La Città Non Mente Mai

Posted on June 9th, 2000 at 4:39 PM | Tags: | 30 Comments
L’alba si insinua tra i grattacieli, un rosa che svuota il grigio di ieri, come un respiro che si fa largo nell'aria. La città, sempre così inafferrabile, si sveglia. Un risveglio che non è mai uguale al giorno prima. In piedi, sulla mia terrazza, come ogni mattina. Ma oggi, non è una mattina come le altre. Il freddo mi morde la pelle, un morso che sembra arrivare da lontano, da un posto che non so nemmeno dove sia. Ma non mi importa. Lo sento come se fossi una parte di questa città che pulsa e respira, nonostante tutto. I grattacieli, le strade, il traffico, la solitudine che mi avvolge mentre il mondo si agita intorno a me, sono tutto uno. Eppure, non riesco a definire questa sensazione. È come se qualcosa, nell’aria, stesse per succedere. Una vibrazione che mi percorre, che cresce dentro, mentre il sole fa capolino e tinge tutto di una luce che sa di inizio e di fine. L’uomo che corre, il ragazzo in bicicletta, la signora anziana che apre la sua edicola. La città è un movimento perpetuo, una danza senza regole. Quante vite si sfiorano senza mai conoscersi? Quante storie vengono vissute e consumate dietro...

Soglie Invisibili

Posted on September 13th, 1999 at 7:00 AM | Tags: | 14 Comments
« Cammino in un tempo che non appartiene a nessuno, come se ogni passo fosse un eco di vite già vissute # » Mi fermo. Sento l’aria che mi scivola addosso, una brezza sottile che mi accarezza il volto. È diversa questa mattina, più fredda, più distante. Mi trovo davanti alla porta di un luogo che ho chiamato casa per anni, ma oggi mi sembra estraneo. La sensazione è strana, come se avessi visto troppe cose in un solo respiro. Il cuore batte un po’ più forte. Le scarpe, con il loro rumore, spezzano il silenzio mentre percorro il corridoio. Ogni passo un eco. Ogni passo una promessa di qualcosa che devo ancora capire. La campanella suona, e l’immagine della porta si dissolve in un attimo. Non sono più davanti a quel varco che separa me dal mondo. Ora sono dentro. Sento il peso dell’attesa, il battito del cuore che non ha mai smesso di accelerare. I volti intorno a me, nuovi eppure familiari. Ogni sguardo è un mistero. Le parole non dette scorrono nell’aria, sussurrate nei movimenti degli occhi. C’è una domanda che non mi lascerà per tutto il giorno: chi diventerò quest’anno? Mi siedo al banco. Il legno...