Immunità Negata

Immunità Negata

Posted on March 12th, 2020 at 10:15 PM | Tags: | 0 Comments

Il 2020 ha messo a nudo la nostra vulnerabilità, ma nessun annuncio è stato più scioccante dell’idea che il Regno Unito abbia deciso di perseguire la «immunità di gregge». B.J., il premier britannico, ha dichiarato che oltre il 60% dei cittadini dovrà contrarre il coronavirus affinché si raggiunga questo obiettivo. Una dichiarazione che suona come una condanna a morte.

Immunità di gregge. Due parole che avrebbero dovuto rappresentare la speranza, ma che invece hanno rivelato una realtà brutale. L’idea che il governo possa considerare la morte di «molti cari» come un costo accettabile è terrificante. È una visione cinica che riduce la vita umana a un semplice dato statistico, sacrificando i più vulnerabili sull’altare della «normalità». Ho seguito queste notizie con un senso di angoscia crescente. La prospettiva di vedere amici e familiari colpiti dalla pandemia senza un adeguato intervento di contenimento è disarmante. L’idea che «l’immunità di gregge» possa essere un piano sensato per fronteggiare la crisi mi sembra una follia. Una follia che non considera l’umanità, la compassione, il valore di ogni vita umana.

Invece di un piano di protezione e prevenzione, il governo britannico ha scelto la strada più oscura. Le dichiarazioni di Johnson, che invita i cittadini a «rassegnarsi» e ad accettare la perdita di molti cari, sono un insulto alla dignità umana. Siamo di fronte a un esperimento sociale che gioca con le vite delle persone come se fossero pedine su una scacchiera. Le misure preventive sono state sistematicamente ignorate, mentre la strategia di «lasciare che il virus faccia il suo corso» ha portato a una gestione della crisi che ha deluso profondamente chi sperava in un’azione decisiva. La verità è che la «immunità di gregge» non è solo una questione di scelte politiche, ma una questione di etica e responsabilità.

Mentre il Regno Unito si avvicina a questo obiettivo inquietante, io mi chiedo: siamo disposti a sacrificare la nostra umanità per una strategia che, da sola, non può garantire nulla se non ulteriore sofferenza? Quale prezzo siamo disposti a pagare per una «normalità» che sembra sempre più lontana? Dobbiamo riflettere. Dobbiamo mettere in discussione le decisioni che ci vengono imposte e chiedere se c’è un’altra strada, una via che possa preservare la nostra umanità e la nostra dignità. Il futuro dipende dalle scelte che facciamo ora. Non possiamo permetterci di ignorare il valore di ogni singola vita umana in nome di un’«immunità» che potrebbe rivelarsi solo un miraggio.


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