Posted on May 13th, 2003 at 9:58 PM | Tags: Poesia | 12 Comments
Milano, oggi. Non so nemmeno da dove cominciare. Forse dalla luce. Quella luce bianca e fredda che scivola sui palazzi, si riflette sulle vetrine e taglia l'aria come una lama di vetro. Milano ha una luce che non perdona, non concede illusioni. Illumina ogni cosa con una precisione chirurgica, mette a fuoco dettagli che vorresti ignorare: una ruga sulla fronte, la piega sgualcita di un cappotto, la polvere sottile che si accumula sugli scaffali dei negozi. Milano non addolcisce nulla. Ti guarda dritto negli occhi e ti costringe a fare lo stesso. Hikari cammina accanto a me con il suo passo leggero, quasi sospeso. Lei non sembra sfiorata da questa luce. O forse semplicemente non la teme. Ha un modo di muoversi che mi incanta, un equilibrio perfetto tra presenza e assenza. Certe persone esistono senza sforzo, come se la loro stessa esistenza fosse un dettaglio inevitabile dell'universo. Lei è così. Una pennellata d'inchiostro su una tela bianca. Un accento nel posto giusto. Ci infiliamo dentro un negozio in Galleria, uno di quelli che sanno di soldi e tempo, e tutto sembra studiato per essere perfetto. Il commesso ci squadra, sorride con una professionalità misurata, ma io lo vedo che...
Posted on April 18th, 2003 at 10:04 PM | Tags: Poesia | 16 Comments
Siamo nel mezzo di un pomeriggio che sembra non finire mai. Le ore si allungano come fili di lana intrecciati, sospesi tra la frenesia del mondo e la quiete di una casa che vive di gesti semplici. Il sole è ancora alto, ma la luce che filtra dalla finestra inizia a tingersi di un arancio che preannuncia il tramonto. La lentezza di questo momento mi riempie di una calma che quasi non riconosco. Un contrasto dolce tra il mondo che corre e il mio angolo di tranquillità. Mi sono messa a fare una torta. Non una qualsiasi, ma quella della nonna. Ogni ingrediente sembra portare con sé il peso di un ricordo, di una storia che si ripete da anni. Farina, zucchero, uova fresche, burro che sfrigola in una padella, e un tocco di scorza di limone. Non c’è nulla di complesso, eppure ogni gesto sembra rivelare una verità nascosta. Ogni cucchiaio che mescola l’impasto è come un passo indietro nel tempo, un ritorno a qualcosa che non può essere replicato, ma solo ricordato. La semplicità ha un potere che non riesco a ignorare, una forza che mi fa sentire parte di qualcosa che va oltre l’attimo. Il profumo si...
Posted on April 16th, 2003 at 5:35 PM | Tags: Poesia | 90 Comments
Cercavo un rifugio tra le pagine, l'altra sera, quando sono entrata in libreria. Qualcosa che placasse il mio sentirmi barcollante e triste, che avesse la dolcezza di un tè caldo per l'anima.Ho lasciato che le dita scivolassero lungo i dorsi, sfiorando titoli, colori, promesse. C'era un odore di carta nuova e d'inchiostro, e un silenzio carico di attese. Ho camminato senza fretta tra gli scaffali, cercando senza sapere cosa. Qualcosa che mi prendesse per mano senza strattonarmi, che mi accompagnasse senza impormi una direzione. Qualcosa che mi dicesse: “Ti capisco.” Mi sono fermata davanti ad una copertina dal colore incerto, tra il bianco e il grigio, con un titolo che suggeriva una storia dolceamara. L'ho preso, l'ho aperto a caso, ho letto una frase, due, tre. Mi ci sono infilata dentro come si entra in una casa sconosciuta, con passo cauto ma speranzoso. Il mondo intorno si è ritirato, la luce gialla della libreria si è fatta morbida ai margini, ed io ho sentito il sollievo sottile di chi ha trovato un rifugio. Le parole scorrevano come un fiume calmo, senza ostacoli, senza interruzioni. Ogni frase conduceva alla successiva con una naturalezza inevitabile, senza sbavature, senza forzature. Non c'era bisogno...
Posted on June 6th, 2002 at 11:30 PM | Tags: Poesia | 20 Comments
Oggi è stato uno di quei giorni in cui il mondo sembra sospeso, un attimo perfetto che si mescola tra il sogno e la realtà. Non è stato solo lo shopping che mi ha catturata, ma tutto il respiro della città, ogni angolo che si è stretto attorno a me, come se Milano stesse parlando attraverso le vetrine di Montenapoleone. Con Hikari, tutto è diventato più leggero, come se insieme riuscissimo a dare un ritmo diverso alla vita. La sua risata, così cristallina, si mescolava al rumore dei passi veloci, il suono dei tacchi che schioccavano sull’asfalto lucido, il fruscio della seta che scivolava tra le mani. Le vetrine luccicavano, sembravano fatte di stelle. Ogni cosa mi chiamava, come se le borse di pelle, i vestiti eleganti, le scarpe scintillanti fossero un riflesso di qualcosa che non riuscivo a raggiungere, ma che desideravo senza capire davvero il motivo. Hikari, con il suo passo elegante e l’aria da diva, sembrava avere il potere di far girare tutte le teste. Mi seguiva come un’ombra, ma non avevo bisogno di guardarla per sentire la sua presenza. Era lì, proprio accanto a me, in ogni gesto, in ogni silenzio. Ogni tanto, mi scivolava un...
Posted on July 8th, 2001 at 11:00 PM | Tags: Poesia | 50 Comments
Il sole si insinua tra le tende di lino bianco, accarezza il pavimento di legno e gioca con le ombre degli oggetti sparsi sul tavolo. Mi sveglio con un respiro profondo, quel tipo di respiro che sembra voler inghiottire l’aria e il mondo insieme. Fuori, il mare canta la sua solita canzone, ma oggi sembra diversa, più profonda, più urgente. C’è qualcosa nell’aria, qualcosa che non so nominare ma che sento scorrere sotto la pelle, come un brivido che non vuole andarsene. Mi alzo e apro la porta della terrazza. Il vento ha un odore salato, familiare, eppure oggi mi sembra nuovo, come se stesse cercando di raccontarmi un segreto. Il caffè borbotta pigro nella moka; il suo aroma si mescola con quello del mare, creando un’alchimia che mi avvolge e mi trattiene. Bevo il primo sorso, amaro e caldo, e chiudo gli occhi. È così che mi sento oggi: amara e calda, come il caffè. M. è già lì, seduta sul bordo della terrazza, con le gambe che penzolano nel vuoto. Sorride, ma il suo sorriso è appena accennato, come se fosse un riflesso di qualcosa di lontano. Il blu dei suoi occhi cattura la luce del mare e...
Posted on April 30th, 2001 at 5:00 PM | Tags: Poesia | 30 Comments
Da piccola volevo essere un'astronauta. Era uno dei miei tanti sogni folli, ed ogni volta che mi soffermavo a pensarlo, sentivo quel brivido di emozione, come se il cuore mi battesse in un altro spazio, lontano da tutto, in un posto che non conoscevo ancora. Volevo volare, perdere il contatto con la Terra e librarmi tra le stelle. Ogni notte, mentre gli altri dormivano, io rimanevo sveglia, ad osservare il cielo, come se potessi toccarlo, come se potessi sfiorare con le dita quella luce distante, che sembrava così vicina, come un respiro che mi attraversava, ma che non avrei mai potuto afferrare. E allora, mi inventavo storie, mondi, viaggi. Volevo essere un'astronauta, ed ogni volta che mi immaginavo lassù, nello spazio infinito, non c’era mai paura. Solo una curiosità insaziabile, una voglia di scoprire l’ignoto. Il mio sogno non aveva confini, né limiti. Pensavo che, se avessi potuto andare lontano, molto lontano, mi sarei trovata di fronte a qualcosa che nemmeno gli adulti riuscivano a spiegare. Il mondo da cui venivo non era la Terra, e lo sapevo con certezza. Ecco perché guardavo sempre in alto, verso quella distesa di luce che brillava nella notte come una promessa. “Vengo da...
Posted on April 22nd, 2001 at 7:30 PM | Tags: Poesia | 10 Comments
C’è qualcosa di incredibilmente potente nella risata. Quel tipo di risata che non nasce da un fatto particolarmente divertente, ma da un’improvvisa consapevolezza che ti prende in giro, in modo gentile, mentre sei nel bel mezzo di una metropolitana affollata. È come se una specie di scintilla invisibile si accendesse, e subito tutto, e tutti, fossero coinvolti. Ed io, ovviamente, ci sono dentro fino al collo. La scena? Semplice, quotidiana. Sono in metropolitana, il treno è pieno, ma non troppo, abbastanza da respirare senza sentirti in un sogno claustrofobico. Ma io, ahimè, sono in uno di quei giorni in cui il mio corpo sembra essere una versione un po’ imbranata di me stessa, quella versione che si spinge troppo a fare cose senza pensarci troppo. Ho appena fatto un errore, banale, nulla di grave, ma abbastanza imbarazzante da far sentire il mio viso divenire rosso come un pomodoro. Non riesco neppure a dirlo, perché non sono una che ammette facilmente la propria goffaggine, ma c’è quel momento, quel secondo esatto, quando mi rendo conto di quanto sia ridicolo, che succede. E rido. Ma rido forte. Come se avessi appena scoperto una verità segreta su di me stessa, come se tutto...
Posted on February 14th, 2001 at 5:30 PM | Tags: Poesia | 16 Comments
Cosa accade quando il cuore è vuoto? # Ogni anno, il mondo si prepara a celebrare l’amore. Ovunque, gli occhi degli altri brillano di una luce che non mi appartiene, una luce che mi sfiora appena, che non sa scaldarmi. Il cuore degli altri si riempie di attese, di promesse, di sorrisi. Ma io, ogni volta, mi sento più distante, sempre più lontana da quella cosa che tutti definiscono amore, ma che per me è solo una parola vuota, un concetto che non riesce a trovare un posto in me. Mi sembra che il mondo mi scivoli addosso, come se non avessi più niente da dare, come se non avessi mai avuto davvero nulla da offrire. Eppure, quando mi guardo allo specchio, mi ritrovo a chiedermi: è davvero colpa mia? Non sono mai riuscita ad amare, non mi è mai venuto naturale. Non c’è stata una scintilla, un segno, una voce che mi dicesse che tutto sarebbe stato possibile. Eppure, ogni volta che vedo gli altri, mi chiedo cosa mi sfugga, cosa non vedo, cosa mi impedisce di sentire quel che loro sentono. Mi sento estranea a tutto ciò, come se stessi guardando uno spettacolo da una finestra che non...
Posted on October 14th, 2000 at 1:24 PM | Tags: Poesia | 22 Comments
È sera. La stanza è avvolta da una quiete densa, un silenzio che pesa, che respira insieme a me. La luce stanca del sole si ritira, e con essa ogni rumore, ogni pensiero che non sia mio. Solo l’ombra delle cose, il respiro dell’autunno, che fa ballare le foglie cadute fuori dalla finestra, si insinua nel mio angolo. E in questo spazio sospeso, ci sono loro, i libri. Gli oggetti più veri che possiedo, che mi parlano, mi avvolgono, mi accarezzano come una lingua antica che ancora non so pronunciare. Ma loro mi conoscono, lo fanno. Io, che cammino per strade di parole, oggi cammino tra le pagine di questi volumi, che sono più di carta, sono essenza. Il primo, il più prezioso, è Il nome della rosa di Umberto Eco. Non è solo un giallo storico. È un respiro lento, un giro di chiave che mi fa rabbrividire. Ogni parola è un passo nel labirinto di un monastero che non ha tempo, che è avvolto da nebbie antiche e da sospetti che camminano tra le mura di pietra. Mi perdo in quelle pagine, sento il freddo della biblioteca, il peso dei secoli che mi schiacciano. È come entrare in...
Posted on June 16th, 2000 at 9:30 PM | Tags: Poesia | 22 Comments
Oh, che sensazione strana. Sospesa tra la paura e la speranza, tra l’inquietudine e quella sottile, impaziente attesa. Il cinema ieri sera è stato il mio rifugio, e, senza che io me ne accorgessi, si è trasformato in un campo di battaglia per i miei sentimenti. Il grande schermo, quello che di solito ci offre l’illusione di un altro mondo, ieri mi ha parlato di me. Di noi. Le luci si abbassano e tutto il resto svanisce, mentre nella sala si tesse una trama più grande di quanto avessi mai immaginato. I miei occhi erano fissi su un film che sembrava non solo raccontare la storia di qualcun altro, ma la mia storia. E poi, lui. Lì, al mio fianco, con il suo respiro che si mescolava al mio. Così vicini eppure così lontani, come se fosse davvero tutto scritto in quelle immagini sullo schermo. Il destino ci ha messo insieme ieri sera, proprio lì, in quella poltrona accanto alla mia, come se avesse voluto dirci qualcosa. Che l’aspettativa ci sta consumando, che ogni silenzio ha un significato, che ogni passo ci avvicina a un futuro che non possiamo conoscere, ma solo immaginare. Quel film, con le sue scene che...