a ieri, detestavo con ogni fibra del mio essere. Un’ironia crudele, uno scherzo del calendario. Cuori di plastica, dichiarazioni d’amore prefabbricate, ed io, ogni volta, a osservare dall’esterno. Come se fossi un'estranea in una festa a cui non mi è mai stato permesso di partecipare. Ma oggi, qualcosa è cambiato. Non per caso, non per magia. Per scelta. La mattina inizia con un silenzio diverso. Non quello opprimente della solitudine, ma un silenzio mio, conquistato. Ho deciso di dedicare il giorno a qualcosa di dimenticato: me stessa. Prendo un libro dalla libreria, uno che aspettava da mesi. Le pagine sanno di carta ingiallita, un odore che mi ricorda le estati passate a leggere sotto un albero. Mi immergo nelle parole come in un fiume placido, e sento ogni frase depositarsi dentro di me, un granello alla volta. È un dialogo muto, un conforto. Una verità che avevo smarrito. Più tardi, in cucina, trasformo un semplice pomeriggio in un rituale. La farina si mescola al burro, lo zucchero al cioccolato fondente. Il profumo che si diffonde è dolce, ma ha una nota amara che lo rende vivo, autentico. Non è il...
Storie di resilienza e riflessione
Posted on January 24th, 2007 at 1:04 PM | Tags: Resilienza
Il sole sfiora i vetri, timido ma tenace, come un promemoria che ogni giorno porta con sé una nuova possibilità . La mia palestra casalinga attende il suo primo respiro. Il tappeto nero del mio tapirulan brilla sotto la luce di mezzogiorno. Le tende, semiaperte, lasciano entrare un fascio di sole che illumina i contorni metallici dei pesi accanto a me. Una bottiglia d’acqua quasi vuota riflette l’arancione intenso delle pareti, creando un contrasto vibrante che mi fa sentire viva. Corro. Non solo con le gambe, ma con l'anima. Il rumore ritmico delle mie scarpe contro il nastro si mescola alla musica rap che esplode dalle casse. Il respiro è affannato, ma c’è qualcosa di quasi ipnotico in questa lotta tra corpo e mente. Non è solo fatica, mi dico. È il segnale che sto rivendicando uno spazio per me stessa. Ogni minuto che passa si trasforma in un piccolo traguardo. I miei polmoni bruciano, e le spalle, tese dalla postura al computer, iniziano a sciogliersi. È un dolore che conoscevo ma che avevo dimenticato: quel bruciore vivo, quasi una promessa, che solo l'impegno fisico sa dare. Dopo quindici minuti, il mio corpo si arrende a un calore intenso. Il sudore...
Il Conformismo e la Verità Nuda
Posted on January 18th, 2007 at 4:30 PM | Tags: Estetica
Il desiderio di essere accettati è un veleno sottile. Non arriva mai con clamore, ma si infiltra nelle vene come un’ombra che cresce impercettibilmente, strisciando sotto la pelle. La società ci insegna che dobbiamo adattarci, che l'unico modo per esistere è diventare parte di una massa indistinta. E io, oggi, qui, ti parlo di questo con passione. Non posso più tollerare che la gente si nasconda dietro le maschere dell’omologazione, mentre ogni giorno si dimentica di respirare con la propria voce. Ah, l'umanità . Una continua lotta tra ciò che siamo e ciò che ci impongono di diventare. Un mosaico di sogni, di errori, di speranze spezzate e paure mai confessate. La diversità dovrebbe essere la nostra forza, eppure siamo spinti in un angolo, a fare della nostra essenza una copia di qualcosa che non ci appartiene. La vera essenza dell'individuo, però, è ribelle. È unica. E a volte è doloroso, quasi insopportabile, cercare di restare fedeli a quella scintilla che ci rende irripetibili. Voglio parlarne con te, E, mentre il vento fuori scuote gli alberi. Perché ti ostini a cercare di modellare gli altri come fossero argilla nelle tue mani? Ogni essere umano è un universo a sé, un cosmo...
Nuovo Inizio, Vecchie Ombre
Posted on January 1st, 2007 at 10:00 AM | Tags: Celebrazioni
Ci sono giorni che sembrano riempirsi di promesse, ma il silenzio, in fondo, è il più grande degli inganni # Mi sono appena svegliata. La stanza è invasa dalla luce morbida del mattino, il tipo di luce che ti accarezza, che non chiede niente. I rumori fuori, un lontano ronzio della città , sembrano così estranei a questo spazio. Mi sento come se fossi in bilico, in un tempo sospeso tra il nuovo anno e il respiro che ancora trattengo. Il 31 dicembre è appena passato, ma rimane dentro, nelle vene, nei ricordi. Non importa che stavo in Duomo, con Hikari, la mia amica giapponese che ha portato un po’ della sua calma in un angolo del mio cuore agitato. Milano era avvolta da un freddo pungente, le luci dell’albero di Natale brillavano come illusioni in un cielo che non prometteva nulla di buono. Ho respirato l'aria umida, il profumo di pioggia che non arriva mai fino in fondo. Eppure, c'era qualcosa di dolce, in quella notte, qualcosa che ti fa pensare che forse, forse, non tutto è perduto. I ricordi della serata passano davanti ai miei occhi come un film che non ho mai scelto di guardare. Hikari mi ha...
La luce e l’ombra
Posted on December 25th, 2006 at 11:07 PM | Tags: Celebrazioni
Ogni anno, il Natale arriva, ma quest’anno c'è qualcosa di diverso. Non è il Natale di sempre, non è quella festa che mi hanno insegnato a vivere con frenesia e consumismo. Non ho più il cuore in mano per andare a caccia di regali, non mi commuovo davanti all’abbondanza che il mercato mi propina. Quest’anno, il Natale mi trova nel silenzio di una casa che scivola tra l’autunno e l’inverno, nel freddo di un paesaggio che mi sembra troppo distante dalla calca del mondo. Un anno senza Natale. Un Natale con me stessa. Un anno fa, non ho festeggiato. Non c’era niente da festeggiare, almeno non per me. La solitudine mi è sembrata l'unica compagna di viaggio. La casa, deserta, mi parlava senza parole. Oggi, l'albero è di nuovo in piedi, le luci sono tornate a brillare, ma c'è qualcosa che non mi appartiene in questa scena perfetta. La casa, pur piena di decorazioni, è vuota come lo ero io allora. Eppure, qualcosa è cambiato dentro di me. Forse sono io ad aver cambiato significato a questa festa, ad averla riportata alla mia dimensione, quella che non chiede regali, ma momenti. La luce dell’albero che scintilla non è più solo...
Ogni Parola Una Lente
Posted on December 6th, 2006 at 12:25 PM | Tags: Poesia
C'è chi guarda e non vede, chi sente e non ascolta. Io scrivo per non dimenticare. Scrivo per capire. Scrivo per vivere. Le tue parole, così precise, così taglienti, sembrano voler riscrivere una realtà che non ti appartiene più. Mi siedo davanti al monitor, il rumore delle dita sui tasti è l’unico suono nella stanza. È un ritmo, un battito, un respiro. Rifletto su quello che hai detto: «si sta accontentando di te». Ma cosa significa davvero? Mi sorprendo a cercare una definizione che vada oltre l’apparenza, oltre l’ego. Perché ciò che tu chiami "accontentarsi" potrebbe essere semplicemente scegliere senza clamore, un atto di coraggio nel riconoscere ciò che conta davvero. La stanza è satura di un profumo di gelsomino. È delicato, eppure pervasivo. Mi distrae per un istante, trascinandomi fuori dal flusso delle tue frasi. La forza delle parole, tuttavia, mi riporta indietro. «Non è amore» dici. Ma chi sei tu per dirlo? Chi siamo noi per misurare un sentimento con i criteri di qualcun altro? Mi chiedo se questa tua analisi non sia una scusa per sfuggire al dolore di non essere più tu quella scelta. Ti dico questo con fermezza: non puoi definire ciò che non vivi....
Ritorno al Caos Immutabile
Posted on September 24th, 2006 at 2:16 PM | Tags: Esperienze
Le lancette dell'orologio non si fermano mai. Mai. Eppure io mi trovo a scrivere, qui, mentre il mondo gira attorno, in un istante che sembra avermi preso in ostaggio. Cosa resterà di me? # Settembre ha sempre avuto un sapore diverso. È un mese di transizione, di passaggio. Ma soprattutto, è un mese di resistenza. La calda brezza estiva, che ancora persiste come un ricordo sbiadito, mi urla di non dimenticare, di non lasciarmi sopraffare dalla realtà che si sta riappropriando dei suoi spazi. Settembre, però, è più di una data sul calendario. È l'ennesimo invito alla lotta, la prova che la vita non aspetta nessuno. Non ci sono ripensamenti, non ci sono alternative. Il ritorno alla routine è l'unico percorso, una strada che devi percorrere, nonostante tutto. La scrivania, il mio territorio, ora è un campo di battaglia. Ogni foglio, ogni penna è un soldato, pronto a combattere per la mia organizzazione. I colori che ho usato per scrivere gli obiettivi sono troppo vividi, troppo evidenti. Ma ho scelto di non essere sfumata. Non mi nascondo dietro le ombre del mio pensiero. Questo settembre è una dichiarazione di guerra. Una guerra contro il caos. Una guerra che non posso...
Il Vento della Toscana
Posted on August 31st, 2006 at 2:14 PM | Tags: Poesia
Non è la bellezza di un paesaggio che mi colpisce, ma il suo potere di risvegliare il mio spirito, di rivelarmi ciò che avevo dimenticato di essere # Il sole di agosto è un fuoco che brucia senza pietà . Sento la sua presenza ogni volta che esco, ogni volta che la mia pelle si scontra con l’aria calda. Oggi, il mio corpo si è stancato di questa calura incessante, eppure, trovo un piacere sordo nel lasciare che il caldo mi attraversi, come un segno di vitalità che non posso ignorare. Non è solo il caldo che brucia, è la terra sotto di me, che mi richiama. Sono in Toscana, una terra che, per qualche misteriosa ragione, mi ha sempre parlato di un tempo che non ho vissuto, di un mondo che non conoscevo. Mi aggiro tra le colline verdi, i vigneti che si stendono a perdita d’occhio, e il silenzio che mi avvolge come una coperta troppo calda, ma che non riesco a scostare. Il silenzio è denso, palpabile. Ogni passo che faccio sulla terra battuta sembra risvegliare una memoria che non è la mia, ma che in qualche modo mi appartiene. Un paesaggio antico mi osserva e mi giudica....
Sospesa tra silenzio e veritÃ
Posted on July 31st, 2006 at 2:12 PM | Tags: Memoria
Non c'è libertà senza ascolto, senza fermarsi, senza sentire il battito che siamo davvero # Luglio 2006. È un caldo asfissiante che ti avvolge, come una coperta di fuoco che ti costringe a rimanere immobile, a pensare ad ogni gesto. Le strade sono vuote, la città respira a fatica, ma io, nonostante tutto, resto. Il silenzio che mi circonda non è vuoto: è pieno di domande. Domande che, da troppo tempo, non mi ero mai concessa di ascoltare. Cucino. È un atto meccanico, il solito. Eppure, in questa notte che sembra infinita, ogni gesto è diverso. La cipolla che soffrigge nella padella è un odore pungente, dolce e amaro allo stesso tempo. L'aria di casa si mescola con il profumo acuto dell'olio, che schizza appena nel fuoco. L'intensità dell'aroma si mischia al caldo che sale dall'asfalto, come un ricordo di mondi lontani, eppure così vicini. L'odore che si fa strada nelle narici è come il bisogno di respirare, di trovare un senso in questa immobilità forzata. Ma come posso respirare in un mondo che mi toglie l'aria? Forse non si può, penso. Forse la risposta è nel fermarsi. Guardo fuori dalla finestra. Il cielo è privo di nuvole, solo stelle,...
La Magia del Calcio
Posted on July 10th, 2006 at 1:30 AM | Tags: Celebrazioni
In questo cielo di stelle, il trionfo danza con l’azzurro # Oggi l'Italia è una nazione che non cammina, vola. Il cielo, quell'azzurro quasi impossibile, si tinge di sogni realizzati e cuori che battono all'unisono. È il trionfo che ci ha svegliato, ma più che una semplice vittoria, è un rito che ci unisce come non succedeva da tempo. Siamo il popolo delle stelle, e oggi, più che mai, brilliamo tutti insieme. Non è solo un gioco, è un linguaggio che parlano tutti: dai più giovani ai più anziani, dai calciatori ai tifosi. Ieri sembrava di vedere una nazione intera fermarsi davanti a uno schermo, trattenere il fiato e sospendere il tempo. Ogni movimento, ogni passaggio della partita, sembrava una promessa, una dichiarazione d'amore per questa terra che chiamano Italia. E quando l'ultimo fischio ha dato la libertà alla gioia, è stato come se tutte le strade d'Italia fossero diventate un’unica, immensa piazza. Le vie del centro erano invase da bandiere, e il profumo dell’asfalto si mescolava con l’odore dei fuochi d'artificio che dipingevano il cielo notturno. C’era un’energia che non si riusciva a contenere, come se il paese fosse esploso in un’emozione collettiva che non si poteva fermare. Ho...