Posted on October 9th, 2003 at 9:07 PM | Tags: Memoria | 34 Comments
C’è una bellezza nascosta nella consapevolezza che nulla dura per sempre. È una fragilità che ci attraversa senza preavviso, che affiora nei dettagli che non vogliamo guardare ma che ci imprigionano, ci inchiodano al presente. Le cose, le persone, i momenti… Tutto è destinato a cambiare, eppure è proprio in quella transitorietà che risiede il valore di ogni istante. La permanenza non ci dà la forza. È la consapevolezza della fine, quella, sì, che ci fa sentire vivi. Non è la durata di un incontro che ci definisce, ma l'intensità di ciò che viviamo in quell'istante che sa di essere destinato a finire. È solo così che possiamo assaporare la bellezza, perché sappiamo che tutto ciò che amiamo svanirà. Oggi mi ritrovo in un luogo che pensavo di aver dimenticato. Un luogo che, come una cicatrice sulla pelle, non smette mai di essere presente, anche quando sembra essersi cancellato. Sto tornando indietro nel tempo, facendo un pellegrinaggio silenzioso nel passato. Non è il desiderio di rivivere ciò che è stato a muovermi, non c’è nostalgia nel mio cuore. È piuttosto la consapevolezza che certi luoghi, certi volti, certi odori, sono parte di me in modo indelebile. Come la pelle che...
Posted on August 10th, 2003 at 11:30 PM | Tags: Memoria | 20 Comments
C'è una notte che ha il potere di fermare il tempo. Una notte che ti fa sentire piccola e allo stesso tempo parte di qualcosa di così grande che ti fa tremare le mani. San Lorenzo è la notte in cui il cielo sembra cadere. È la notte in cui tutto è possibile, tutto è sospeso. Una volta, tanto tempo fa, un uomo morì per portare la luce agli altri, e quella luce divenne la stella che ora ogni anno brilla in cielo, a ricordarci che il sacrificio non è mai vano. Il martirio di San Lorenzo, quello che sembrava la fine, divenne la sua vera vita. Il suo corpo bruciò su una graticola, ma le sue stelle caddero in cielo, e quel fuoco che arse la sua carne è la stessa fiamma che ci attraversa ancora oggi, ogni 10 agosto. Lo sapevo, quando guardavo il cielo la scorsa notte, che non c'era solo la scia di stelle. Non c'era solo il mio cuore che batteva forte, un battito che sentivo tra le costole, che sussurrava il nome di quel martire, di quell'uomo che, pur di non rinunciare a ciò che era, si lasciò consumare dal fuoco, che alla fine...
Posted on July 2nd, 2003 at 9:30 PM | Tags: Memoria | 38 Comments
E non smetto di sentire quel calore nella pelle, nonostante tutto # Non ci posso ancora credere, eppure sono qui, su questa terra che conosce il mio passo, che raccoglie i miei sogni e le mie stanchezze. Mi sono alzata questa mattina, il sole già prepotente attraverso la finestra. Il caldo mi avvolge, è un caldo che sa di mare, che sa di estate e di ricordi che ancora non si sono fatti carne. Apro gli occhi e non c’è fretta. Non c’è mai fretta quando si è lontano da tutto, da chi ti conosce, da chi ti ha messo delle etichette. Qui, tutto è sospeso, come un respiro che non ha paura di rimanere fermo. La colazione? Un rito. Il caffè, forte, come deve essere. La brioche, calda, che sa di mattino e di casa. Poi il succo d’arancia, la freschezza che rinfresca la lingua e mi riporta a quel sorriso che non riuscivo a trovare. Mi siedo sulla terrazza. Il sole mi bacia la pelle, sento il calore che mi attraversa senza chiedere permesso, come se fosse sempre lì, nascosto dentro di me. Mi immergo nel profumo dell’aria, quell’odore che sa di salsedine e di ricordi lontani. La...
Posted on June 20th, 2003 at 9:33 PM | Tags: Memoria | 22 Comments
Non so bene da dove iniziare, ma so che devo farlo. Oggi, dopo anni di attesa, è successo. L’ultimo passo, l’ultimo respiro di una storia che sembrava non finire mai, quella storia che per cinque anni è stata la mia vita, il mio respiro, il mio quotidiano. Il liceo scientifico, le formule, i numeri, quei teoremi che ora sembrano lontani, eppure li sento ancora, come se stessero dentro di me, prigionieri. La settimana scorsa gli scritti, oggi l’orale. E ora? Ora c'è un vuoto che non so come definire, che non so nemmeno come affrontare. Un vuoto sottile, invisibile, ma che c’è. Non è sollievo, non è tristezza, è qualcosa che non riesco nemmeno a descrivere, che si annida nel cuore e fa male. Non c'è un nome per questa sensazione, solo un silenzio che non ha risposte. Mi siedo, penso, ma non riesco a mettere ordine in nulla. I ricordi sono confusi, accavallati come le pagine di un libro che non riesci a leggere. Le ore passate a ripetere, a guardarmi allo specchio, cercando di rispondere a una domanda che non sapevo nemmeno fosse lì. Le notti passate con i libri aperti, le mani stanche, le parole che non...
Posted on June 18th, 2003 at 11:00 AM | Tags: Memoria | 20 Comments
C’è un momento in cui il silenzio diventa più assordante delle parole. Quel momento in cui il passato smette di essere un rifugio e si trasforma in un’ombra. Lo senti dentro, come un respiro che non ti appartiene. Rileggo le pagine del mio diario, cercando risposte che non ho mai avuto il coraggio di formulare. Sono qui, nella stessa stanza che mi ha visto crescere. Eppure, tutto sembra diverso. L’aria è più pesante, il sole filtra con meno forza, quasi esitante. È come se il tempo avesse lasciato solo le sue impronte, senza portare via nulla. Sono ferma, ma qualcosa si muove dentro di me. Le parole che ho scritto anni fa mi sembrano estranee, quasi appartenessero a qualcun’altra. Parole piene di certezze, di sogni che credevo invincibili. Dove sono finiti quei sogni? Che cosa resta di quel senso di onnipotenza, di quella luce che mi faceva credere di poter toccare il cielo?. Forse non era reale. Forse non lo è mai stato. Ricordo i volti, le risate, gli sguardi. Ci sono immagini che non svaniscono, che restano incise come ferite. Ci sono odori che tornano all’improvviso, come fantasmi. Il profumo di una giornata d’estate, il suono di passi leggeri...
Posted on September 16th, 2002 at 5:00 AM | Tags: Memoria | 18 Comments
Un altro giorno di pioggia # Non mi aspettavo che accadesse. È come se non fosse mai avvenuto nulla prima. Come se il mondo avesse deciso di fermarsi senza avvertirmi, di sfumare in una sfocatura di grigio e acqua. La pioggia è arrivata senza preavviso, portando con sé una sensazione di inevitabilità. Il cielo, carico di nuvole, non chiede permesso. Piove, punto. Niente da fare. Mi affaccio alla finestra, e l’aria fresca mi invade. Il vetro è bagnato, ma non mi disturba. Non sono mai stata tanto a mio agio con il caos silenzioso che la pioggia porta. Le gocce si formano, si rincorrono, sembrano volersi liberare dalla superficie lucida, rotolando, scomparendo in fretta. È una danza che conosco troppo bene, quella del lasciare andare, del non trattenere. Eppure, ogni goccia che si distende su quella superficie fredda mi ricorda qualcosa che non riesco a spiegare. Il mondo fuori è distante, ovattato dal rumore continuo della pioggia. Ma è proprio in questi momenti che il silenzio fa più rumore. Eppure, ogni pensiero che affiora sembra non essere mai abbastanza per colmare il vuoto che cresce, che si espande nel mio petto. Il rumore delle gocce sembra scandire il battito del...
Posted on September 11th, 2002 at 5:25 PM | Tags: Memoria | 20 Comments
La memoria del 11 settembre ancora ci brucia, nelle ossa, nella carne. Un mondo che non è più lo stesso. Non è mai stato facile affrontare il cambiamento, ma questo ha un sapore strano, acre. Le città sembrano più silenziose, meno sicure. Eppure, in questo silenzio, c’è qualcosa che non riesco ad ignorare: il respiro del mondo che cambia. Il respiro che si fa pesante, come se ci stessimo abituando a vivere nel terrore, come se la nostra unica compagnia fosse la paura. Il mondo è diventato un luogo instabile, e noi siamo diventati creature disorientate, pronte a correre verso una verità che non possiamo neppure nominare. Un aereo che diventa un missile. Un’immagine che non se ne va mai, che non smette di tormentarmi. Le torri che crollano, le strade che diventano improvvisamente vuote, la gente che corre, che scappa senza sapere dove andare, eppure senza voltarsi mai indietro. Le immagini sono indelebili. Non le possiamo cancellare, nemmeno se lo volessimo. Non possiamo dimenticare la paura che ci ha tenuti stretti, paralizzati. Dove andremo adesso? Le immagini si sovrappongono: la polvere che copre le strade, il volto della gente, i suoi occhi colmi di un’inquietudine che non conoscevamo. Siamo...
Posted on August 31st, 2002 at 6:00 PM | Tags: Memoria | 12 Comments
L’ho sempre vista così: una figura che galleggiava tra l’apparenza e la realtà. Un’immagine perfetta, ma mai perfetta. Quella bellezza che il mondo ha amato, che l’ha venerata e poi l’ha spezzata. Tutti noi, in un modo o nell’altro, abbiamo conosciuto questa fragilità nascosta dietro una corona, dietro un sorriso perfetto. Diana è stata simbolo di tante cose: una madre, una moglie, un'icona. Ma è stata anche una donna, che ha vissuto con il cuore in subbuglio, senza sapere mai davvero chi fosse. O forse lo sapeva, ma non riusciva a dirlo. Non riusciva a liberarsi da quella prigione dorata che le avevano costruito attorno. Eppure, se ci penso, mi chiedo se sia mai riuscita a sentire l’amore vero, quello che non chiedeva nulla in cambio, quello che non le imponeva di essere qualcun altro. Forse era proprio questo il suo dramma: il bisogno di essere amata per ciò che era, non per ciò che doveva sembrare. Ogni sorriso che le veniva imposto, ogni gesto che doveva compiere, era un peso che l’ha accompagnata fino alla fine. Non è mai stata libera, eppure è stata, per molti, l’immagine stessa della libertà. Mi fermo e penso a come il mondo l’ha...
Posted on August 10th, 2002 at 5:10 PM | Tags: Memoria | 14 Comments
C’è qualcosa di inquietante nell’idea di mettere ordine ai volti che mi hanno attraversato. È come se ogni volto dovesse essere catalogato, come se il solo fatto di assegnargli un nome mi obbligasse a portarne il peso. È un atto quasi solenne, uno di quelli che ti fanno sentire vulnerabile, nuda, come se stessi esponendo la tua intimità più segreta. Quella parte di te che di solito cerchi di nascondere, quella che non si racconta mai, che non esce mai dalle labbra. Eppure, è lì, in un angolo buio della tua mente, come un ricordo da esorcizzare. Mi tornano in mente frammenti, piccole scene di un film che non rivedrei mai. Un cult, uno di quelli che tutti guardano, ma che non ha più nulla da dire. La protagonista sorride e con leggerezza inizia a elencare tutti i suoi ex. È quasi una scena divertente, se non fosse per il sorriso che cerca di nascondere qualcosa di molto più profondo. Una fatica, una fatica che non ammette. Un gioco che non lo è, un atto di vulnerabilità. E io, mi ritrovo a chiedermi: quanto dolore c’è davvero dietro ogni sorriso che nasconde una lista di amori, di fallimenti, di tentativi...
Posted on July 9th, 2002 at 1:23 AM | Tags: Memoria | 22 Comments
Sono appena tornata a casa, e il silenzio sembra amplificare ogni piccolo rumore: le ruote del trolley che graffiano il pavimento, il fruscio del vestito che sfiora la pelle, il battito ancora irregolare del cuore. Il profumo della notte è rimasto incollato ai capelli, un misto di mare e vento, e di quella leggera umidità che rende tutto più vivo. Chiudo la porta dietro di me e mi appoggio al legno freddo, ancora con il sorriso stampato sulle labbra. Non voglio dimenticare nulla, non una sensazione, non un istante. Loano stasera era uno spettacolo. Il lungomare illuminato da file di luci che sembravano sospese, quasi fossero stelle catturate. La pista da pattinaggio a rotelle era già piena quando siamo arrivati, e io, con il cuore che tamburellava nel petto, sentivo l'adrenalina mescolarsi alla gioia. Avevo scelto questo posto per una ragione precisa: gli anni '70 e '80 mi hanno sempre affascinata, come se in quelle canzoni e in quei colori ci fosse qualcosa di eterno, qualcosa che mi appartiene più del presente. Non so perché, ma ogni volta che ascolto una melodia di quel periodo, mi sembra di essere a casa. Ero vestita come una di quelle ragazze che vedevo...