Progetti Futuri

Progetti Futuri

Posted on December 30th, 2017 at 11:20 PM | Tags: | 0 Comments

Dal 2011 vivo ad Amsterdam. Ero partita con un sogno e poche certezze, in cerca di qualcosa che non riuscivo a definire. Ora mi trovo qui, a questo 31 dicemnbre 2017, e mi chiedo cosa porterà domani, questo nuovo anno. I bilanci li ho sempre fatti, ma quest’anno non riesco a ignorare una sensazione che mi assale: il cambiamento. Non è una scelta, è una necessità.

La verità è che non sono la stessa persona che è arrivata qui sei anni fa. Sono cambiata. E come cambia un corpo che invecchia, così anche la mente si adatta, si evolve. Ho imparato che nulla resta immutabile. Ecco perché i miei obiettivi per quest’anno non sono solo liste di desideri da spuntare. Sono tappe, riflessioni su ciò che voglio essere, non solo su ciò che voglio fare.

Mi fermo spesso a guardare la città, i suoi canali. C’è una calma apparente, ma sotto scorre qualcosa di più profondo. È la stessa calma che cerco di raggiungere dentro di me. Non ci sono soluzioni pronte, non ci sono verità che qualcuno possa offrirmi. Solo io posso trovare le risposte. Ma come ogni ricerca, richiede tempo, richiede lotta. È in questa lotta che trovo il senso.

I miei progetti per il 2017 non sono grandiosi, almeno non all’apparenza. Non voglio più promettermi viaggi esotici o successi clamorosi. Voglio piuttosto ricostruire, pezzo per pezzo, il rapporto con me stessa. È lì che tutto inizia. Voglio imparare ad ascoltarmi meglio, a capire quando sto scappando da qualcosa. La fuga è sempre stata la mia tentazione, lo ammetto. Ma quest’anno voglio fermarmi.

Ci sono ancora fratture da sanare, vecchie ferite che riemergono nei momenti più impensabili. Ma è proprio lì, tra le crepe, che nasce la mia forza. Non devo più fingere di essere invulnerabile, non devo più nascondere le mie debolezze. Questo nuovo anno sarà l’anno della mia accettazione.

La resilienza non è solo una qualità, è una scelta continua. È ciò che ti permette di rialzarti, anche quando tutto intorno sembra crollare. E così, mentre il mondo fuori grida e si contorce, io cerco un centro. Un punto fermo a cui aggrapparmi. Non sarà facile. Nulla lo è mai. Ma è necessario. E alla fine, non è forse questo ciò che conta davvero? La capacità di andare avanti, nonostante tutto?

C’è un sogno, però, che non riesco ancora a lasciar andare: il desiderio di scrivere un libro. Forse non quest’anno, forse neanche il prossimo, ma so che un giorno ci arriverò. Sarà un libro sulla vita, sulla lotta, sulle storie che incontriamo lungo il nostro cammino. Un libro che parli della mia storia, perché ogni esperienza vale la pena di essere raccontata. A volte mi sembra di non essere mai del tutto a casa, come se ci fosse sempre un altrove a cui appartenere. Forse il 2017 sarà l’anno in cui, finalmente, smetterò di cercare fuori ciò che posso trovare solo dentro di me.

L’anno è appena iniziato, ma il futuro già mi chiama. Ho imparato a non pianificare troppo, ma a lasciarmi trasportare. Se c’è una lezione che questi sei anni ad Amsterdam mi hanno insegnato, è che la vita si svela quando smetti di volerla controllare. Ed è proprio in questo abbandono che si trova la libertà.

• remember me •
• Eclipse •

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