Contemplazione Infinita

Contemplazione Infinita

Posted on August 27th, 2015 at 11:51 AM | Tags: | 0 Comments

Caro Dio,

Sto leggendo molto libri di scienza, sto seguendo Hawking, sto cercando di capire Einstein… E Loro… Tutti quanti, questi cervelli così grandi, non credono in te… Ed io mi continuo a domandare…

Sono mesi che mi interrogo sull’idea di Dio, mentre la scienza si espande e le verità conosciute diventano sempre più sfumate. È come se il divino fosse diventato un mistero inaccessibile, avvolto dalle rigide leggi dell’universo. La mente di Hawking, con la sua brillantezza senza pari, naviga in un cosmo di equazioni e teorie, mentre io, dall’altra parte, cerco una risposta semplice a una domanda antica. La scienza e la fede sembrano ballare una danza delicata e spesso in conflitto. Questi grandi pensatori non credono, eppure le loro scoperte rivelano una meraviglia che sembra quasi sacra. È questa contraddizione che mi turba. La ricerca della verità sembra una via senza fine, dove ogni risposta genera nuove domande. Mi domando se ciò che cercano non sia proprio quello che io cerco: un senso, una guida, una spiegazione che possa dare significato alla nostra esistenza.

Ogni giorno mi sveglio con la speranza di trovare una verità che non possa essere ridotta a mere formule matematiche o teorie scientifiche. Il mio cuore è attratto da una spiritualità che non posso completamente afferrare, e mentre leggo i testi di scienziati che decostruiscono il creato, sento una parte di me che rifiuta di accettare una realtà senza Dio. A volte, mentre cammino per le strade affollate, osservando il caos del mondo e il turbinio incessante della vita, penso che la bellezza e la complessità della creazione debbano avere una spiegazione che vada oltre la semplice fisica. Mi sento incompleta, come se ci fosse una parte mancante del puzzle esistenziale. C’è un vuoto che non può essere colmato solo con la razionalità.

La scienza può spiegare il « come », ma non sempre il « perché ». Forse, in questa contraddizione, c’è una forma di bellezza intrinseca, una danza eterna tra conoscenza e fede. Forse è proprio questa ricerca incessante a darci un significato più profondo. Mi ritrovo spesso a riflettere su quanto sia insignificante la nostra comprensione rispetto all’infinito. Le scoperte scientifiche non diminuiscono il mio desiderio di credere in qualcosa di più grande. Il divino, se esiste, è forse ciò che rende la nostra ricerca degna di essere intrapresa. In questo crocevia tra scienza e spiritualità, cerco di trovare un equilibrio che possa armonizzare la mia sete di sapere con la mia necessità di credere.

Concludendo, non posso che accettare che, in questa vita, forse la verità completa non sarà mai raggiunta. Ma questa accettazione non deve essere vista come una resa, ma come un’apertura a una verità più profonda e misteriosa. Il cammino stesso, con tutte le sue incertezze, è ciò che conferisce valore alla nostra esistenza.

• remember me •
• Eclipse •

Leave a Reply