Un Gioco Senza Fine
Posted on February 22nd, 2009 at 2:23 PM | Tags: Rivelazioni | 30 CommentsC’è un momento, ogni giorno,
in cui ci accorgiamo che il mondo non ci ha mai chiesto il permesso di entrarci dentro #
Ogni cosa che faccio è intrisa di una rabbia sottile, come se le mie mani fossero costrette a toccare un mondo che non mi appartiene più. Il cucchiaio che sollevo dalla tazza è solo un pezzo di metallo che fa il suo lavoro, ma il mio pensiero è altrove, nella polvere che s’insinua nei meandri delle crepe. La cucina, la mia cucina, è il mio rifugio e la mia prigione. Il profumo del rosmarino che appoggio sulle patate non mi riscalda, non mi consola. È un odore che potrebbe essere più deciso, più pungente, se solo il mondo intorno a me fosse più vivo, più consapevole. Invece c’è solo un silenzio vuoto, che diventa sempre più assordante.
Sono sempre stata un passo dietro a me stessa, una spirale di frasi che non sono mai le mie, ma che mi sono state imposte. Da piccola mi dicevano che dovevo essere perfetta. Non so quante volte ho ascoltato quella parola, «perfetta», risuonare come un mantra, una condanna. «Devi essere migliore, devi sapere di più, devi rispondere subito, non devi mai fallire». Ma non mi hanno mai detto come fare. Mi hanno messo al centro di una corsa a perdifiato, una competizione che non ho mai scelto, ma alla quale sono stata costretta a partecipare. Ogni volta che guardavo un adulto, vedevo il suo giudizio, l’attesa di un fallimento che non si vedeva mai, ma che dovevo sempre temere.
Ora, guardando l’orizzonte di Milano, vedo solo una distesa di volti senza volto, di persone che continuano a giocare al solito gioco. Giocano a chi è il più forte, a chi è il più saggio, ma il premio non è mai la verità. È la conferma di un sistema che ci sta sopra, un sistema che ci imprigiona. La politica, la religione, la cultura: sono solo strumenti che ci fanno sentire impotenti, colpevoli, ma mai veri protagonisti. Perché è più facile dare la colpa agli altri che guardarsi dentro.
E in tutto questo, la domanda che mi tormenta è sempre la stessa: dove sono i veri colpevoli? Non sono quelli che parlano, che si ergono come fari di verità, quelli che ci dicono come dobbiamo vivere e pensare. No, loro sono solo il riflesso. I veri colpevoli sono quelli che tirano le fila da dietro il sipario, quelli che non hanno nome, che si nascondono nel buio, mentre noi continuiamo a lottare tra di noi. Perché non ci rendiamo conto che il gioco è truccato, che la colpa non è nostra, ma ci viene appiccicata addosso da chi non vuole che vediamo oltre?
Mentre mastico un boccone di pane, il suono della mia bocca che si chiude e si riapre è l’unico segno di vita che c’è intorno a me. L’aria fredda di febbraio entra dalla finestra e mi fa stringere le spalle. Eppure, dentro di me, c’è solo una domanda che non vuole andare via. Perché siamo costretti a restare nel nostro angolo, a subire il peso di qualcosa che non abbiamo scelto?
Non so se troverò mai una risposta. So solo che ogni giorno questo gioco mi sembra più stretto, più insopportabile. E la verità? La verità è che non ho mai smesso di cercarla, ma ogni volta che penso di essere vicina, scivola via come sabbia tra le dita. La domanda rimane sospesa, nell’aria: «Chi ci sta davvero governando?»
I volti intorno a me non sono mai quelli giusti, sono solo i riflessi di una realtà che non voglio vedere. Forse non c’è un’unica risposta, forse è proprio il gioco che ci tiene imprigionati, sempre pronti a girare in tondo.
La verità, forse, è che non voglio smettere di cercarla. E tu, sei pronto a cercarla con me, anche quando il gioco è così pericoloso?
Siamo veramente intrappolati in un gioco che non abbiamo scelto! Mi colpisce la tua descrizione del mondo come una prigione, ma la verità non è mai facile da trovare. Credo che la ricerca sia l’unica cosa che ci resta. La tua riflessione è pesante, ma ci apre gli occhi su quanto siamo impotenti. Bravo.
Grazie, Marco. La ricerca non è mai semplice, ma è l’unica strada che ci resta davvero.
A volte ci sentiamo imprigionati,
ma possiamo sempre scegliere di cercare oltre le apparenze.
Grazie per essere passato =)
Un gioco senza fine”, è proprio così. Siamo intrappolati nei meccanismi di una società che ci spinge a correre senza una meta. Non so se sia davvero colpa di qualcuno… forse la responsabilità è di tutti noi. La verità… chissà se riusciremo mai a conoscerla.
Chissà, Sole, forse è proprio il nostro stesso gioco che non ci permette di vedere la verità.
Se tutti smettessimo di correre, forse qualcosa cambierebbe.
Ragazzi… ma che state dicendo? Non vi basta guardare la TV per capire come vanno le cose? Tutto è chiaro, basta solo informarsi!
Vento, capisco il tuo punto di vista, ma la verità non è mai quella che ci viene servita.
È molto più profonda, nascosta dietro a ciò che vediamo.
Grazie per essere passato =)
Mi sembra che ci stai dicendo che non possiamo fidarci di nessuno… mi fa paura questa visione. Non è che stiamo tutti solo cercando di sopravvivere in un mondo che non sempre è così cattivo?
Saretta, capisco la paura, ma è proprio quella paura che ci fa accettare le cose senza chiederci perché. Non possiamo fermarci a “sopravvivere”, dobbiamo lottare per qualcosa di più.
Non mi piace leggere cose così negative. Il mondo è brutto, è vero, ma anche in mezzo a tutto questo, ogni tanto succedono delle cose belle. Non siamo solo ingranaggi!
Luca, la bellezza c’è, ma è difficile trovarla se non guardiamo veramente. La nostra lotta non è per distruggere, ma per comprendere e forse cambiare qualcosa. Grazie per essere passato =)
Hai mai pensato che forse il problema è la tua visione del mondo? Se tutti vedessimo la vita come te, sarebbe davvero un inferno.
Macchia, la mia visione non è il problema, è la realtà che ci sta intorno. Forse se guardassimo la vita con occhi diversi, troveremmo più di quello che pensiamo. Grazie per essere passata =)
Sì, ma forse il vero gioco è proprio quello che non vediamo, quello che sta dietro le quinte…
Hai ragione, Pinky, il gioco è proprio questo: mentre noi lottiamo per capire, qualcun altro tesse la tela senza che ce ne accorgiamo.
C’è qualcosa di molto vero in ciò che dici, anche se forse è un po’ troppo pesante da accettare. Forse dovremmo solo imparare a vivere meglio, senza complicarci troppo la vita.
Umbe, la vita è già complicata di per sé.
Non possiamo vivere nell’illusione che tutto vada bene.
Il cambiamento comincia nel momento in cui decidiamo di guardare oltre.
Che tristezza! Perché non cercare di vivere con più speranza, invece di concentrarsi sulle cose brutte?
User567, la speranza non è cieca.
Dobbiamo vedere la verità per cambiare davvero le cose.
Solo così possiamo costruire una speranza che sia reale, non una fuga.
Grazie per essere passato =)
Ho avuto una sensazione simile a quella che descrivi, ma mi chiedo: come possiamo cambiare tutto? Siamo solo piccole pedine in un gioco che è più grande di noi.
Anna, le pedine possono diventare giocatori.
Se smettiamo di rimanere immobili, possiamo iniziare a muoverci.
Cambiare è possibile, ma dobbiamo volerlo con forza.
Credo che tu abbia davvero ragione, ma cosa possiamo fare concretamente per cambiare le cose? È facile parlare, ma la realtà è un’altra.
Marco, la domanda è proprio quella.
La risposta non è facile, ma ogni piccolo gesto,
ogni riflessione che mettiamo in atto può fare la differenza.
È questione di scelte.
Grazie per essere passato =)
Che poesia, ma non so… a volte è meglio pensare di più a vivere nel presente e meno a chi ci governa.
Lolly, il presente è importante, ma è solo una parte del quadro.
Senza comprendere chi ci governa, non possiamo essere davvero liberi nel presente.
Grazie per essere passato =)
Non è che magari stai solo cercando di giustificare il tuo malessere? La vita è quello che fai, se non ti piace cambiala.
Una bionda per nemico, non è questione di giustificare il malessere,
è di cercare di comprenderlo per poterlo affrontare.
Cambiare è difficile, ma è l’unica via.
Grazie per essere passata/o. =)
Anche io mi sento come te. Mi sembra di essere intrappolato in una realtà che non ho scelto, ma è difficile fare qualcosa contro tutto questo.
Ciao Luccico, non siamo soli in questa lotta.
Il primo passo è riconoscere che il gioco è truccato.
Da lì possiamo cominciare a cambiarlo, insieme.
Grazie per essere passato =)
Non credo che il mondo sia così terribile, penso che dobbiamo solo cercare di essere più positivi. Non possiamo cambiare tutto, ma possiamo fare la nostra parte.
Flavia, la positività è importante,
ma è anche essenziale vedere la realtà per quello che è.
Solo così possiamo fare davvero la nostra parte.