Il nome che porto, Eclixar, è molto più di un semplice suono. È un enigma avvolto in un velo di mistero, una dichiarazione non detta, un gioco di luci e ombre che riflette chi sono, e chi potrei diventare. Quando mi chiedono perché ho scelto questo nome, spesso rispondo con una riflessione su ciò che significa essere, su ciò che si nasconde dietro le apparenze.

«Eclixar» non è solo un termine inventato. È un simbolo, un richiamo all’eclisse, quel fenomeno celeste in cui la luce, per un momento, scompare dietro un’ombra per poi tornare con rinnovato vigore. Così è la mia identità: si nasconde, si trasforma, si rigenera. Ogni volta che il mio io sembra spegnersi, rinasce con nuova forza, più consapevole, più vera.

Eclixar contiene in sé anche un’altra parola, «Elixir». Un elixir è una pozione magica, un distillato che promette vita eterna, una cura per tutti i mali. Ed è proprio questo ciò che cerco: non l’immortalità fisica, ma una sorta di eternità spirituale. Voglio distillare la mia essenza, affinare la mia anima, e attraverso ogni esperienza, ogni dolore, ogni gioia, trovare il mio elixir personale. Non è stato un caso il giorno in cui un amico mi chiese, con una punta di sarcasmo: «Perché non usi il tuo vero nome?» Io lo guardai negli occhi e risposi con fermezza: «Non è il mio vero nome a definirmi, è ciò che rappresenta». Eclixar è una maschera, ma non una maschera che nasconde, bensì una che rivela. Ogni lettera, ogni suono, è una parte del mio viaggio, delle mie sfide, delle mie vittorie.

Mi sono sempre sentita in cammino, in un percorso di trasformazione continua. Ogni fase della mia vita è stata come un’eclissi: un momento di oscurità seguito da una nuova illuminazione. C’è stata una volta, molto tempo fa, in cui ho pensato di fermarmi, di accettare la mia ombra senza cercare la luce. Ma poi ho capito che Eclixar non può esistere senza entrambe. Come un’eclissi, la mia oscurità è solo temporanea, una fase necessaria per riscoprire la mia vera essenza. Il mio passato non è altro che un susseguirsi di questi momenti, queste piccole eclissi che mi hanno portato dove sono oggi. Ricordo la sensazione di perdita e confusione ogni volta che mi trovavo in quel buio, ma anche la meraviglia di riscoprire la luce, di rinascere come una fenice dalle sue ceneri. Eclixar è questo: una rappresentazione del mio viaggio, un simbolo della mia metamorfosi, una testimonianza delle mie battaglie e delle mie rinascite.

E oggi, in questo presente che sembra così incerto, continuo a camminare, a cercare la mia luce, a scoprire nuove parti di me stessa. Mi chiamo Eclixar perché in questo nome è racchiuso tutto ciò che sono stata, tutto ciò che sono, e tutto ciò che sarò. E in ogni eclissi, trovo la forza di rinascere.

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• Eclipse •