Tra il lavoro e la vita
Posted on July 13th, 2007 at 8:21 PM | Tags: Rivelazioni | 0 CommentsIn ogni respiro, in ogni passo, siamo sempre divisi tra ciò che dobbiamo e ciò che desideriamo.
La vita è il nostro campo di battaglia, il lavoro la sua guerra #
La sfida di bilanciare lavoro e vita personale è qualcosa che ho imparato a conoscere troppo bene. La libertà, quella che ho sempre cercato di afferrare come un’ancora di salvezza, sembra sfuggirmi di mano ogni estate. Eppure è qui, sotto il cielo che diventa rovente, che tutto accade. Il caldo, come un mantello opprimente, mi avvolge. E mentre il negozio, in questo luglio torrido, esplode di voci e urgenze, io mi sento intrappolata in un circolo che sembra non avere fine. C’è una confusione frenetica in ogni gesto, ma io trovo il mio spazio di respiro, sempre di più, tra un minuto e l’altro, tra un cliente e l’altro.
Ma quando tutto sembra correre, io mi scopro a fermarmi, anche solo per un attimo. Un momento rubato dove il mio corpo si ferma, ma la mente non smette mai di correre. L’odore del legno lucidato, il profumo di una brezza che entra dalla porta… sono dettagli che mi si stampano nella pelle. Come un richiamo da un altro mondo. Non è solo il negozio che mi occupa, è questa lotta costante per tenere in equilibrio la mia anima, che sembra sempre più vicino a collassare sotto il peso del dovere. Quando finalmente posso scivolare via da tutto, a fine giornata, è come se mi sottraessi alla morsa di questa realtà. Ogni passeggiata serale è una liberazione. Le strade che si svuotano, la città che si addormenta piano piano… E’ lì che ritrovo me stessa. A ogni passo, lasciando indietro tutto quello che mi opprime. In quel silenzio quasi sacro, dove il vento accarezza la pelle, scivola anche la frustrazione. La vita inizia a farsi leggera, anche solo per un momento. E in quella solitudine mi rendo conto di quanto sia necessario. Ogni passo è una piccola, ma fondamentale, ribellione contro il mondo che ti spinge a correre, a non fermarti mai.
Ma perché, mi chiedo, siamo costantemente spinti a superare noi stessi? Per chi stiamo vivendo veramente? E quando ci siamo persi nella fatica, come possiamo ancora riconoscerci? Forse la vera libertà non è la fuga, ma la capacità di accettare e vivere il caos. Non ho mai avuto una risposta chiara, eppure questi frammenti di respiro mi danno la forza di andare avanti. Ogni piccolo gesto di evasione è una conquista, non un’illusione.
Ogni sera, se la mia ricerca di un equilibrio sia solo una fuga o una vera forma di resistenza. Ma quando finalmente metto piede in casa, con il cuore che batte più forte, con la consapevolezza di aver vissuto davvero anche solo per un’ora, mi risuona in testa una domanda. Quella che spero, forse, mi accompagni sempre: Come posso continuare a vivere senza essere inghiottita dalla necessità di essere sempre perfetta, sempre presente?
Eppure, la risposta non arriva mai. C’è solo il passo successivo, il respiro successivo. Eppure… Nel silenzio, ci ritroviamo.
• Remember me, Eclipse •