Ogni immagine è un riflesso di ciò che siamo disposti a vedere. E se il vetro fosse sempre rotto?

Da qualche settimana mi sono immersa nel mondo della fotografia. Non è stato un passo casuale, ma un’esigenza, una ribellione silenziosa contro la monotonia dei giorni. Ho acquistato una vecchia Polaroid, una di quelle che trovi dimenticate nei mercatini, e l’ho trasformata nella mia alleata. Non sapevo cosa aspettarmi, ma la macchina fotografica non è solo un oggetto: è un portale. Cammino per le vie della città con uno scopo nuovo, come un’esploratrice urbana alla ricerca di tracce invisibili. Prima, tutto mi sembrava insignificante: un muro sporco, una finestra socchiusa, una pozzanghera riflettente. Ora, ogni dettaglio si anima, carico di significati che non avevo mai notato.

Oggi sono passata davanti a una bottega abbandonata. Il legno della porta era scheggiato, e dal vetro rotto entrava un fascio di luce polverosa. Mi sono fermata, come se il luogo mi stesse chiamando. Ho avvicinato la Polaroid e ho scattato. Il rumore del click ha risuonato nell’aria come una nota stonata, un piccolo ruggito contro il silenzio circostante. L’odore della città mi ha invaso: polvere mista a una pioggia recente, ferro arrugginito e, da lontano, il profumo dolce di un forno che sfornava il pane. Non era un odore gradevole, ma era vero, crudo. Mi sono chiesta quante storie si fossero intrecciate lì dentro, in quella bottega. Quante vite, quante mani avevano sfiorato quegli scaffali ora vuoti?

Nel pomeriggio, ho rivisto lo scatto. La foto era un gioco di ombre e luci, un intreccio di linee spezzate. Ma c’era di più: un senso di tempo sospeso, come se l’immagine contenesse i frammenti di un passato che non conoscevo. Mi sono chiesta cosa vedesse il mondo attraverso quella finestra un tempo. Ogni foto mi costringe a riflettere. Mi spinge a chiedermi quanto di ciò che mi circonda ho realmente osservato. Oggi, quella finestra, domani, un volto sconosciuto. Forse la fotografia non è solo una passione, ma un modo per ricordarmi di vivere.

E tu, quanto tempo dedichi a guardare davvero ciò che ti circonda?

• Remember me,
Eclipse •