Archive for the ‘Passato & Luoghi’ Category
Posted on December 9th, 2000 at 9:43 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Il Natale non è più quello di una volta, eppure ogni anno ci illudiamo che possa esserlo. # La città è avvolta dal freddo e dalle luci di dicembre. Milano, quella Milano che ti mangia e ti spinge a correre senza tregua, ora è mutata, trasfigurata. Le strade, un tempo caotiche, sono diventate il palcoscenico di una scenografia surreale, una sfida alle leggi della quotidianità. I mercatini di Natale invadono ogni angolo, come un esercito di piccoli mondi pronti a lanciarti in una danza di luci, colori e ricordi. Mi perdo tra le bancarelle, dove il vin brulé avvolge l’aria di un abbraccio caldo e familiare. Il profumo delle spezie mi cattura, mentre un coro di risate e chiacchiere mi avvolge come una coperta di emozioni non richieste. Un Natale che pare nuovo, ma che è sempre lo stesso. Ogni anno sembra portare con sé una magia che si consuma in fretta, per lasciare spazio a una nostalgia che diventa sempre più pesante. Le decorazioni natalizie brillano come stelle in una notte senza luna. Vedo ogni oggetto, ogni ornamento, come un frammento di un sogno che non ha mai fine. Mi fermo e penso che il Natale sia un ricordo...
Posted on November 18th, 2000 at 9:26 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
E se davvero il passato fosse solo un'ombra, e noi stessimo solo cercando di aggrapparci a qualcosa che non possiamo trattenere? Forse è il momento di abbandonare la nostra ossessione per la memoria e di guardare al futuro con occhi liberi da condizionamenti. Ma riusciremo mai a farlo? O saremo sempre legati a ciò che è stato, in attesa che il tempo ci consumi? Ciò che facciamo oggi risuona nei secoli a venire La vita, questa corsa frenetica contro il tempo, ci sfugge tra le dita mentre ci raccontiamo che ci sarà un domani. Eppure, ogni passo che compiamo è come un seme che piantiamo in un terreno che non vedremo mai crescere. Ma la domanda è: che seme stiamo piantando? Oggi più che mai, ho la sensazione di vivere nel mezzo di un flusso che non riesco a fermare. Le giornate scorrono, la gente cambia, i luoghi si trasformano. Eppure, ci sono momenti che sembrano cristallizzarsi, momenti che restano impressi nella memoria collettiva come pietre miliari di un passato che non potremo mai ripetere. Questi momenti sono per sempre. Ma sono davvero così indimenticabili? Oppure li costruiamo nella nostra mente come una forma di resistenza al fatto che il...
Posted on October 14th, 2000 at 1:05 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Esplorando i colori e i profumi della stagione Questa mattina a Milano, mi sono svegliata piena di eccitazione per trascorrere una giornata intera immersa nell'atmosfera magica dell'autunno. Appena ho aperto gli occhi, ho sentito l'aria fresca entrare dalla finestra e ho subito saputo che sarebbe stata una giornata speciale. Ho deciso di iniziare la mia avventura autunnale esplorando la città. Mi sono avvolta nel mio maglione preferito, un paio di jeans comodi, il mio cappottino con i colori autunnali e ho preso il mio zainetto, pronta per affrontare la giornata. Mi sono vestita da turista, a volte lo faccio. Adoro fare finta di essere una turista nella mia citta'. Le strade erano ancora tranquille e le foglie croccanti sotto i miei piedi emettevano un suono rassicurante mentre camminavo. Ho respirato profondamente l'aria fresca e ho lasciato che i profumi dell'autunno mi avvolgessero, portandomi via in un mondo di colori e magia. Mi sono fermata in un piccolo caffè per gustare una colazione indulgente, ordinando un cappuccino extra schiumoso e un cornetto integrale al miele. Seduta al tavolo, ho osservato le persone intorno a me, ognuna con il proprio stile autunnale e un sorriso sul viso. Dopo la colazione, ho proseguito...
Posted on September 26th, 2000 at 8:00 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
Oggi, mentre il mondo scorreva avanti, io sono rimasta bloccata in un angolo oscuro del mio salotto, paralizzata da una notizia che ha sconvolto ogni fibra del mio essere. Il traghetto M/S Express Samina è naufragato al largo dell’isola di Paros. Le immagini che scorrono sullo schermo sono uno strazio, un racconto di disperazione che morde l’anima. Ecco, lo confesso, è difficile per me restare indifferente. Le immagini cupe del naufragio, la disperazione dei passeggeri, il caos che si trasforma in una danza macabra di vite spezzate e speranze infrante, mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Nessuno di loro lo merita, nessuno di noi merita la paura, la solitudine, l’orrore di trovarsi immersi nel buio delle acque fredde mentre il destino gioca le sue carte più crude. Eppure, eccomi qui, a sentire il dolore degli altri come se fosse il mio. Ho passato ore seduta, incapace di alzarmi, di scuotermi da questa sensazione di impotenza. Il cuore pesante non si sposta, come se un macigno si fosse posato su di esso, ancorandolo a un punto fermo di angoscia. Non conosco nessuno tra le vittime, eppure mi sembra di vedere i volti di persone che potrebbero essere amici, familiari, sconosciuti...
Posted on June 28th, 2000 at 10:30 AM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Da quando è finita la scuola, Milano sembra non parlare d'altro che di uno scooter. Non un qualsiasi scooter, ma il Malaguti Phantom. Ma perché? È davvero così strano il destino che sembra avere un conto in sospeso con me? La città, che un tempo era un mosaico di motorini variopinti e impetuosi, si è trasformata in una sinfonia monotona di Phantom. Ogni angolo, ogni strada, sembra ospitare il suo spettrale ruggito, e io mi trovo catapultata in una sorta di incubo o, forse, di sogno bizzarro. Da quando lo scooter di quel ragazzo ha fatto la sua comparsa nel mio panorama quotidiano, non riesco a non notarlo. È ovunque, come un'ossessione che diventa più intensa ad ogni nuova visione. Le strade si trasformano in un teatro surreale dove il Phantom è il protagonista, e io non posso fare a meno di sentirmi spettatrice e, al tempo stesso, partecipe di questa commedia assurda. Mi chiedo: è possibile che la mia vita sia diventata una sorta di "The Phantom Show"? Ogni volta che vedo uno di quei motorini sfrecciare davanti a me, il mio cuore batte più forte, come se avessi appena vinto alla lotteria o, al contrario, come se stessi...
Posted on June 9th, 2000 at 4:39 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
L'alba si insinua tra i grattacieli, tingendo di rosa un cielo che ieri era grigio. La città si sveglia, lentamente, come un gigante assonnato.# Eccomi qui, in piedi sul balcone del mio appartamento al decimo piano. Il freddo mi morde le guance, ma non mi importa. Osservo la città che si sveglia, come faccio ogni mattina, ma oggi è diverso. C'è qualcosa nell'aria, una tensione palpabile, un'energia che non riesco a definire. Le strade, ancora semi-deserte, sembrano sussurrare segreti. Vedo un uomo che corre, forse in ritardo per il lavoro, forse in fuga da qualcosa. Chi può dirlo? In questa giungla d'asfalto, ognuno ha la sua storia, il suo dramma personale che si consuma dietro finestre illuminate e porte chiuse. Mi chiedo quante vite si intrecciano in questo momento, quanti destini si sfiorano senza saperlo. La signora anziana che apre la sua edicola, il ragazzo che consegna i giornali in bicicletta, la donna in tailleur che cammina a passo svelto verso la metropolitana. Sono tutti attori di un'immensa commedia umana, di cui nessuno conosce il copione completo. «La città è un organismo vivente», mi disse il mio professore di scienze. All'epoca pensavo fosse una metafora poetica, ma ora capisco. Vedo...
Posted on January 31st, 2000 at 10:33 PM | Tags: Rivelazioni | 5 Comments
Oggi, mentre ascolto le notizie, vengo travolta da un’onda di sgomento. L’aereo. Ancora un aereo. Questa volta è il volo 261 della Alaska Airlines. Lo sento pronunciare dal giornalista con una freddezza che mi spezza il cuore. Le sue parole tagliano come un bisturi: un incidente aereo al largo delle coste della California. Ottantotto vite stroncate. Ottantotto anime spezzate in un istante, lasciando dietro di sé un silenzio assordante. Penso a quei passeggeri. Immagino le loro ultime ore, le loro ultime speranze, i loro sogni ancora intatti mentre si imbarcano su quel volo, ignari di ciò che li attende. Ogni volta che salgo su un aereo, mi trovo a riflettere sulla fragilità dell’esistenza. È come giocare una partita con il destino. Mi affido a quella macchina volante, stringo la mano del fato e lascio che mi conduca attraverso il cielo. Ma oggi, questo cielo si è rivelato un carnefice. Il pensiero va a chi resta, ai familiari che ora piangono, ai cuori spezzati che non troveranno pace. L’aereo che cade non uccide solo chi è a bordo. Strappa via la felicità, distrugge vite, sgretola famiglie. Vedo le loro lacrime, le sento scendere come pioggia battente. E non posso fare a...
Posted on September 13th, 1999 at 7:00 AM | Tags: Memoria | 9 Comments
« Cammino in un tempo che non appartiene a nessuno, come se ogni passo fosse un eco di vite già vissute. » Ci sono giorni in cui il confine tra ciò che eri e ciò che stai per diventare si dissolve, lasciandoti sospesa in un attimo eterno # C'è un'aria diversa questa mattina. Mi trovo davanti alla porta di un luogo che ho imparato a chiamare casa, ma che ora mi sembra quasi estraneo. Il primo giorno di scuola è sempre un territorio sconosciuto, nonostante l'apparente familiarità. Le mie scarpe battono sul pavimento, ogni passo un'eco nel corridoio. Mi fermo un attimo, guardandomi intorno. I volti sono nuovi e vecchi allo stesso tempo. Gli occhi parlano lingue che non conosco ancora, ma che imparerò. Mi chiedo: chi diventerò quest'anno? La campanella suona, un richiamo che spezza il silenzio. Mi siedo al mio banco, che per anni è stato testimone di sogni e frustrazioni. La penna tra le dita è la mia arma, il quaderno il mio scudo. Eppure, sento un vuoto, come se qualcosa mi sfuggisse. Il professor B. entra, e con lui una sensazione di gravità. È il mio insegnante di storia, un uomo che parla come se ogni...