Archive for the ‘Connessione & Sentimenti’ Category


L’eco di un cuore vuoto

Posted on April 7th, 2004 at 3:30 AM | Tags: | 0 Comments
Show me the meaning of being lonely Is this the feeling I need to walk with? Tell me why I can't be there where you are There's something missing in my heart Cammino a piedi scalzi sul pavimento freddo. Ogni passo risuona come un tamburo in un tempio deserto. Fuori piove, una pioggia sottile, quasi timida, che disegna rivoli trasparenti sulle finestre. Dentro di me, invece, tutto è un boato. Ho il cuore che batte fuori tempo, come una canzone che nessuno ha mai finito di scrivere. Mi siedo accanto al giradischi. Lo accendo. Le prime note si diffondono, morbide, mentre una voce familiare canta: «Show me the meaning of being lonely...» Le parole si insinuano sotto la pelle, scivolano nelle vene. Mi lascio andare, chiudo gli occhi. Non è solo musica. È una domanda che non trova risposta. Il profumo del caffè riempie la stanza, intenso e amaro, un contrappunto all’umidità dell’aria. È come se cercasse di scaldarmi, ma fallisse miseramente. Lo sorseggio piano, ogni goccia un piccolo conforto temporaneo. Alzo lo sguardo e osservo la pioggia. Le gocce sul vetro sembrano lacrime, e per un attimo mi chiedo se anche loro abbiano qualcosa da raccontare. Perché la solitudine...

Gelato, bugie e silenzi

Posted on March 20th, 2004 at 2:51 PM | Tags: | 0 Comments
Ci sono verità che pesano più delle bugie, e silenzi che fanno più rumore di qualsiasi parola # La giornata era iniziata con un'aria strana, come se qualcosa stesse per succedere, anche se non sapevo cosa. T. ed io ci eravamo organizzati per un pomeriggio di spensieratezza, o almeno così credevo. A Nervi, lungo il lungomare, la brezza salmastra sembrava danzare intorno a noi, mischiandosi all'aroma dolce delle cialde appena sfornate di una gelateria lì accanto. Eravamo in fila, io con un piede mezzo fuori dal negozio, osservavo il mare increspato e il cielo che si faceva più scuro, come se volesse custodire un segreto. T. mi guardava con quell’intensità che a volte mi faceva sentire a disagio, come se potesse leggermi dentro. Quando finalmente ci siamo seduti con i nostri gelati, il mio un mix improbabile di cioccolato e limone, il suo pistacchio e fragola, lui ha abbassato la voce. «Alice, tu... sei gelosa di me e di lei?». Per un attimo, ho sentito il mondo fermarsi. Il rumore delle onde, il chiacchiericcio intorno, tutto si è dissolto. E in quella pausa silenziosa, ho sentito il mio cuore reagire. Era una domanda semplice, ma in quel momento mi sembrava...

Svelamenti Amorosi

Posted on March 17th, 2004 at 2:02 PM | Tags: | 0 Comments
Sono in cucina, il rumore del coltello sul tagliere scandisce i miei pensieri. Il profumo di cipolla e aglio si mescola all’aroma dolce del basilico, creando un contrasto pungente e familiare. Questa routine dovrebbe calmarmi, eppure ogni movimento sembra amplificare quel vuoto che mi porto dentro da giorni. Due settimane. Non passa giorno senza che quelle parole mi tormentino. «T. ha una ragazza.» Lo ha detto come fosse nulla, come se il mondo non si fosse capovolto. Da allora, tutto è cambiato. Io sono cambiata. Mi fermo. Il coltello resta sospeso a mezz’aria mentre osservo le foglie verdi e brillanti del basilico. Ogni dettaglio è vivido, quasi crudele nella sua semplicità. È la primavera, penso, eppure dentro di me non c’è traccia di rinascita. Mi siedo al tavolo con la schiena rigida, come se il peso del mio silenzio potesse spezzarmi. Cerco di respirare a fondo, ma l’aria sembra densa. Ogni volta che penso a T., un nodo mi stringe la gola. L’ho visto ieri con lei: rideva, e quella risata, una volta mia, ora appartiene a qualcun altro. Può un’amicizia sopravvivere a una verità che non eri pronta ad affrontare? La luce fioca della lampada illumina appena la stanza,...

La Verità e il Dolore

Posted on June 13th, 2003 at 4:51 PM | Tags: | 0 Comments
C'è una strana bellezza nel mettere insieme le parole. Ma è un potere che costa caro. Non si tratta di esprimersi, ma di essere compresi. In quel momento, sei esposta. Sei vulnerabile. Eppure, nessun altro modo per restare viva. # Le parole hanno il potere di distruggere o di ricostruire, di sollevare o di abbattere. È la consapevolezza di questo che mi tormenta ogni giorno. Scrivere non è un atto di pura creazione, è anche un atto di sopravvivenza. Scrivo perché non posso fare altro. Ogni parola, ogni frase che compongo, diventa una piccola battaglia con me stessa, un tentativo di tenere la testa sopra l'acqua in un mare di silenzi e incomprensioni. Ma spesso mi chiedo: «Cosa rimane di me quando non ci sono più parole?» È proprio in questi momenti che mi accorgo di quanto sia fragile il legame che c'è tra un autore e i suoi lettori. La connessione, quel filo invisibile che ci unisce, può essere più forte di quanto sembri, ma anche più effimera. Chi ci legge non è costretto a farlo. Nessuno ti obbliga a soffermarsi sulle parole che hai scritto. Eppure lo fanno, spinti da chissà quale impulso, forse dalla curiosità, forse dal...

Confessioni tra le ombre

Posted on June 11th, 2003 at 5:54 PM | Tags: | 0 Comments
Quante volte ci siamo sentiti incompleti senza la presenza di una persona che ci è cara? Quante volte abbiamo sperato che il vuoto che lasciamo dentro potesse essere colmato da un sorriso, una parola, un gesto? Eppure, quando sembra che tutto si sistemi, quando pensiamo di aver trovato un equilibrio, ecco che qualcosa scivola via come sabbia tra le dita. Come posso spiegare questa sensazione di incompiutezza, che arriva e se ne va, ma che mai davvero ci abbandona? È come se una parte di me mancasse, e quando cerco di afferrarla, scivola via senza lasciare traccia. Eppure c’è, sempre lì, come una ferita che non si rimargina mai. Come se non avessi mai vissuto senza questa lacuna. Non è una questione di solitudine, ma di assenza. E tu, lo senti anche tu? Mi guardi, ti avvicini, ma non basta. Non basta mai. Perché tu non sei la soluzione. Non lo sei mai stato. O forse lo eri, ma poi è cambiato tutto. Il nostro legame è diventato un altro, diverso. È come se avessimo trovato una nuova forma di intimità, una che non posso toccare ma che sento. Un’intimità che scivola via senza che io possa fermarla, come sabbia....

La tempesta estiva

Posted on June 7th, 2003 at 4:16 PM | Tags: | 0 Comments
Forse non è la pioggia a farci paura. Forse è il silenzio che c'è tra un tuono e l'altro. Il cielo si apre in un caos di gocce. Un manto scuro si riversa su Milano, come se l'universo stesso fosse impazzito # Mi trovo a Milano, mentre la pioggia infuria e il cielo si trasforma in un manto grigio che inghiotte ogni cosa. Un cielo che non sembra più esserlo. È una tela oscura, minacciosa, e in ogni goccia vedo un frammento di quel divino che forse è là fuori, ma che sfugge. Oggi, la città sembra un luogo di passaggio tra l’inferno e il cielo. Milano non è più quella che conoscevo, ma si è trasformata in un teatro di emozioni contrastanti. Ogni lampo che attraversa il cielo è come un richiamo, un richiamo a una verità più profonda, quella che non vediamo ma che percepiamo nell'aria fredda che ci circonda. La pioggia, così forte da sembrare un grido, sembra volermi dire qualcosa. Ma cosa? Forse che siamo in balia di forze più grandi di noi? O è semplicemente il riflesso della nostra solitudine, quella solitudine che ci accompagna anche nelle ore più buie? La città, ora sotto il...

Scrivere nel Vuoto

Posted on May 31st, 2003 at 2:17 PM | Tags: | 0 Comments
Cari lettori, La scrittura è un atto di ribellione. Perché? Perché, con ogni parola, tu stai scegliendo di rompere il silenzio. Ogni frase è una piccola verità che ti si ribella contro, uno schiaffo a chi ti vuole in silenzio, una sfida al sistema che ci vuole conformi e imbavagliati. Per me, scrivere è come guardarsi allo specchio e non distogliere mai lo sguardo. Mai. Non possiamo permettercelo. Non c'è tempo. Non possiamo più accontentarci della mediocrità, delle mezze verità, dei compromessi. L'epoca delle maschere è finita. Sono felice di vedere che questo blog è diventato più di una mia passione. È diventato un luogo dove le parole non sono più solo mia espressione, ma uno spazio condiviso. Ogni giorno, sento la vostra presenza, e ogni parola che scrivo è per voi. Sono felice che ci siano lettori che sentono il battito del mio cuore nelle righe che lascio qui. È stato un viaggio, un viaggio che mi ha portato a comprendere quanto le idee possano bruciare, quanto possano essere vive e reali se messe a nudo. Non so se qualcuno di voi ha mai avuto quella sensazione, quando scrivi e tutto sembra come se venisse fuori da un posto...

L’indipendenza è un’isola

Posted on May 22nd, 2003 at 2:38 PM | Tags: | 0 Comments
C'è una frase che mi tormenta oggi. John Donne scrisse: «Nessun uomo è un'isola intera in sé». Forse è vero per molti, ma non per me. Io voglio essere un'isola, almeno per un attimo, almeno oggi. Essere sola non è solitudine. Essere unica è ribellione # C’è una frase che mi rimbalza nella mente come un’eco ogni volta che rifletto su chi sono: «Nessun uomo è un’isola intera in sé». John Donne lo scrive con il peso di una verità universale, eppure io mi chiedo: è davvero così? Io, donna, posso essere un’isola. Non per scelta, ma per necessità. Oggi il mondo corre veloce, troppo veloce. Siamo sommersi da aspettative, connessioni, volti che ci circondano. Ma c’è un momento in cui tutto questo diventa insostenibile. Io lo vivo come un’onda che si abbatte senza preavviso. Ed è lì che emerge il desiderio di isolarmi. Di trovare quel posto che mi appartenga, dove nessuno mi può raggiungere. Essere un’isola non significa rifiutare il mondo. Vuol dire scegliere di ritirarsi, per respirare, per ritrovarmi. Ho imparato a farlo ascoltando il silenzio, osservando le ombre che attraversano le pareti della mia stanza. Mi siedo, chiudo gli occhi, e per un istante sono libera....

L’Arte della Scrittura e il Silenzio

Posted on May 20th, 2003 at 1:51 PM | Tags: | 2 Comments
Scrivere è un atto di resistenza, un incontro tra il cuore e la mente, dove ogni parola diventa un manifesto della propria esistenza. Il mio blog è un riflesso di ciò che sono, ma non posso negare che c’è una forza che mi spinge sempre più verso il silenzio della lettura. Un silenzio che non è mai vuoto, ma che esplode in ogni angolo della mente. La lettura è la porta segreta che apre mondi nascosti, un mondo in cui ogni parola prende vita e ogni storia diventa un ponte che collega l’autore al lettore. Ogni libro è una sorta di viaggio senza fine, una ricerca che si rinnova ogni volta che le pagine si sfogliano. Non è un semplice passatempo, ma una parte di me che si fonda nel testo. Come un alchimista che cerca di scoprire l’essenza di ogni parola, cerco di cogliere ogni sfumatura, di esplorare ogni emozione che scivola tra le righe. Ogni libro è una mappa che mi guida attraverso il pensiero, la riflessione e, talvolta, il dolore. La lettura mi offre una connessione più profonda di qualsiasi altra forma di comunicazione. Quando il silenzio è rotto solo dalle parole scritte, l'autore e il lettore...

Parole affilate, veleno nascosto

Posted on May 13th, 2003 at 9:58 PM | Tags: | 0 Comments
Ci sono parole che non lasciano segni visibili, ma che scavano più profondamente di qualsiasi lama. Non c'è scampo dal loro dolore # Oggi, come tutte le altre giornate che scorrono tra la frenesia e la monotonia, ho deciso di preparare qualcosa. La cucina è diventata la mia zona di rifugio, il mio piccolo angolo in cui non c'è spazio per il resto del mondo. La piastra sfrigola sotto le mani mentre taglio i pomodori, la loro carne rossa, morbida, che rilascia quel profumo dolce e pungente, un richiamo familiare che mi tranquillizza. L'odore dell'aglio che soffrigge nel burro, forte e avvolgente, si mescola con la freschezza del basilico appena tritato, che mi toglie il fiato. È come se ogni ingrediente avesse un proprio respiro, un'anima che si fonde nella sinfonia della mia cucina. Poi il telefono vibra. Un messaggio, una parola, niente di speciale. Ma la parola, quella parola, taglia come una lama affilata. Poche lettere, ma potenti. Improvvisamente, tutto il mio corpo si paralizza. Il profumo dell'aglio, il calore che mi avvolge, l'immagine del piatto che stavo preparando: tutto svanisce. Solo quel messaggio rimane, come una cicatrice invisibile che si infligge su di me, in silenzio. Le parole...