Posted on October 28th, 2008 at 11:32 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
Il mondo online ci fa credere che possiamo toccare, vedere, vivere, ma cosa accade quando la finzione diventa più reale della realtà? # C'è qualcosa di strano in questa notte, qualcosa che mi stringe il cuore. Il mondo si fa silenzioso, ma la mia mente continua a ronzare. Mi ritrovo a pensare, ancora una volta, a quanto il mondo virtuale, quello che ci facciamo vedere ogni giorno, stia diventando la nostra realtà. È forse troppo facile dimenticare la concretezza della vita quando ogni cosa può essere filtrata, modificata, resa più comoda dietro una schermata. Ma è davvero quello che vogliamo? O è solo un rifugio per non affrontare la dura verità di un mondo che ci sfugge ogni giorno di più? Mi guardo intorno. La stanza è buia, la luce fioca del mio computer è l'unica che illumina il mio volto. Ogni gesto che faccio sembra seguire un copione prestabilito, ogni parola che scrivo sembra svanire nel nulla. Il mio corpo, seduto sulla sedia, è distante anni luce da ciò che accade su questo schermo. La tastiera scrive per me, le parole si allineano, ma dentro sento un vuoto che non può essere colmato dalla connessione che credo di avere...
Posted on December 3rd, 2007 at 6:30 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
È un'altra forma di tempo che ci rende vulnerabili # Nel cuore di questo dicembre che stenta a farsi sentire, in un angolo di mondo che è la mia realtà quotidiana, il Natale è una sfida. Non c'è nulla di ordinario in questo mese, nulla che possa essere ridotto alla semplice routine dei giorni. Qui, ogni gesto ha una forza centrifuga che mi tira fuori dal solito tran tran. Mi trovo nel negozio, che non è solo un negozio, ma un universo a parte, un rifugio dove ogni angolo e ogni luce raccontano una storia che non ha mai fine. Le vetrine sono un sogno a occhi aperti. Le luci si accendono come se fossero stelle, ma non sono stelle. Sono le fragranze stesse dell'inverno che si intrufolano in ogni angolo della stanza. Non è solo l'odore del pino che mi avvolge, ma qualcosa di più. È l'aroma caldo delle candele alla vaniglia e delle spezie che, mescolandosi, tingono l'aria di una sensazione di accoglienza imprevista. È il contrasto tra il freddo che si fa largo fuori e il calore che respiro dentro, un calore che non è solo fisico ma che penetra nelle ossa, negli spiriti, nei ricordi. Ogni...
Posted on October 10th, 2007 at 6:00 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
Ogni evento è una lotta tra il sogno e la realtà # In questo mese che sembra non finire mai, mi trovo a scrivere queste righe con un misto di stanchezza e euforia, quella che solo un evento promozionale riuscito può dare. L’incarico era chiaro: dare vita a un evento che non solo attirasse l’attenzione, ma che riuscisse a raccontare una storia, una narrazione che parlasse al cuore dei clienti e mostrasse loro qualcosa di unico, qualcosa che solo il nostro negozio poteva offrire. Ogni dettaglio è stato una sfida, ogni scelta una battaglia tra l’ordinario e l’eccezionale. Ho passato giornate intere ad immaginare come ogni angolo dello spazio dovesse brillare, a scegliere ogni elemento come se fosse una nota di una sinfonia, ogni decisione, ogni scelta, un passo verso la perfezione. Ho vissuto l’agonia della pianificazione e la gioia dell’attuazione con una tensione che solo chi ama davvero il proprio lavoro può comprendere. Gli allestimenti? Una tela bianca su cui ho cercato di imprimere la mia visione. Gli arredi dovevano non solo accogliere, ma abbracciare ogni cliente come un vecchio amico che accoglie il visitatore in una casa accogliente. Ogni decorazione, ogni luce, era un messaggero della nostra intenzione,...
Posted on July 4th, 2007 at 4:03 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
Sono entrata in questo mondo per caso, quasi per sfida. Lavorare in un solarium non era un sogno, ma un esperimento. Volevo vedere come sarebbe stato stare al confine tra tecnologia e vanità, tra la cura di sé e l’illusione. Qui, nel cuore di Milano, la luce non dorme mai. Le vetrine riflettono bagliori incessanti, e io sono immersa in un flusso continuo di corpi e volti. Ogni cliente porta con sé una storia: una donna cerca di nascondere il tempo che corre, un ragazzo vuole solo una pelle dorata per il weekend. Io ascolto, consiglio, osservo. Le lampade a LED sono le protagoniste del nostro tempo. La loro luce fredda e precisa promette di riscrivere la trama della pelle: collagene ed elastina, due parole che ripeto come un mantra, sembrano segreti di giovinezza distillati. Eppure, quando accendo una di queste macchine, mi chiedo quanto possa essere reale tutto questo, e quanto di tutto cio' è solo un riflesso di ciò che desideriamo vedere. Il calore delle lampade UV, invece, ha qualcosa di primitivo, quasi primordiale. Un richiamo al sole che ci manca, una medicina luminosa che si insinua nei pori. Mi sorprendo a pensare alle vite che si intrecciano...
Posted on June 27th, 2007 at 11:12 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
C’è un momento in cui smetti di aspettare risposte e cominci a farti domande # La ricerca di un lavoro è più di una semplice routine; è una lotta per definire il proprio spazio nel mondo. Ogni invio di curriculum somiglia a un messaggio in bottiglia, lanciato in un oceano indifferente. Sogni che qualcuno, dall'altra parte, lo raccolga. Eppure, troppo spesso, rimani lì, a fissare la tua casella di posta vuota, il cuore che batte come una sveglia rotta: incessante, inutile. Oggi il caffè non ha l’aroma amaro dell’attesa, ma qualcosa di diverso. C’è una boccetta di vaniglia dimenticata sul ripiano della cucina, accanto a un libro lasciato aperto. Lo aggiungo al caffè per curiosità, e il profumo dolce si scontra con il suono distante delle auto sulla tangenziale, che non dorme mai. La città pulsa, respira, ma io sono qui, ferma. Mi chiedo: cosa ci vuole per muovermi davvero? Il silenzio della sala d’attesa si rompe solo per lo squillo improvviso del telefono. Il cuore accelera. Rispondo, ma è solo un call center. È una beffa quasi grottesca. Mi accascio sulla sedia, mentre il rumore bianco del frigorifero riempie la stanza. Mi alzo e apro la finestra. Una busta...
Posted on September 25th, 2005 at 1:35 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
L’ho guardato di nuovo. Matrix. Perché? Non lo so. Forse per cercare una risposta che non arriva mai, o per ritrovare quella sensazione che mi accompagna sempre, la sensazione di non appartenere a questo mondo. Un mondo che è lì, davanti ai miei occhi, eppure… Eppure c’è qualcosa che non torna, qualcosa di irrisolto. È strano come un film, un semplice film, riesca a cambiare il modo in cui vedi la realtà. «Remember me», come un’eco che rimbalza dentro di me. Un richiamo che mi riporta alla mente la verità di ciò che siamo, a quella sensazione che abbiamo perso il controllo, che siamo prigionieri senza saperlo. Oggi ho rivisto Matrix, e mentre le immagini scorrevano veloci davanti ai miei occhi, ho avuto l'impressione che, in qualche modo, stessero parlando anche di me. Mi vedo nel film. Non nel senso di identificarmi con i personaggi, ma nel senso di sentirmi un'osservatrice distaccata, incapace di accettare passivamente ciò che mi circonda. Ogni singolo fotogramma mi ricordava che, in fondo, siamo solo piccoli frammenti di un sistema più grande, un sistema che non comprende più. E io? Io sono quella che guarda. Mentre il film scorreva, ho fatto una cosa che non...
Posted on August 4th, 2004 at 8:18 PM | Tags: Progresso | 0 Comments
Sono giorni che, quasi senza fiato, mi ritrovo a leggere commenti che non capisco, frasi che non appartengono a chi mi scrive, ma che, incredibilmente, sembrano rivolte a me. Sono giorni che il mio blog è diventato un campo di battaglia per accuse che non afferrano, che si rifiutano di vedere oltre le parole e si appigliano a dettagli che non sono neppure miei. Non so cosa vogliano, non so cosa sperino di trovare. È come se ogni messaggio fosse uno spintone, una domanda che non ha risposta, un peso che si adagia sulle spalle. Eppure continuo, continuo a scrivere, a creare, a lottare nel mio angolo di solitudine, dove il lavoro che faccio ha un nome, ma la mia realtà non viene mai accettata. Loro dicono, gridano addirittura, che io copio. Ma cosa? Come può qualcuno che lavora ogni giorno per costruire qualcosa di proprio, per creare con le sue mani e la sua mente, essere accusato di furto? La verità è che io non copio, io costruisco, e ciò che vedete, ciò che leggete, è il frutto di ore passate a cercare, a esplorare ogni angolo di internet, a provare, a sperimentare, a fallire, a rialzarmi, a sudare....
Posted on April 19th, 2002 at 1:43 AM | Tags: Progresso | 10 Comments
C’è qualcosa nell’aria quando entri in una videoteca. È il profumo di plastica che ti avvolge, un mix di nostalgia e curiosità che ti fa pensare che il mondo sia ancora un luogo da scoprire. Ancora tutto da scegliere, tutto da vivere. Le videocassette, quelle scatole misteriose, sono come vecchi tesori nascosti, e ogni etichetta è una promessa, una strada che si apre senza certezze, ma con la speranza di un viaggio che non sai dove ti porterà. Un passo verso un altro mondo, sempre un po’ più lontano, un po’ più grande di quello che pensavi di conoscere. Sono le luci fredde di un negozio pieno di colori sgargianti e scritte neon che ti attirano, ma è il senso di incertezza che ti fa restare. Non c’è un solo momento che si ripete quando scegli il film, come se ogni scelta fosse unica, irripetibile. Il gesto di afferrare la cassetta è come un atto di fede, un piccolo sacrificio per entrare in una dimensione che conosci solo per somiglianza, ma che non è mai la stessa. La videocassetta pesa nelle mani, il suo peso grezzo è qualcosa di solido. Ogni cassetta che prendi è una storia che ti entra...
Posted on September 5th, 1999 at 8:30 PM | Tags: Progresso | 22 Comments
La luce tremolante dello schermo non illumina solo una stanza, ma un universo intero # La penombra mi avvolge come un abito troppo grande. Un mondo sommerso, silenzioso, dove l’unico suono è il battere del mio cuore, che si fonde con il click della tastiera. Ho quindici anni eppure oggi mi sento più vecchia, come se una nuova me stesse prendendo forma dietro lo schermo. La luce della lampada è un pallido specchio della realtà, ma non è questa la mia verità. È quella piccola fiamma che scivola sul monitor, a tratti indecisa, ma presente. Mi scuote, mi fa sentire viva. È la mia prima notte da scrittrice digitale. «Primi passi digitali». Non è solo un titolo. È il mio coraggio che finalmente trova una voce. La tastiera sotto le dita è più di un oggetto, è una porta che mi conduce in un mondo che avevo solo sognato. Ogni lettera che digito è un passo in un cammino che non so dove mi porterà, ma che ho la certezza di voler percorrere. Guardo il cursore, lampeggia come un battito di cuore. Spero che qualcuno legga queste parole, ma se non accadrà, va bene lo stesso. È come una promessa...