Promesse da marinai
Posted on June 15th, 2017 at 3:37 PM | Tags: | 0 CommentsMentre il sole cala sull’orizzonte, rifletto su quanto sia cruciale per ognuno di noi mantenere la nostra parola. Le promesse, seppur apparentemente fragili, sono il tessuto connettivo delle nostre vite, e dobbiamo trattarle con la serietà che meritano. In questo mare di ambiguità, non è mai troppo tardi per fare chiarezza e costruire un cammino basato su impegni autentici e duraturi.
Oggi, mentre sono seduta in un bar lungo il canale di Amsterdam, il pensiero delle «promesse da marinaio» torna a tormentarmi. Mio padre me lo ripeteva sempre quando ero piccola: «Non fare MAI promesse da marinaio». Ma cosa significa davvero questa frase? Perché i marinai, quei vagabondi del mare, sono i depositari di una tale reputazione?
Quando ero bambina, credevo che i marinai avessero il dono della parola che si dissolveva nel mare, come se il loro giuramento fosse una traccia fugace, un vapore che svanisce all’orizzonte. Oggi, le loro promesse mi sembrano più vicine a un simbolo di incertezza, una riflessione di come spesso le parole non corrispondano ai fatti. Le onde, in fondo, non fanno che riflettere la nostra ambiguità. Ho imparato a mie spese che una promessa non è solo un impegno verbale, ma un atto che richiede responsabilità. La mia infanzia è stata segnata da queste parole, da quel richiamo alla serietà che mi ha accompagnato lungo tutta la vita. Non erano solo raccomandazioni paterne, ma una lezione profonda su quanto le nostre parole possano pesare. La stessa ambiguità che ho trovato nei volti dei marinai che incrociavo: occhi che scrutavano l’orizzonte, portatori di speranze e di sogni incerti.
Oggi, rifletto su come spesso tendiamo a promettere senza una vera convinzione, a scivolare nella superficialità dei nostri impegni. In questa città di mare, mi chiedo se anche noi, nella nostra vita quotidiana, non siamo un po’ come quei marinai, sempre pronti a lanciare promesse che il vento può facilmente portare via. Mi confronto con la mia storia, con i miei fallimenti e le mie delusioni, e mi accorgo di quanto siano fragili le promesse fatte senza un reale impegno. È facile promettere tutto e il contrario di tutto quando si è in balia dell’incertezza. Ma questa è la vita: un mare tempestoso, dove le promesse possono naufragare e i sogni possono svanire nel nulla.
Nelle mie giornate amsterdammesi, il molo è diventato il luogo dove rifletto su ciò che significa veramente fare una promessa. Non è solo questione di parole, ma di azioni concrete, di impegni presi con il cuore e la mente. Ogni volta che torno qui, mi ricordo che il valore di una promessa non risiede solo nella sua emissione, ma nella capacità di mantenerla, di trasformarla in realtà. Quando mio padre diceva «non fare promesse da marinaio», mi stava insegnando ad essere onesta con me stessa e con gli altri, a non nascondere la mia verità dietro parole vuote. È una lezione che mi accompagna, che mi ricorda che ogni promessa è un legame invisibile, una responsabilità che non può essere spezzata senza conseguenze.
• Eclipse •