Il labirinto mentale
Posted on April 25th, 2003 at 4:00 PM | Tags: Algoritmi | 0 CommentsEccomi di nuovo qui, a scrivere tra le pagine del mio mondo interiore. Un mondo che continua a sfuggirmi, che si trasforma a ogni respiro.
La vita, in questo 2003, sembra una battaglia senza fine. È come se stessi sempre in equilibrio, ma mai davvero stabile. Ogni passo che faccio sembra una sfida contro la gravità, ogni decisione è una faticosa conquista contro l’incertezza. La scuola, ad esempio, è come un labirinto senza via d’uscita. Ma è sempre così, vero? Il tempo scorre inesorabile e io continuo a cercare il mio posto in questo caos. La mia mente è un campo di battaglia, sempre alla ricerca di un senso che sembri mai del tutto chiaro. Ogni giorno è una lotta per non perdere il controllo, per non cadere nell’abisso che mi attende.
Ma la curiosità, quella forza che mi spinge a scrivere, a cercare sempre una risposta, è la mia unica alleata. E proprio mentre mi sentivo persa, quasi pronta a cedere, è come se qualcosa, un piccolo lampo, fosse scattato nella mia testa. Forse non sono completamente persa. Forse c’è una via d’uscita. Forse…
La scuola, come un labirinto senza uscita, è finalmente diventata una rete di connessioni, di indizi nascosti che ho imparato a riconoscere. Non è più un impegno in cui mi perdo, ma una sfida da superare. Eppure, anche nei momenti in cui tutto sembra chiaro, mi accorgo che non posso mai fermarmi. C’è sempre qualcosa di più profondo, qualcosa che sfugge alla mia comprensione.
Ogni passo che faccio mi porta un po’ più vicino alla verità. Ma è una verità incompleta, che svela solo una parte di me stessa. Ogni volta che penso di aver trovato una risposta, un nuovo interrogativo emerge. È come se il mio cammino fosse sempre sospeso sopra un precipizio. Ogni scelta sembra una possibile caduta, ma ogni volta che riesco a mantenere l’equilibrio, mi sento più forte.
Sono cambiata. Non è stato facile, ma sto imparando a dominare le curve più difficili di questo percorso tortuoso. Mi sento più sicura, più consapevole di ciò che sono. Ma c’è ancora una parte di me che resta nell’ombra, che cerca di capire se ciò che sto vivendo è davvero autentico, se il mio cammino è veramente il mio.
Forse non lo saprò mai. Forse dovrò imparare ad accettare l’incertezza. A camminare su quella corda tesa senza temere di cadere, con la consapevolezza che ogni passo è un miracolo in sé. Eppure, qualcosa in me vuole continuare a cercare, a interrogarsi, a non accontentarsi mai. Perché il momento in cui smetti di cercare è quello in cui ti fermi. E io non voglio fermarmi.
Mi trovo ancora nel mezzo, in bilico tra l’incertezza e la determinazione. In questo equilibrio instabile, cerco la forza per andare avanti, per non perdere il mio cammino. Ogni giorno mi insegna qualcosa di nuovo, ogni errore mi costruisce. Ma la domanda è sempre la stessa: chi sarò quando arriverò alla fine?
Remember me,
Eclipse