Archive for the ‘Connessione & Sentimenti’ Category
Posted on December 10th, 2008 at 12:27 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Un’assenza non è mai silenziosa: parla con la voce del dolore, dell’attesa, del desiderio che resta sospeso # C’era una volta un padre, o forse no. Il vuoto che lascia una figura paterna assente è una melodia stonata, una nota che si ripete all’infinito, ogni giorno più stridente. Non è un’assenza che puoi ignorare, come un vecchio quadro che si sbiadisce sul muro; è più come un soffitto crollato, che ti costringe a guardare in alto e a chiederti quando avverrà il prossimo cedimento. Oggi il mio passo è lento, pesante, mentre cammino per il parco. L’aria è intrisa di quel profumo pungente che solo l’inverno sa regalare: terra bagnata e foglie marce, una fragranza che non consola ma che racconta storie di cicli che si chiudono. Un padre con il figlio gioca vicino a una fontana. Lo osservo: il bambino ride, le mani tese verso il cielo, mentre il padre lo solleva in alto. Non riesco a distogliere lo sguardo. È come se ogni loro gesto fosse un piccolo coltello che gira nella mia ferita più profonda. Mi fermo su una panchina fredda, le mani avvolte nelle tasche del cappotto. Lo faccio spesso, fissare qualcosa o qualcuno fino a...
Posted on December 6th, 2008 at 1:30 PM | Tags: Esperienze | 0 Comments
C’è un ronzio che non lascia spazio # Oggi è una di quelle domeniche in cui tutto sembra pesare un po’ di più. L'aria è ferma, impregnata di un silenzio che non dà tregua, come se anche il mondo fuori stesse trattenendo il respiro. Mi siedo accanto alla finestra, il caffè ormai freddo accanto a me. Ma non è di lui che sento il profumo. Il legno della sedia emana un aroma antico, come se avesse assorbito ogni frammento di storia che il tempo ha lasciato dietro di sé. Mi appoggio allo schienale e chiudo gli occhi. La stanza è vuota, ma c'è qualcosa di vivo nell’odore della cera, nel lieve crepitio del parquet sotto i miei piedi. Apro un libro che non leggo da anni. Le pagine ingiallite hanno un profumo tutto loro, un misto di carta e polvere che sa di nostalgia. «Perché il tempo ci costringe sempre a scegliere cosa ricordare e cosa dimenticare?» mi domando, mentre le dita sfogliano lentamente quelle righe dense di storie. Fuori, un corvo si posa sul ramo di un albero spoglio. È immobile, come se il gelo gli avesse rubato ogni possibilità di movimento. Le sue piume brillano di una luce...
Posted on September 26th, 2008 at 9:23 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
La Magia di una Melodia e la Pace Ritrovata # Le notti milanesi sono un incantesimo difficile da spiegare. Ogni angolo, ogni riflesso delle luci sui Navigli, trasmette una sensazione di pace e inquietudine, mescolate insieme. Eppure, questa sera, sono turbata. Non dalla città, non dal suo fluire incessante. No. La causa è stata una discussione. Una di quelle che, senza volerlo, ti sfilano l’anima, lasciandoti a guardare il mondo con un velo di rabbia che non ti saresti mai aspettata. Come se le parole, purtroppo, non potessero sempre restare in superficie. Quando qualcuno non riesce a capire chi sei, la frustrazione cresce come un incendio inarrestabile. Lo capisco, ma quel vuoto dentro non è mai solo incomprensione. È qualcosa di più profondo. La mente mi ha portata lontano, a pensare che forse, davvero, non c’è mai piena comprensione tra le persone. Perché ci sentiamo sempre incompleti? La discussione è stata solo una scossa che ha fatto emergere la consapevolezza che siamo tutti un po' spezzati, a modo nostro. Ho bisogno di pace, ho bisogno di allontanarmi. Decido di sedermi, e il cielo sopra di me è come un manto nero e misterioso. La città, a quest'ora, è più silenziosa,...
Posted on April 4th, 2008 at 2:00 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Il solarium è uno spazio senza tempo, una bolla in cui l’illusione del calore ti avvolge, ma fuori, la vera primavera si sta finalmente mostrando. Mentre mi sposto tra le cabine, sistemando la luce e preparando tutto, sento la solita routine che mi avvolge come una coperta troppo stretta. Ma io sono diversa, lo so. Il nuovo anno non è una reinvenzione, è un aggiornamento, un cambiamento che si fa strada senza che nessuno lo veda, neppure io a volte. Il mio volto si riflette nei vetri, ogni piccolo movimento che compio, ogni gesto ripetuto mille volte, è come un atto di ribellione a quella normalità che vorrebbe imprigionarmi. Eppure, è proprio nei dettagli più insignificanti che trovo la forza. Il rumore del condizionatore, il suono della musica soft che riempie l’aria, tutto sembra ripetersi come un mantra, ma in fondo, so che ogni giorno è un passo verso qualcosa di più grande. Così, mentre sistemo il negozio, la luce filtra dalle tende, e il mondo fuori sembra fermarsi. Il calore del sole, anche se simulato, mi ricorda che è primavera. Vivo nella frenesia di ogni giorno, ma è il weekend che risveglia davvero qualcosa in me. Un'escursione al Lago...
Posted on January 3rd, 2008 at 9:39 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Un nuovo anno, nuove possibilità e nuove avventure ci aspettano # Ogni giorno è una possibilità di cambiare, anche se non lo vediamo subito. Ogni gesto, ogni sguardo, ogni pensiero, può spingere la realtà in una direzione nuova. Eppure, siamo sempre pronti a credere che il cambiamento sia qualcosa di lontano, un miraggio che ci sfugge sempre. Ogni anno non è una rinascita, ma una continuazione. Una continuità che mi colpisce senza preavviso, come una ventata di vento freddo che interrompe il flusso della routine. È il 3 gennaio 2008. La città di Milano sembra addormentata sotto il manto di nebbia, ma dentro di me, qualcosa si muove. Non è una rivoluzione, ma un’onda che avanza impercettibile, una curiosità insaziabile che si insinua nella mia mente. L’anno passato, con i suoi ritmi frenetici, mi ha lasciato nel solarium, una sorta di piccolo angolo di intimità in un mondo che corre troppo velocemente. Il negozio, un rifugio caldo dove il profumo della pelle del solarium appena lavorate mi avvolge come una carezza. Non è solo la luce a definire il mio spazio, è la riflessione che nasce da ogni lampada, da ogni pezzo che scelgo e dispongo con cura. La luce...
Posted on April 12th, 2007 at 2:34 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Il destino non bussa, sfonda porte e finestre con la precisione di un ladro d’anime # Oggi il tempo sembra aver deciso di giocare con me. Sono seduta a un tavolino del caffè che un tempo chiamavo casa. I colori delle pareti sono gli stessi, un beige stanco che profuma di vecchie storie mai raccontate. C’è ancora quell’odore, una miscela di legno invecchiato e spezie dimenticate. Questa volta, però, c’è qualcosa di diverso. Di fronte a me, c’è lui, un frammento di un passato che credevo sepolto. Lo guardo, ed è come scrutare attraverso una finestra appannata. Gli occhi sono gli stessi, pieni di curiosità e di quella ribellione che ci aveva uniti. Ma c’è un peso nuovo, un’ombra che solo il tempo può imprimere sul volto di chi ha vissuto troppo. Parliamo. Le parole danzano tra noi come fumo di sigarette in una stanza chiusa. Torniamo a quei giorni in cui la vita era un palcoscenico e noi recitavamo senza copione. Le nostre ambizioni erano giganti, i nostri sogni così luminosi da far male. Ricordo le notti insonni passate a discutere, a sfidare le nostre stesse convinzioni, come se il mondo potesse essere ridisegnato con le nostre parole. Ma...
Posted on February 14th, 2007 at 3:29 PM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
Ricorda ciò che non hai. È un giorno che, fino a ieri, detestavo con ogni fibra del mio essere. Un’ironia crudele, uno scherzo del calendario. Cuori di plastica, dichiarazioni d’amore prefabbricate, ed io, ogni volta, a osservare dall’esterno. Come se fossi un'estranea in una festa a cui non mi è mai stato permesso di partecipare. Ma oggi, qualcosa è cambiato. Non per caso, non per magia. Per scelta. La mattina inizia con un silenzio diverso. Non quello opprimente della solitudine, ma un silenzio mio, conquistato. Ho deciso di dedicare il giorno a qualcosa di dimenticato: me stessa. Prendo un libro dalla libreria, uno che aspettava da mesi. Le pagine sanno di carta ingiallita, un odore che mi ricorda le estati passate a leggere sotto un albero. Mi immergo nelle parole come in un fiume placido, e sento ogni frase depositarsi dentro di me, un granello alla volta. È un dialogo muto, un conforto. Una verità che avevo smarrito. Più tardi, in cucina, trasformo un semplice pomeriggio in un rituale. La farina si mescola al burro, lo zucchero al cioccolato fondente. Il profumo che si diffonde è dolce, ma ha una nota amara che lo rende vivo, autentico. Non è il...
Posted on July 10th, 2006 at 1:30 AM | Tags: Celebrazioni | 0 Comments
In questo cielo di stelle, il trionfo danza con l’azzurro # Oggi l'Italia è una nazione che non cammina, vola. Il cielo, quell'azzurro quasi impossibile, si tinge di sogni realizzati e cuori che battono all'unisono. È il trionfo che ci ha svegliato, ma più che una semplice vittoria, è un rito che ci unisce come non succedeva da tempo. Siamo il popolo delle stelle, e oggi, più che mai, brilliamo tutti insieme. Non è solo un gioco, è un linguaggio che parlano tutti: dai più giovani ai più anziani, dai calciatori ai tifosi. Ieri sembrava di vedere una nazione intera fermarsi davanti a uno schermo, trattenere il fiato e sospendere il tempo. Ogni movimento, ogni passaggio della partita, sembrava una promessa, una dichiarazione d'amore per questa terra che chiamano Italia. E quando l'ultimo fischio ha dato la libertà alla gioia, è stato come se tutte le strade d'Italia fossero diventate un’unica, immensa piazza. Le vie del centro erano invase da bandiere, e il profumo dell’asfalto si mescolava con l’odore dei fuochi d'artificio che dipingevano il cielo notturno. C’era un’energia che non si riusciva a contenere, come se il paese fosse esploso in un’emozione collettiva che non si poteva fermare. Ho...
Posted on September 7th, 2004 at 8:44 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Ogni notte è una battaglia tra il buio che mi avvolge e la luce che cerco nel cuore. # Questa notte è una di quelle in cui il buio della mia stanza sembra rispecchiare il buio dentro di me. Mi avvolge un senso di vuoto e tristezza, e le lacrime minacciano di sgorgare incontenibili. È strano come il silenzio possa diventare così assordante quando sei da sola con i tuoi pensieri. Il cuore mi pulsa forte, non so se per la fatica del giorno che ho appena trascorso, o per la solitudine che mi stringe come una morsa invisibile. Il mondo fuori è lontano, silenzioso, come se non ci fosse niente che possa attraversare quella distanza tra me e tutto ciò che mi circonda. Sono qui, in questa stanza, un piccolo spazio che dovrebbe proteggermi, ma che mi tradisce con l’eco delle mie ansie. Eppure, è proprio questo silenzio che mi fa sentire ancora di più la mia solitudine. È stata una giornata faticosa. Mi sento come se ogni passo fosse stato un peso, come se ogni respiro fosse stato trattenuto da qualcosa di invisibile. Una ragazza, che non conosco, mi ha trattata male su un forum online. Non so...
Posted on June 10th, 2004 at 8:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ci sono silenzi che parlano più di mille parole, e suoni che spezzano il cuore # Stasera il mondo sembra più vuoto. Ray Charles se n’è andato. Non è solo la morte di un uomo, ma quella di una voce che ha saputo attraversare il tempo, abbattendo ogni barriera. Una voce che parlava dritta all’anima, senza bisogno di traduzioni. Resto ferma in cucina, con una tazza di tè tra le mani, mentre la radio ripete le sue canzoni. Il profumo del tè si mescola all'odore della pioggia che scivola sull'asfalto fuori. È un odore che sa di calma e malinconia, di qualcosa che finisce e qualcosa che inizia. Poggio la tazza sul tavolo, accendo una candela. La sua fiamma tremolante sembra danzare con le note di Georgia on My Mind che si diffondono nell’aria. Chiudo gli occhi. Ed è lì che lo sento. Non il silenzio della sua assenza, ma la sua presenza ovunque. Ray Charles non era solo un musicista. Era un narratore, un visionario. «La musica è un linguaggio universale», diceva. E lui lo parlava alla perfezione. Con ogni nota, raccontava storie di amori perduti, di giorni di sole e di tempeste interiori. Raccontava la vita. Penso al...