Sotto il cielo di settembre, l’oscurità bussa alla porta dei sogni, chiedendo una luce che non sappiamo accendere #

Oggi, come se fosse ieri, mi ritrovo a riflettere su quanto sia difficile illuminare un mondo che sembra non avere più voglia di brillare. Ricordo le parole di mio nonno, un uomo che nella in vita sua ha lavorato tanto e che, ha visto il mondo cambiare in modi che non avrebbe mai immaginato. Mi parla di una luce che deve essere cercata dentro di noi, ma mi chiedo, è davvero così semplice? Le strade sono piene di volti che non conosco, di sguardi che evitano il contatto, come se tutti stessero cercando di proteggere qualcosa di prezioso dentro di loro, ma non sanno neanche cosa sia. Le città si svuotano, non nei luoghi, ma nelle persone. Sembrano spettri di un’era passata, eppure io sono qui, in questo presente che fatica a trovare un senso.

Seduta al mio tavolo, con il silenzio che riempie gli spazi vuoti, mi chiedo se siamo davvero capaci di vedere la bellezza in mezzo alla devastazione. Cinque o piu’ anni fa, avevo la convinzione che ogni crisi fosse solo una fase, un passaggio necessario verso qualcosa di migliore. Oggi, quella convinzione sembra evaporata, lasciandomi con il peso di una realtà che sembra sempre più sfuggente. La luce che cerco è quella della speranza, ma sorge spontanea una domanda: cosa succede quando la speranza sembra estinguersi? Mi guardo dentro, e lì vedo frammenti di me stessa che non riesco a ricomporre. La mente vaga, alla ricerca di risposte che sembrano non arrivare mai. La paura del buio è reale, ma il buio stesso è diventato un compagno costante.

Tuttavia, nel bel mezzo di questo desolante panorama, trovo conforto nella riflessione. Le crisi portano con sé una possibilità, una chance di ricominciare, di riscoprire l’essenza di ciò che siamo veramente. Mi accorgo che, mentre il mondo cambia e si trasforma, la vera luce non è quella che illumina il cammino, ma quella che nasce dentro di noi, nonostante tutto. Settembre è il mese in cui tutto sembra ripartire, ma in questo momento, la mia ripresa passa attraverso la consapevolezza che la luce è un atto di volontà, una scelta di vedere oltre le ombre, una decisione di cercare il bene anche quando tutto sembra perduto.

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