I nervi
Posted on February 17th, 2009 at 2:15 PM | Tags: | 0 CommentsC’era una volta una sfida alle convenzioni #
Mi chiedo, ogni giorno, dove si nascondano i nervi. Li sento, li vedo, ma non riesco mai a prenderli tra le mani. Sono come spilli invisibili, aculei sottili che trapassano la mia pelle. La gente pensa che i nervi siano una cosa astratta, quasi un concetto filosofico. Ma non è così. I nervi sono carne, sono sangue. Sono vivi, pulsano, si infiammano e bruciano. Stress, ansia, stanchezza. I nervi sono il fulcro di tutto ciò che ci rende umani, la nostra vulnerabilità esposta al mondo. Sono la tensione in ogni parola non detta, il tremore in ogni silenzio pesante. Loro, i nervi, non sono solo reazione; sono una dichiarazione di guerra, una continua resistenza al caos che ci circonda.
Vivere con i nervi a fior di pelle è come stare costantemente sul filo del rasoio. Ogni giorno è un’operazione chirurgica per mantenere l’equilibrio, e ogni sera è un momento di riflessione, una conta dei danni. Ho passato anni a scavare dentro me stessa, ad esplorare le mie paure più recondite. C’è una crudezza in questo processo, una brutalità che non risparmia nulla. È nel momento di maggiore tensione che i nervi rivelano la loro vera natura. Non sono solo fibre nervose, non sono solo segnali elettrici. I nervi sono il termometro delle nostre emozioni, il termometro della nostra esistenza. Quando la vita ci afferra per la gola e ci costringe a guardare in faccia la nostra stessa vulnerabilità, è allora che capiamo cosa significa essere davvero vivi.
Viviamo in un’epoca in cui ci viene detto di “mantenere la calma”, di “non lasciare che i nervi ci abbattano”. Ma chi di noi può davvero farlo? Chi di noi può evitare di essere travolto dalle onde tempestose dell’ansia e del dolore? La verità è che i nervi non si possono spegnere, non si possono ignorare. Sono una parte integrante di chi siamo, una dichiarazione della nostra umanità.
Background musicale: “Bad Reputation” – Joan Jett
C’era una volta un inno alla ribellione e all’autenticità, un grido che sfidava le aspettative e abbracciava la propria identità senza paura.