Chiedere troppo?

Chiedere troppo?

Posted on March 18th, 2009 at 12:55 PM | Tags: | 0 Comments

C’era una volta una ragazza che chiedeva troppo #

Mi guardo allo specchio, la luce tagliente del mattino che si insinua tra le tende non ancora aperte. Gli occhi stanchi, segnati da notti insonni e pensieri che mi perseguitano. Mi chiedo, come un ritornello ossessivo: “Sto chiedendo troppo?” Questo interrogativo, così semplice e al tempo stesso così devastante, mi accompagna in ogni passo, in ogni decisione, in ogni singolo respiro. Chiedere troppo… Parole che pesano come un macigno sul cuore e sulla mente. Viviamo in un mondo dove le aspettative sono spesso travestite da sogni irraggiungibili. Mi viene in mente una sera di molti anni fa, quando seduta a un tavolo di un caffè milanese, ascoltavo le parole di un vecchio amico. Parlavamo di vita, di amore, di ambizioni. Lui, con il suo sorriso stanco e lo sguardo disilluso, mi diceva che non possiamo permetterci di chiedere troppo, che bisogna accontentarsi.

Ma io non ci credo.
Io non posso e non voglio accontentarmi.

Sento il fuoco dentro, una fiamma che brucia con intensità, che mi spinge a volere di più, a cercare oltre l’orizzonte visibile. Non è una questione di avidità o di capriccio, è un bisogno viscerale di trovare un senso, di realizzare qualcosa di autentico e significativo. E allora mi chiedo: perché dovrei chiedere meno di ciò che merito? Chiedo troppo quando desidero un amore vero, una passione che mi travolga e mi faccia sentire viva? Chiedo troppo quando pretendo giustizia in un mondo ingiusto, quando cerco la verità in un mare di menzogne? Forse sì, forse sto chiedendo l’impossibile. Ma non posso fermarmi, non posso tradire me stessa e i miei ideali.

Penso ai momenti di solitudine, quando mi rifugio tra le pagine di un libro o tra le righe dei miei scritti. È lì che trovo la mia forza, la mia voce, la mia essenza. È lì che capisco che chiedere troppo non è un peccato, ma un atto di coraggio. È la dichiarazione di esistere, di resistere, di non piegarsi alle convenzioni e alle mediocrità. Viviamo in un’epoca dove tutto sembra misurato, calcolato, ridotto all’essenziale. Ci insegnano a essere pragmatici, a non sognare troppo in grande, a non disturbare l’ordine costituito. Ma io dico no. Chiedere troppo è un diritto, un grido di libertà, un’affermazione della nostra dignità.

E allora sì, continuerò a chiedere troppo. Continuerò a lottare per ciò che credo, a inseguire i miei sogni con la stessa intensità di quando ero bambina e credevo che tutto fosse possibile. Perché, in fondo, chiedere troppo significa semplicemente chiedere di vivere pienamente, senza compromessi, senza rimpianti.
Quindi, al diavolo il timore di chiedere troppo.


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