Tra onde e riflessi
Posted on July 4th, 2003 at 7:00 AM | Tags: Estetica | 0 CommentsNel riflesso del mare, ho visto me stessa. #
Il sole è appena sorto, ma la spiaggia è già invasa dai primi turisti. Non è mai troppo presto per respirare il mare, per sentire quella brezza che ti accarezza la pelle come una promessa. La sabbia è umida, gelida, sotto i miei piedi. Cammino a passo lento, assaporando ogni respiro di quella libertà che solo il mare può dare. Mi fermo. Il riflesso dell’acqua è come uno specchio, ma non ci vedo la mia immagine. Vedo qualcosa di più.
Mi guardo, eppure è come se fossi in un altro corpo. La donna che vedo nell’acqua non è quella che sono stata ieri, né quella che ero qualche mese fa. È qualcuno che non avevo mai visto prima. Eppure, è come se l’avessi sempre conosciuta. È lì, con gli occhi di chi ha imparato a non farsi illusioni, ma anche di chi, nonostante tutto, sa ancora come credere.
I miei pensieri corrono veloci, come le onde che si infrangono sulla battigia. Poi, qualcosa mi fa tornare alla realtà: la voce di M., il bagnino dai capelli biondi. Mi ha chiamata, ieri. Ha detto che gli manco. Ho riso, senza sapere cosa rispondere. Da un lato, una parte di me è lusingata, ma un’altra parte sa bene quanto sia facile per i ragazzi fare delle promesse che svaniscono come la schiuma del mare.
Questa estate è diversa. Mi sto prendendo il mio tempo, non sono più quella ragazza che corre dietro a illusioni. Eppure, ogni tanto, è difficile ignorare l’attrazione, il desiderio di essere vista. E M. sa come farmi sentire speciale, con le sue battute sciocche e il suo sorriso che sembra sempre pronto a sedurmi. Ma io, questa volta, voglio essere cauta.
Mi ricordo di un altro ragazzo, l’anno scorso, il ragazzo hispanico. Un nome che non ricordo nemmeno più. Non è più importante. Quello che conta è che non voglio più farmi bruciare. Non voglio rischiare di scottarmi di nuovo, come l’anno scorso. Il dolore della pelle arrostita è troppo intenso, e anche se il mare è sempre pronto a darmi il suo sollievo, c’è un lato di me che non può dimenticare.
M. non sa di questa parte di me, e forse è meglio così. Non è un gioco che posso permettermi di perdere. Lui è solo una parte di una vacanza che, a dirla tutta, mi sembra sempre più lontana da quello che cercavo. Forse dovrei solo stare qui, sotto il sole, a sentire il rumore delle onde e il vento che mi scompiglia i capelli. Forse è tutto ciò che ho bisogno di fare.
Mi volto e osservo il mare ancora una volta. Un’infinità di riflessi danzano sulla superficie. E in quella luce, vedo me stessa di nuovo. Più chiara, forse, ma mai del tutto definita. E mi chiedo: davvero voglio trovare tutte le risposte? O forse è proprio nel riflesso del mare che trovo la mia verità, una verità che cambia ogni volta che guardo?
Forse è questo il segreto della vita: non sapere mai esattamente chi siamo, ma essere pronti a scoprire, ogni giorno, una nuova versione di noi stessi.
Nel riflesso dell’acqua, in un angolo remoto del cuore, esiste una versione di noi che non sappiamo ancora vedere. Eppure, ogni giorno, possiamo scegliere di fermarci e guardare più a fondo. Ma che fare quando la riflessione ci spaventa? Siamo pronti a confrontarci con ciò che vediamo?
A presto,
Eclipse