Archive for the ‘Passato & Luoghi’ Category


Incontri Inaspettati

Posted on December 5th, 2018 at 4:30 AM | Tags: | 0 Comments
Ho sempre pensato che le persone che incrociamo, quelle che scivolano nelle nostre vite, abbiano una missione. Non lo sanno, noi non lo sappiamo, eppure, quando ci guardiamo indietro, tutto sembra così inevitabile. Come se fosse stato scritto. Ma non è mai scritto. È lì, nel caso, negli incontri inaspettati. Amsterdam, 2018. Mi trovo qui per lavoro, ma finisco sempre a riflettere sul motivo per cui alcune persone rimangono scolpite dentro di noi e altre svaniscono senza lasciare traccia. C’è un uomo che incontro ogni mattina al bar, sempre seduto nello stesso angolo, con un libro che non legge mai. Non ci parliamo. Ma quel silenzio è come una pagina bianca che aspetta di essere scritta. Ogni giorno, lo vedo alzarsi, pagare il conto e uscire, come se stesse cercando qualcosa fuori dalla porta. Mi domando spesso chi sia. Cosa cerca? Forse lo stesso che cerco io: una risposta che non arriva, un senso che sfugge. Poi c'è Lei. L'ho incontrata durante una conferenza, il solito evento dove il rumore delle chiacchiere supera il suono delle parole vere. Eppure, quando ha iniziato a parlare, la sala si è ammutolita. Ha raccontato la sua storia con una tale forza che non...

La Giungla del Possibile

Posted on June 27th, 2007 at 11:12 PM | Tags: | 0 Comments
C’è un momento in cui smetti di aspettare risposte e cominci a farti domande # La ricerca di un lavoro è più di una semplice routine; è una lotta per definire il proprio spazio nel mondo. Ogni invio di curriculum somiglia a un messaggio in bottiglia, lanciato in un oceano indifferente. Sogni che qualcuno, dall'altra parte, lo raccolga. Eppure, troppo spesso, rimani lì, a fissare la tua casella di posta vuota, il cuore che batte come una sveglia rotta: incessante, inutile. Oggi il caffè non ha l’aroma amaro dell’attesa, ma qualcosa di diverso. C’è una boccetta di vaniglia dimenticata sul ripiano della cucina, accanto a un libro lasciato aperto. Lo aggiungo al caffè per curiosità, e il profumo dolce si scontra con il suono distante delle auto sulla tangenziale, che non dorme mai. La città pulsa, respira, ma io sono qui, ferma. Mi chiedo: cosa ci vuole per muovermi davvero? Il silenzio della sala d’attesa si rompe solo per lo squillo improvviso del telefono. Il cuore accelera. Rispondo, ma è solo un call center. È una beffa quasi grottesca. Mi accascio sulla sedia, mentre il rumore bianco del frigorifero riempie la stanza. Mi alzo e apro la finestra. Una busta...

Tra le ombre, luce eterna

Posted on April 2nd, 2007 at 11:43 AM | Tags: | 0 Comments
Il tempo non aspetta, ma noi possiamo fermarlo nei pensieri che decidiamo di condividere # L’aria è immobile. La calura non perdona, si insinua nella pelle come un ricordo ostinato che non vuole svanire. Scrivo, e ogni parola è una goccia che sfida il deserto del silenzio che ci circonda. Chiudo gli occhi per un istante, immaginando un mondo in cui il battito del tempo non schiaccia, ma sostiene. Oggi non parlo di novità o di quel progresso sterile che ci inseguirà sempre, senza darci tregua. Oggi scrivo per chi, come me, cerca nelle pieghe del tempo una scintilla di autenticità. La mia scrittura è sempre stata una ribellione. Quando gli altri alzavano muri, io aprivo porte. Da bambina delle elementari e medie, temevo il giudizio di chi leggeva i miei temi, come se la penna fosse un’arma che poteva ritorcersi contro di me. Oggi, guardo quella paura come un’ombra sbiadita, che ha perso il suo potere. Ho aperto questo spazio, questo weblog, per sfidare quelle ombre. Perché scrivere è resistere. C’è chi mi critica, chi vorrebbe che io tacessi. Mi accusano di arroganza, di voler sfidare il quieto vivere. Ma il loro disprezzo è il prezzo della libertà. Ogni...

Il silenzio delle onde

Posted on December 26th, 2004 at 9:30 PM | Tags: | 0 Comments
Ci sono momenti in cui il mondo sembra fermarsi, ma non è mai così. Le onde si muovono, anche quando non le guardiamo # Poche ore fa ho visto un’immagine che non mi abbandonerà mai. Un’onda colossale, come un’ombra vivente, ha divorato la costa della Thailandia. La chiamano tsunami, ma per chi lo vive è un nome vuoto. È dolore puro, acqua che distrugge, acqua che non perdona. Mentre guardo il telegiornale, una tazza di camomilla si raffredda accanto a me. Non la bevo. L’aroma dolce che prima sembrava accogliente ora stride con ciò che vedo: bambini trascinati via, case trasformate in legna. È strano, no? Come un profumo possa diventare sgradevole quando la realtà lo contraddice. La stanza è calda, ma mi sembra di sentire il gelo di quella costa devastata. Osservo la luce che filtra dalla finestra. Fuori c’è pace. Ma dentro di me si agita una domanda: è davvero pace, o solo l’indifferenza di chi non è stato colpito? Penso ai sopravvissuti. Chi si salva, si porta dietro più di un corpo intero: porta cicatrici invisibili, frammenti di ricordi che non si lavano via. E noi, da questa parte del mondo, cosa possiamo fare? Guardiamo. Doniamo. Parliamo....

Giornate ardenti, notti eterne

Posted on July 31st, 2004 at 4:00 PM | Tags: | 0 Comments
Il sole cala lento, ma il suo calore rimane, come un ricordo che non vuole svanire # Alassio. D’estate, questa città sembra una tela dipinta da un artista capriccioso, che non ha paura di mescolare colori intensi e ombre profonde. Il giorno è un’esplosione di luce: il cielo così limpido da sembrare irreale, il mare una distesa viva che riflette ogni sfumatura del blu. Cammino lungo la passeggiata, e ogni passo sembra un ritorno a casa, anche se non appartengo a questi luoghi. I profumi qui sono intensi, quasi prepotenti. L’odore del basilico fresco che si mescola al sapore dolce della focaccia appena sfornata. L’aria è piena di vita: bambini che ridono, onde che si infrangono, le voci dei venditori che sembrano far parte di un’armonia casuale. Ma è la notte che mi cattura, come sempre. È lì che Alassio diventa magica. Quando il sole scompare oltre l’orizzonte, la città sembra respirare più profondamente. I lampioni lungo il mare si accendono, gettando riflessi dorati sull’acqua scura. Mi siedo sulla spiaggia, il rumore del mare è un respiro costante che calma e inquieta allo stesso tempo. Alzo gli occhi al cielo. Le stelle. Dio, quanto sono luminose qui. Come se il...

Ombre scolpite dal tempo

Posted on July 20th, 2004 at 4:00 PM | Tags: | 0 Comments
Esistono luoghi dove le pietre sussurrano, e il passato non si limita a dormire, vibra, si aggrappa al presente. È lì che mi perdo, cercando me stessa tra gli echi # Ci sono giorni in cui il rumore del mondo diventa insopportabile. Prendo il treno senza una meta precisa, guidata dal bisogno di silenzio. Oggi, quel silenzio lo cerco in Liguria, tra i vicoli stretti e le case che sembrano aver rubato i colori al mare. Ogni passo che compio su queste strade di pietra è una conversazione intima con il passato. Le case colorate si ergono come sentinelle, testimoni silenziose di vite trascorse. Il sole, ormai basso, bacia i muri scrostati, creando un gioco di ombre che mi ricorda quanto tutto sia transitorio. Mi fermo davanti a una piccola bottega. L'odore del basilico invade la strada, un abbraccio di terra e sale che mi stringe lo stomaco. Dentro, una vecchia signora sta preparando il pesto. Le sue mani sono nodose, segnate dal tempo, ma nei suoi gesti c'è una precisione che mi ipnotizza. Chiedo un barattolo, e mentre me lo porge, i suoi occhi incontrano i miei. «Questa terra non dimentica mai chi la rispetta,» mi dice, e per...

Sabbia dorata, sogni nuovi

Posted on July 2nd, 2004 at 1:30 PM | Tags: | 0 Comments
Cambiare è come respirare un'aria diversa: non puoi farne a meno quando senti di soffocare # Sono qui, sulla sabbia di Alassio, e sento il mare. No, non lo ascolto, lo sento. Loano è lontana, come un eco che sfuma, un’immagine riflessa su un vetro opaco. Dopo anni passati a percorrere le sue strade, a calpestare la sua sabbia e respirare il suo profumo di pini e salsedine, ho deciso di voltare pagina. Non è un rifiuto. È un addio gentile, un sussurro. Alassio, invece, mi accoglie con il suo abbraccio mondano. La sabbia qui è diversa: più chiara, quasi dorata, e ogni granello sembra trattenere una scintilla di luce. Il mare si stende davanti a me, non come un vecchio amico, ma come un amante sconosciuto che svela segreti in ogni onda. Mi siedo, sentendo il calore della terra sotto di me, e mi domando: perché ci si sente vivi solo quando si osa cambiare? Prendo un foglio e inizio a scrivere. È un gesto automatico, quasi istintivo. Le parole si riversano sulla carta, come se stessero aspettando solo questo momento per esistere. Scrivo della sabbia che si insinua tra le dita, del sole che colpisce la pelle, di...

.Donne.

Posted on March 8th, 2004 at 7:00 PM | Tags: | 0 Comments
Che tipo di futuro stiamo costruendo per le generazioni che verranno? Saranno ancora costrette a lottare per diritti che dovrebbero essere scontati? Passeggiando per le strade di questa città che mi appartiene e che mi respinge, vedo un uomo fermarsi davanti a me. Un ragazzo, giovane come me, eppure c'è qualcosa che lo fa sembrare più adulto, come se avesse compreso, nel suo piccolo, che le parole non sono mai abbastanza. Mi sorride e, con una delicatezza che mi sorprende, mi porge un rametto di mimose. I fiori, gialli e carichi di vita, appaiono quasi fuori posto tra il cemento grigio e il traffico che sembra non fermarsi mai. La sensazione di quel gesto mi prende alla gola. Non è solo il fiore, ma il suo significato. La mimosa, come ogni simbolo, diventa il portavoce di una memoria che non deve essere dimenticata. È l'8 marzo. La festa della donna. Ma cosa significa davvero? Qual è il peso che questa data ha per chi, come me, ogni giorno combatte una battaglia in silenzio, tra le mura della propria casa, nei luoghi di lavoro, nell'intimità delle proprie riflessioni? La mimosa è il ricordo di chi ha lottato per un posto nel...

Scomparire senza traccia

Posted on October 15th, 2003 at 1:35 PM | Tags: | 0 Comments
Non sono scomparsa. Ma a volte vorrei tanto che fosse così… # La luce del tramonto filtra debole attraverso la finestra. Una giornata che sta morendo, come tutte le altre. Ma io no, io non mi sento morire. Mi sento come un'ombra che si fa largo tra i ricordi, un residuo di una realtà che scivola via senza che nessuno se ne accorga. Scomparire… quanto sarebbe semplice. Lasciare tutto, sparire nel nulla, senza nessuna traccia. No, non sono scomparsa. Ma a volte vorrei tanto che fosse così. Cammino, ogni passo sembra più pesante del precedente, come se il mio corpo fosse appesantito dal peso di pensieri che non so più gestire. Mi fermo a guardare il cielo. Il cielo è vasto, immenso, eppure io mi sento così piccola, quasi insignificante. Come se fossi invisibile. Come se la mia esistenza non avesse importanza. Mi giro verso la cucina, l'odore del caffè si mescola con quello del pane tostato. Un aroma caldo, che ha il potere di risvegliare i sensi. Ma non riesco a concentrarmi su quel momento, non riesco a farmi avvolgere da quel profumo familiare. C’è una sensazione di vuoto che non se ne va. Come se il mondo continuasse...

Legami Improvvisi, Cuori Sospesi

Posted on July 29th, 2003 at 11:43 PM | Tags: | 0 Comments
Sono passati pochi giorni dall'ultima volta che ci siamo sentiti, vero? Eppure, sembra un'eternità. A volte, mi domando come possa passare il tempo senza che me ne accorga, come se i giorni sfumassero tra le dita e le ore si mescolassero come colori in un dipinto. Spero che tu stia bene, che tutto vada per il meglio. Spero che tu stia vivendo i tuoi giorni con la stessa intensità con cui li vivo io, anche se, forse, questo è chiedere troppo. Volevo raccontarti di un momento che mi è capitato di recente. Ero in discoteca, come al solito, circondata da amici e da gente che ballava, che si lasciava trasportare dalla musica. Il sudore, il ritmo, le luci che esplodono nel buio. E poi è successo qualcosa di strano. In mezzo alla folla, ho avvertito una spinta dietro di me, un corpo che mi si avvicinava mentre mi muovevo al ritmo della musica. Non avevo idea di chi fosse, finché mi sono girata e ho visto T., il mio migliore amico, proprio dietro di me. Un attimo, e ci siamo trovati là, insieme, nel mezzo di quella folla. Senza dirci nulla, eravamo sincronizzati nei movimenti, come se il nostro corpo...