Nuove Frontiere
Posted on October 15th, 2008 at 10:23 PM | Tags: Poesia | 0 CommentsLa sera è calata da poco, le ombre si allungano nelle stanze e l’aria è intrisa di un silenzio che non è mai vuoto. È denso, palpabile, come se ogni angolo della casa custodisse un segreto. Non è la solita quiete, quella che avvolge il mondo mentre dorme. No, questa è una quiete che mi parla, che mi costringe a fermarmi, a pensare. In questa casa, oggi, c’è una tensione che non si può ignorare. È il cambiamento, il respiro di un tempo che non riesce più a essere fermato, e io sono qui, seduta in mezzo a tutto questo, come una testimone di me stessa. Sono seduta alla scrivania, una penna in mano, ma non scrivo. Non ancora. Faccio scivolare lentamente la punta della penna sulla superficie del foglio, un gesto che non ha fretta, ma che ha bisogno di essere compiuto. Non sono qui per scrivere storie, ma per catturare un istante, per mettere a fuoco un pensiero che mi è sfuggito di mano e che ora si fa strada tra i miei pensieri.
Il profumo del legno vecchio della scrivania mi invade le narici. È un odore caldo, che mi parla di giorni passati, di sogni scritti e cancellati, di vite che non sono mai state vissute fino in fondo. All’esterno, la città sembra indifferente al mio mondo interiore, ma io non riesco a distogliere lo sguardo da questa sensazione che mi tiene prigioniera, come un’ombra che si rifiuta di dissolversi. Eppure, il silenzio che mi avvolge non è solo assenza. È anche un rumore sottile, come il fruscio di un vento che attraversa il deserto, che porta con sé sabbia e polvere di memorie. Il mio respiro si fa più lento, come se l’aria stessa stesse diventando più densa, e sento che ogni cosa che mi circonda è pronta a esplodere. Il cambiamento che sto attraversando non ha a che fare con eventi esterni, ma con un viaggio dentro me stessa. Non è il nuovo anno a segnarmi, non è il calendario a dettare i tempi. È la consapevolezza di una crescita che non può essere fermata, un aggiornamento che non riguarda solo l’aspetto della vita, ma l’anima stessa, che si rinnova per sua volontà.
C’è un’energia potente che cresce dentro di me, eppure è come se tutto intorno a me si fosse fermato. Ogni respiro è più lungo, ogni battito del cuore è più forte. Non c’è spazio per l’apatia, non c’è posto per la routine che ci tiene legati al passato. Ogni passo che faccio è una dichiarazione di guerra contro la monotonia. Non voglio più essere spettatrice. Voglio essere protagonista. Voglio essere io la forza che spinge il vento del cambiamento. La luce della lampada illumina il foglio davanti a me, ma non sono le parole che cerco a rendere giustizia a questo momento. Sono i pensieri che si sovrappongono l’uno sull’altro, cercando di trovare un ordine in mezzo a questa tempesta interiore. A volte, il silenzio ha il potere di aprire spazi che non sapevamo nemmeno esistessero. E così, in questo momento di solitudine, mi trovo a domandarmi: cosa succede quando la tua vita non è più definita dai giorni, ma dall’eco di ciò che sei destinata a diventare?
Forse non c’è risposta. E forse non c’è bisogno di trovarla. La domanda stessa è ciò che conta. È la riflessione che stimola il cambiamento. La consapevolezza di non essere mai davvero fermi, di non essere mai davvero arrivati. E mentre guardo fuori dalla finestra, la città si distende sotto il cielo scuro. Le luci lontane sembrano tremare, quasi timide, come se avessero paura di spezzare il silenzio che mi accompagna. Ma io non ho paura. No, non più. Perché il cambiamento è qui, dentro di me, e non posso più ignorarlo. E mi chiedo, in un sussurro che quasi mi spaventa: qual è il prezzo da pagare per vivere veramente, senza maschere e senza compromessi?
Ogni passo, ogni battito, ogni pensiero è un atto di ribellione. Eppure, in questo viaggio, so che non sarò mai sola. Il cambiamento è il vento che mi guida, anche se non so ancora dove mi porterà. Ma sono pronta. Pronta a vivere, a respirare, a scoprire. E a non voltarmi mai indietro.