Anime Inquiete
Posted on September 6th, 1999 at 7:30 AM | Tags: Equazioni | 6 CommentsIl suono della pioggia dipinge silenzi che solo il cuore comprende. #
Le tende sottili si muovono appena, accarezzate da una brezza che sa di promesse non mantenute. Mi siedo alla scrivania, con la penna in mano e un quaderno davanti. Oggi mi sento come una formula incompleta, un’equazione che non trova soluzione. Le mie giornate scorrono come un fiume, ma io resto ferma sulla riva, osservando. Che senso ha tutto questo movimento, mi chiedo? Mi perdo nelle pieghe dei miei pensieri, tra numeri e simboli che sembrano avere più ordine di quanto ne abbia io.
La matematica è un mistero che mi affascina e mi spaventa. È perfetta, mentre io mi sento fragile e caotica. Eppure, ogni volta che traccio una linea o scrivo un numero, sento un’energia nuova, una specie di ordine che prova a prendere forma nella mia mente. Un’equazione non è solo un calcolo: è una promessa. Una speranza che ogni elemento troverà il suo posto, che il caos si trasformerà in equilibrio.
Fuori piove. La città sembra respirare lentamente, come se anche lei si stesse concedendo una pausa. Io, però, non riesco a fermarmi. Continuo a scrivere, a scarabocchiare numeri e formule che non portano a nulla, almeno non per ora. Ma questo non importa. C’è qualcosa di intimo e profondo in questo atto. È come se stessi parlando a me stessa, cercando risposte che forse non arriveranno mai. «Qual è la tua variabile?», mi chiedo, fissando il quaderno. Forse è questa la domanda che mi tormenta da sempre. Non cerco una soluzione universale, ma una personale, un punto fermo che mi dia stabilità. Eppure, so che il bello della vita è proprio in quella variabile sconosciuta, in ciò che non possiamo prevedere.
La vita è un’equazione con infiniti risultati possibili, e forse sta proprio qui la sua bellezza. Mi alzo e guardo fuori dalla finestra. Le gocce di pioggia si rincorrono sul vetro, creando percorsi imprevedibili. Mi ricordano le mie giornate: un intreccio di direzioni che sembrano non portare a nulla, ma che in realtà creano una trama unica, irripetibile. Mi chiedo se sia lo stesso per tutti. Se anche gli altri si sentano come me, in bilico tra ordine e caos, tra ciò che sanno e ciò che non possono sapere.
La stanza si riempie del ticchettio della pioggia, un ritmo che mi calma e mi ispira. Accendo una musica classica in sottofondo. Torno al mio quaderno. Non mi importa più trovare una soluzione, almeno non ora. Voglio solo continuare a scrivere, ad esplorare, a perdermi in questo mare di numeri e simboli. Perché in fondo, è proprio nell’incertezza che nascono le scoperte più grandi. Domani forse troverò una risposta, o forse no. Ma oggi, in questo momento, accetto l’incertezza. La abbraccio, perché so che è parte di me, parte di tutti noi. Non siamo fatti per sapere tutto, ma per cercare, per sognare, per immaginare cosa potrebbe essere.
E tu, lettore, hai mai pensato a quale sia la tua variabile?
Qual è quella parte di te che sfugge al controllo, che rende la tua vita un’equazione aperta?
Remember me,
Eclipse
Ciao sono Sofia non mi conosci. Stavo guardando diversi profili yahoo e mi ha mandata a questa pagina. Ogni parola che scrivi mi fa pensare a quanto sia bello prendersi del tempo per se’. La riflessione è fondamentale.
Ciao sce’, in un mondo frenetico come il nostro, la tranquillità di un momento solo per noi è un vero dono.
Ciao provengo dal blog di Axiel. La pioggia ha un modo unico di farci sentire connessi ai nostri pensieri. Spero di trovare anche io questa pace interiore
Anche io provengo dal blog di Axiel. Le immagini che descrivi sono così vivide! Riesco quasi a sentire il profumo della pioggia. È un bellissimo modo di riflettere
Ciao. Hai ragione, il silenzio può essere molto potente. È in quei momenti che scoprire chi siamo davvero. Le immagini della città che descrivi sono così evocative. Mi piacerebbe poterle vedere con i tuoi occhi.
Sono Andre di yahoo. I serpenti d’acciaio e i passi sui marciapiedi raccontano storie di vita. È bello sapere che anche tu le ascolti