Un viaggio verso l’infinito

Posted on April 2nd, 2009 at 12:36 PM | Tags:
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Ogni frammento della realtà nasconde un universo intero. Lo vedi, lo tocchi, ma sei sicura di conoscerlo davvero? # Mi chiamo Alice. Non mi aspetto che tu capisca, o che tu abbia un'idea di cosa significhi vivere con una mano stretta attorno alla gola e un’altra che cerca di afferrare aria. La fiducia in me stessa non è mai stata qualcosa di semplice da trovare, perché è come cercare un faro nel buio mentre tutti intorno ti urlano che non esiste. Ma oggi, mentre sto scrivendo queste parole, mi rendo conto che quella luce, che ho cercato per anni, è dentro di me. Sono sempre stata abituata a dubitare, a mettere in discussione ogni passo che facevo, ogni parola che pronunciavo. È un istinto che ti porti dietro da quando ti dicono che le donne non sono abbastanza. Che il tuo valore non è mai quello che pensi. E così, per anni, mi sono sentita piccola, come se ogni mio pensiero fosse da nascondere, ogni mio atto fosse da giustificare. Ma la verità è che la fiducia in se stessi non si regala. Non si compra nei negozi né si eredita dai genitori. La fiducia è qualcosa che si conquista....


Il silenzio delle cicatrici

Posted on March 20th, 2009 at 2:49 PM | Tags:
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C’era una volta un grido che nessuno voleva sentire. Oggi quel grido mi parla, e io non lo ignorerò # Mi trovo seduta nella mia stanza. Le tende sono aperte, la luce è tenue, quasi timida, e disegna ombre irregolari sul pavimento. Davanti a me, un quaderno dalla copertina di cuoio, consumato dal tempo e dai pensieri. L’aria sa di carta vecchia e polvere leggera, ma il profumo dolciastro di un ramo di lavanda, lasciato lì da settimane, si mescola inaspettatamente. È un contrasto curioso, quasi ironico: un profumo di pace in mezzo a pensieri turbolenti. Leggo, riga dopo riga, un commento anonimo che qualcuno mi ha lasciato qui sotto, giorni fa. Ogni parola è un pugno, ogni frase un frammento di dolore. Non so chi sia questa donna, ma la sua storia mi invade, mi travolge come un fiume in piena. Parla di controllo, di manipolazione, di un amore che si è trasformato in una gabbia invisibile. Scrive che, all’inizio, era tutto perfetto. Lui la chiamava «la mia stella». Poi, lentamente, quella stella è stata soffocata. Ogni suo passo era giudicato. Dove vai? Perché lo fai? Chi hai incontrato? Ogni sua scelta era sbagliata. «Io ti amo abbastanza per...


Il coraggio di chiedere troppo

Posted on March 18th, 2009 at 12:55 PM | Tags:
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Mi guardo intorno e mi accorgo che il silenzio può urlare più di qualsiasi parola # Chiedere troppo. Due parole che mi martellano nella mente mentre preparo il pane. Le mani impastano con forza, quasi a voler trasformare ogni pensiero pesante in un movimento concreto. La farina bianca si solleva in una nuvola, invadendo la cucina di quel profumo primordiale, grezzo e rassicurante. La consistenza dell'impasto sotto i polpastrelli mi ricorda che, a volte, è necessario sporcarci le mani per dare forma a ciò che desideriamo. Ma quanto possiamo chiedere alla vita senza sentirci egoiste? Fuori, il sole lotta per attraversare le nubi grigie di marzo. L’aria è densa di pioggia imminente, e ogni respiro sembra carico di attesa. Osservo una goccia che scivola lenta lungo il vetro della finestra, disegnando un sentiero solitario. Mi perdo in quel movimento, come se la sua traiettoria potesse offrire una risposta alle mie domande. È sbagliato voler di più? Ogni giorno mi confronto con questo dubbio. Quando desidero un amore che mi travolga, un lavoro che mi renda viva, una vita che sia più di una serie di giorni ben allineati sul calendario. Chiedo troppo? Questa società sembra dirlo. Mi suggerisce di accontentarmi,...


Giorni infiniti di ombre

Posted on March 8th, 2009 at 2:40 PM | Tags:
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C'è una stanchezza che non si dissolve, una malinconia che si stira come il tempo, allungandosi fino a consumare ogni respiro # Il negozio è immerso in una luce che non perdona. Le lampade appese riflettono bagliori freddi, sterili, quasi chirurgici. Sono giorni come questo che sembrano sfidare la logica del tempo, ore che si distendono in una sequenza infinita di momenti identici. Il mio lavoro è una danza ripetitiva: accogliere, spiegare, convincere. Vendo abbronzature, quei piccoli soli artificiali che promettono illusioni dorate a chiunque varchi la soglia. Ogni cliente porta con sé un frammento di insoddisfazione, un vuoto che spera di riempire con una tonalità più calda sulla pelle. Un uomo entra, sulla cinquantina, con lo sguardo abbassato e le mani tremanti. Non mi guarda negli occhi. La sua richiesta è semplice: una lampada per togliere il grigiore. Io annuisco, ma dentro mi chiedo: «È davvero la pelle il problema, o è qualcosa di più profondo?». Gli indico il modello migliore, recitando una descrizione che ormai conosco a memoria. Lui sorride debolmente, paga, e se ne va senza voltarsi. Il profumo del negozio è un misto di plastica nuova e detergenti chimici, un aroma che si mescola con il...


Un Gioco Senza Fine

Posted on February 22nd, 2009 at 2:23 PM | Tags:
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C'è un momento, ogni giorno, in cui ci accorgiamo che il mondo non ci ha mai chiesto il permesso di entrarci dentro # Ogni cosa che faccio è intrisa di una rabbia sottile, come se le mie mani fossero costrette a toccare un mondo che non mi appartiene più. Il cucchiaio che sollevo dalla tazza è solo un pezzo di metallo che fa il suo lavoro, ma il mio pensiero è altrove, nella polvere che s'insinua nei meandri delle crepe. La cucina, la mia cucina, è il mio rifugio e la mia prigione. Il profumo del rosmarino che appoggio sulle patate non mi riscalda, non mi consola. È un odore che potrebbe essere più deciso, più pungente, se solo il mondo intorno a me fosse più vivo, più consapevole. Invece c'è solo un silenzio vuoto, che diventa sempre più assordante. Sono sempre stata un passo dietro a me stessa, una spirale di frasi che non sono mai le mie, ma che mi sono state imposte. Da piccola mi dicevano che dovevo essere perfetta. Non so quante volte ho ascoltato quella parola, «perfetta», risuonare come un mantra, una condanna. «Devi essere migliore, devi sapere di più, devi rispondere subito, non devi...


L’anatomia del tremore

Posted on February 17th, 2009 at 2:15 PM | Tags:
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Ogni fibra del corpo racconta una storia. A volte è sussurrata, altre è un grido che lacera il silenzio # Mi sveglio con la sensazione che qualcosa stia vibrando sotto la mia pelle. Non è paura, non è stanchezza. È un movimento incessante, irrequieto, come se la vita stessa cercasse di farsi spazio tra le ossa e i muscoli. Mi chiedo: che cosa significa davvero avere i nervi a fior di pelle?. Non è un’iperbole. Lo senti nel cuore che batte troppo veloce, nei polmoni che cercano aria come se fosse l’ultima boccata. È nei polpastrelli che tremano senza ragione apparente. E' questo ciò che ci rende vivi? Oggi preparo una tisana diversa, lontana dal monotono aroma del tè nero o del caffè mattutino. Scelgo radice di zenzero, scorza di limone e un pizzico di pepe nero. I profumi si mescolano in un crescendo speziato che quasi stordisce. Mentre l’acqua bolle, il vapore danza davanti ai miei occhi, creando una nebbia temporanea che riflette il mio stato d’animo. Mi fermo un momento, il cucchiaio in mano. Guardo fuori dalla finestra. Una fila di alberi nudi, piegati dal vento. C’è qualcosa di inesorabile in quel movimento, qualcosa che parla di resistenza....


Oltre le Etichette e le Aspettative

Posted on February 2nd, 2009 at 2:30 PM | Tags:
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C'era una volta una donna senza etichette # Lascio che le mie dita scorrano sulla tastiera, come farebbero su un libro di scienze che conosco a memoria, e mi immergo nella storia di una donna che vive senza etichette. È una storia che mi tocca nel profondo, perché parla di una libertà rara, di un coraggio che non tutti possiedono. E ogni volta che ci penso, sento il sangue ribollire nelle vene, come se fossi io quella donna. Vedo il suo volto, segnato dalle esperienze, non dagli anni. Non c'è trucco che nasconda la verità, non c'è maschera che possa celare la sua essenza. È una donna che cammina a testa alta, anche quando la vita le infligge colpi bassi. Una donna che ha imparato a non piegarsi, a non conformarsi. E la ammiro per questo, perché in un mondo che ci vuole tutte uguali, lei ha scelto di essere diversa. Questa donna, di cui parlo oggi, non ha bisogno di permessi. Vive la sua vita come un'opera d'arte in continua evoluzione. Non si lascia incasellare da ruoli predefiniti: non è solo madre, o figlia, o moglie. È tutto e niente di tutto questo. Ha capito che le etichette sono...


Un Sorriso, la Luce

Posted on February 1st, 2009 at 12:30 PM | Tags:
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Non c'è niente di più potente di un gesto semplice, di un sorriso che squarcia il grigio. E oggi, proprio oggi, il tuo sorriso ha cambiato tutto # Milano è una città di contrasti. Il caos delle sue strade sembra inghiottire tutto, eppure oggi, tra il frastuono, qualcosa mi ferma. Mi trovo a camminare senza meta, come se i miei pensieri fossero tutti in guerra tra loro, quando ti vedo. Sei lì, nel mezzo di tutto, e non serve altro. Non c'è bisogno di parole. Il tuo sorriso è la chiave che apre una porta nel mio cuore, quella che pensavo ormai chiusa da tempo. La città intorno a me si scompone, le auto che passano velocissime, i passanti indifferenti, ma tu... tu hai quel sorriso che illumina. Come un piccolo raggio di sole che riesce a filtrare tra le nuvole più dense. Non è la bellezza di un paesaggio, ma la bellezza di un incontro che, nonostante tutto, ci dà la speranza che esista ancora qualcosa di genuino, qualcosa che non ha bisogno di maschere. In quel momento, è come se il mondo intero si fermasse per un attimo, come se tutti i rumori e le preoccupazioni fossero ovattati,...


Una Nuova Alba Americana

Posted on January 20th, 2009 at 4:31 PM | Tags:
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Oggi, 20 gennaio 2009, mentre gli occhi del mondo sono puntati su Washington, mi sento attraversata da una tensione elettrica, quasi tangibile, che vibra nell’aria. La Casa Bianca non è più solo un edificio, è un simbolo che cambia pelle, che si trasforma. Non è solo la carica di un presidente ad entrare, ma l’idea stessa di ciò che può essere il mondo. Barack Obama non è solo un uomo in giacca e cravatta. È una speranza. È il segno che le cicatrici della storia possono finalmente, forse, cominciare a guarire. Non so se è il freddo pungente o il calore che mi cresce dentro, ma quando lo vedo fare il suo giuramento, qualcosa dentro di me scatta. È la sua voce, chiara, potente, che penetra nel silenzio e sfida le ombre. Le parole di Obama non sono solo una promessa, sono una chiamata alle armi di chi crede che il cambiamento non sia un sogno utopico, ma una battaglia quotidiana. Non è la retorica di un politico, ma la verità di un uomo che ha osato guardare il futuro negli occhi e dire: «È possibile». Mi trovo seduta davanti allo schermo, come milioni di altri, eppure c’è qualcosa di...


La Serratura Della Speranza

Posted on January 17th, 2009 at 1:17 AM | Tags:
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Ci sono momenti in cui il dolore ti imprigiona, e ogni via d’uscita è sigillata da una porta invisibile che non si apre mai # Il dolore è una bestia che non dorme mai. Non ti lascia, ti aggrappa, ti stringe e, quando pensi di essere libero, ti ritrovi di nuovo a lottare contro il suo peso. Ogni tentativo di fuggire sembra vano. È come cercare di forzare una porta che non ha serratura visibile. La speranza ti inganna, ti fa credere che ogni chiave che troverai, ogni piccolo sollievo che immagini, possa essere l’ingresso alla pace, ma quella porta rimane lì. Solida, indifferente. Ogni volta che ci provi, sembra solo di battere contro un muro invisibile. La porta del dolore non si apre con una chiave qualunque. Non c'è un trucco che possa svuotarla. Non ci sono risposte semplici, né scorciatoie. La serratura, costruita con il tempo, con ogni ferita non guarita, non è fatta per cedere facilmente. La chiave giusta forse non è una soluzione, ma un cambiamento profondo dentro di me. Un'illuminazione che ancora non ho trovato. Un passo che non ho fatto. Perché in fondo, tutto il dolore che provo non è solo la sofferenza del...