Ritorno a me stessa
Posted on May 10th, 2006 at 2:07 PM | Tags: Memoria | 0 CommentsIl ritorno non è mai solo un passo fisico, è un viaggio dentro.
Ed io, oggi, sto tornando #
Non è un ritorno che si misura in metri percorsi, in giorni che scorrono via senza fare rumore. È qualcosa che ha a che fare con l’anima, con quella parte di me che avevo dimenticato tra la frenesia del quotidiano e l’illusione di un controllo che, a ben vedere, non ho mai avuto. È aprile, ma il mio cuore è già a maggio. Quando mi sveglio ogni mattina, la luce che entra dalla finestra non è più la stessa. Non è più quella fredda che mi accompagnava nei giorni grigi. Ora è calda, calda come la promessa di un nuovo inizio. Parigi è lontana, ma non l’ho mai lasciata davvero. Le sue strade, i suoi odori, i suoi suoni mi sono entrati dentro. Parigi mi ha cambiata. C’è una consapevolezza nuova che ho dentro di me, un qualcosa che mi rende più viva, più sveglia di prima. Eppure, sono qui, a tornare al mio mondo, ai luoghi che conoscevo e che ora sembrano diversi, illuminati da una luce diversa. La quotidianità non è più la stessa. È la mia vita a essere diversa.
Maggio non è solo un mese. È il mese del ritorno, ma anche della consapevolezza. La consapevolezza che tutto può cambiare, anche il più piccolo gesto, se lo si guarda con occhi nuovi. C’è una forza che cresce dentro di me ogni giorno, una forza che non avevo mai conosciuto prima. Non sono più quella che ero. C’è una luce che mi avvolge, una calda sensazione che mi accompagna mentre riprendo a camminare per le strade che conosco da sempre. Mi rendo conto che ho perso troppo tempo. Non ho più intenzione di giustificarmi. Non c’è più il tempo per le scuse. Il tempo per vivere è ora. La routine quotidiana non è più una condanna. È una scelta. Non ci sono più attese. Mi sono data la possibilità di vivere davvero, di respirare senza fretta.
Leggere è tornato a essere un bisogno. Non un passatempo. Ogni libro è una porta che si apre. Le parole dei nuovi autori mi entrano dentro come un vento fresco, mi spingono a viaggiare in mondi che non conoscevo, a scoprire lati di me stessa che ignoravo. E lo yoga. Lo yoga è un respiro che mi appartiene. Non lo faccio per moda. Lo faccio per me. Perché ho bisogno di sentire il mio corpo, la mia mente, in armonia. Ogni respiro, ogni movimento è una connessione profonda con il mio essere. E in quel silenzio, trovo la pace che mi è sempre mancata. Non è egoismo prendersi cura di sé. È amore. Amore per la vita, per ogni singolo respiro. Non si tratta di raggiungere la felicità, ma di vivere ogni giorno, ogni gesto con la consapevolezza che ogni attimo è prezioso. Le piccole cose diventano enormi quando si impara a vederle. La felicità non è un traguardo, è una strada che percorriamo ogni giorno, passo dopo passo. E in questo ritorno, ho trovato la forza di percorrerla con occhi nuovi.
Maggio mi ha dato un nuovo significato. Non perché sia cambiato qualcosa fuori di me, ma perché sono cambiata io. E ora, con gli occhi di chi sa vedere, mi accorgo che la bellezza è ovunque. Che la vita non è solo quella che pensiamo di conoscere, ma quella che impariamo a scoprire. E, mentre mi trovo qui, seduta a guardare fuori dalla finestra, mi chiedo: quanti altri ritorni sono necessari per scoprire davvero chi siamo? E se la risposta non fosse mai chiara, cosa cambieremmo di noi per trovare finalmente quella pace che sentiamo tanto distante?
• Remember me,
Eclipse •