Archive for the ‘Bellezza e Creatività’ Category
Posted on November 13th, 2002 at 10:00 PM | Tags: Rivelazioni | 0 Comments
Nel crepuscolo dell'amore, le stelle piangono per il loro addio # Ho appena ricevuto una notizia che mi ha veramente scossa: Britney Spears e Justin Timberlake hanno deciso di porre fine alla loro storia d'amore. La notizia mi arriva come un colpo secco, e non riesco a smettere di pensarci. Come può un amore così visibile, così... Perfetto, crollare sotto il peso di qualche incomprensione, di qualche giorno stanco e silenzioso? Perché ci facciamo tanto male? Vedere due persone così giovani, così amate, dire addio in modo definitivo, mi lascia una sensazione che non riesco a definire. È una tristezza mista a incredulità, come quando una parte del mondo che conoscevi si spezza senza preavviso. Come si fa a credere in qualcosa, se anche i sogni più brillanti finiscono in frantumi? La nostra generazione, la generazione dell’apparenza, insegue l'amore in modo insensato. Britney e Justin erano i nostri idoli. Ogni sorriso che ci regalavano sembrava una promessa, una garanzia che l’amore fosse qualcosa di sicuro, di solido, di perfetto. Poi arriva il momento in cui ti accorgi che le promesse sono fragili. Basta un nulla, un istante, un cambiamento. Eppure, è proprio in quel cambiamento che troviamo la verità. Non...
Posted on August 31st, 2002 at 6:00 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Oggi, come ogni anno, il pensiero di Diana mi colpisce come un pugno. Non c'è giorno che passi senza che qualcuno non ricordi quel volto così familiare, la sua umanità. Un'ombra che rimane, eppure, mai dimenticata. È come se il tempo avesse fatto da scudo a una tristezza che non se ne va. È tutto ancora lì. Eppure, non ci siamo mai liberati davvero. Mi sembra impossibile dimenticare quella sera del 31 agosto 1997. Quel giorno in cui il mondo intero ha avuto un vuoto, un'inquietante mancanza. Diana non era solo una principessa. Era un simbolo, una donna che sapeva guardare oltre il suo status, oltre la vita dorata che il destino le aveva dato. Con uno sguardo penetrante, capace di vedere ciò che spesso nessuno vede, Diana ha lottato per chi non aveva voce. Per chi non poteva difendersi. E in qualche modo, quella sua fragilità è diventata una forza. Non era perfetta, lo sapevamo tutti. Ma chi può dire di esserlo davvero? Si è mostrata per quella che era: una madre, una donna, una persona che amava con tutto il cuore. Non c'è bisogno di idealizzare la sua figura, basta ricordare ciò che ha fatto. La sua lotta...
Posted on August 31st, 2001 at 1:18 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il mondo si è fermato, quel 31 agosto 1997. Il battito del cuore del pianeta ha subito un arresto, come se il tempo stesso non avesse potuto accettare che una figura tanto pura, tanto compresa, potesse svanire così. La principessa Diana, simbolo di eleganza e di una vulnerabilità che parlava a tutti, non c'era più. La sua morte ci ha colti impreparati, travolti da un dolore che non cercavamo, da una verità che faceva paura: anche le stelle più brillanti possono spegnersi troppo presto. Chi era Diana? Forse la risposta non è in un volto, ma in un ideale. Era la donna che aveva scelto di mostrare la sua fragilità, di uscire dalle ombre dorate del palazzo per abbracciare il mondo. Con il suo sorriso, con le sue parole, con ogni passo che faceva in pubblico, era diventata la voce di chi non poteva parlare, l'ancora di salvezza per chi viveva nel silenzio della sofferenza. La sua morte ha aperto un varco, un interrogativo che ci portiamo dentro da allora: quanto siamo disposti a sacrificare per restare fedeli a noi stessi? La principessa Diana non ha mai smesso di lottare per la sua verità, ma alla fine è stata sopraffatta...
Posted on April 22nd, 2001 at 7:30 PM | Tags: Poesia | 0 Comments
Una risata che spezza il silenzio, un atto di ribellione che scivola via nell'aria come un respiro di vita. Oggi, la vergogna si fa protagonista, ma è una vergogna che ride di se stessa # Il treno, la metropolitana, il caos. E io, una figura in bilico tra l’invisibile e l’assurdo. Un attimo di distrazione, e la porta si chiude davanti ai miei occhi. Per un istante tutto si ferma, un battito di cuore che sembra non passare mai. Il vetro freddo contro la mia pelle, lo sguardo confuso di chi mi osserva. Il pubblico silenzioso, chiuso nella sua indifferenza, che non sa cosa fare di fronte a questa scena di ordinaria follia. Non ci sono scuse, non c’è giustificazione. Un errore, sì, ma la risata arriva. E come un’urgenza, un impulso che non posso trattenere, scoppio. È un riso che mi scivola dentro, che mi fa sentire viva, che mi libera dalla mia impotenza. Una risata che li costringe a guardarmi, ad ascoltarmi. Perché la vergogna, quando la accettiamo, diventa forza. È nella debolezza che nasce la vera potenza. Lì, proprio lì, dove la nostra vulnerabilità si fa arma. Ho riso di me stessa, ho preso in giro il...
Posted on August 31st, 2000 at 12:52 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
È forse questo il destino di chi osa essere veramente diverso, veramente umano? Ogni immagine che custodiamo si spezza, come la memoria di chi se n’è andato. La morte di Lady Diana, quel 31 agosto 1997, è una ferita che non si rimargina mai # La sua figura, sempre in movimento, sempre un passo avanti, non si è mai fermata. La principessa Diana non è stata solo un volto dietro un sorriso perfetto. Era molto di più. Era un simbolo di speranza, di compassione, di una bellezza che non stava nei vestiti o nelle acconciature, ma in ogni gesto di cura, ogni parola che scivolava dolcemente in un mondo di superficialità e ipocrisia. Non è facile raccontare un dolore che non si placa. Non è facile scrivere di una morte che ha scosso il mondo intero. Forse perché io stessa, nel mio piccolo, l’ho vissuta come un’ingiustizia. Era il 31 agosto 1997, e Parigi piangeva. Lei, Diana, la principessa che sembrava invincibile, si stava sgretolando sotto gli occhi di tutti. La sua morte non è stata solo una tragedia personale, è stata l’ennesimo colpo a quella strana “normalità” che ci facciamo illusioni di controllare. Un incidente, dicono. Ma quanti incidenti...
Posted on February 15th, 2000 at 4:26 AM | Tags: Algoritmi | 6 Comments
I ragazzi. Li ho sempre visti come entità lontane, estranee, come se appartenessero a un altro mondo. Le loro risate insensate, le battute senza senso, sembrano sempre spogliarsi di ogni significato. Eppure, quando meno te lo aspetti, c'è quello che ti fa cambiare tutto. Un ragazzo che ti costringe a guardare oltre la superficie. Mi è sempre sembrato che i ragazzi della mia età non avessero nulla da dire, niente di interessante da offrire, eppure... Lui ha cambiato tutto. Seduto in fondo alla classe, con il volto assente ma al contempo penetrante, era come se ogni sua parola fosse un atto di resistenza a quel mondo superficiale che ci circonda. I ragazzi sembrano lottare con il bisogno di sembrare qualcosa che non sono. La maggior parte ha paura di mostrarsi per ciò che realmente è, di affrontare la propria vulnerabilità. Ma lui no. In quel suo silenzio c'era più forza di tutta la chiassosa folla di adolescenti che si nasconde dietro un sorriso facile. Quelli che parlano di tutto, ma in realtà non dicono nulla. Il modo in cui lui osserva il mondo è diverso. Ogni sua azione ha uno scopo, un'intenzione, e ogni parola ha peso. Non cerca approvazione,...