Posted on August 26th, 2004 at 11:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
PARTE UNO. PARTE DUE. Nel deserto bruciato dal sole, sussurri di vento portano l’eco dei lamenti, mentre le ombre delle rovine raccontano storie mute di speranza infranta e destino incerto, dove il cielo sembra piangere lacrime di fuoco sopra un terreno intriso di dolore e disperazione. «Eclipse – Dedicata alla guerra in Iraq» La guerra non è mai un capitolo che si può chiudere. Rimane nel silenzio delle ombre # Oggi, il dolore ha bussato alla porta dell’Italia con una crudele notizia: Enzo Baldoni, giornalista coraggioso e incrollabile difensore della verità, ci ha lasciati. Il deserto iracheno, teatro di orrori inenarrabili, ha reclamato la sua vita, portandolo via da noi troppo presto. La sua penna, affilata come una spada e sincera come il cuore di un bambino, ha sempre cercato la verità, anche quando era nascosta nelle pieghe più oscure della realtà. Attraverso i suoi reportage, ha dipinto un quadro vivido e crudo del mondo, mettendo in luce le ingiustizie e le sofferenze dei più deboli. L’Italia piange la perdita di un figlio valoroso, un uomo che ha sempre osato alzare la voce contro l’ingiustizia e l’oppressione, senza mai piegarsi di fronte alle minacce o alle difficoltà. La sua memoria...
Posted on August 11th, 2004 at 1:28 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il cielo è un manto di enigmi, un abisso in cui perdersi senza ritorno, e ogni stella che cade sembra portare via un pezzo di me # Sono sulla spiaggia, seduta su una stuoia ruvida che sa di salsedine e vento. Il mare di notte ha un profumo diverso: non è il sale che senti di giorno, invadente e diretto. È un aroma più sottile, quasi dolce, che si mescola al legno umido delle barche tirate in secca. Le onde si infrangono con un ritmo lento, ipnotico, e il loro rumore è un promemoria della costanza: il mare non si ferma mai. Sopra di me, le stelle. Innumerevoli, come granelli di sabbia che qualcuno ha lanciato nel cielo per sfida. Ogni tanto, una si stacca, attraversa l’oscurità con una scia luminosa. È un momento breve, un battito di ciglia, ma sufficiente per far nascere un desiderio. Desideri… Chi non ne ha? Alcuni sono banali, come il bisogno di una felicità che non si definisce mai davvero. Altri, invece, sono segreti, pesanti come rocce, impossibili da pronunciare ad alta voce. Stasera, sotto questo cielo eterno, i miei desideri si mescolano con le stelle. Penso al futuro. A tutte le scelte che...
Posted on July 8th, 2004 at 9:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ogni onda che si infrange è una storia che non abbiamo vissuto # Il vento di Alassio sussurra al mio orecchio come un vecchio amico che conosce tutti i miei segreti. Oggi celebro vent’anni di me stessa, qui, in questo luogo che mi ha vista crescere, cadere, rialzarmi. La sabbia sotto i piedi è fredda, un richiamo discreto alla realtà che il sole caldo sul viso sembra voler ignorare. Il sale nell’aria mi pizzica le labbra; ha il sapore di ricordi dolci e amari intrecciati in un nodo che non riesco ancora a sciogliere. Cammino lenta verso il mare, come se ogni passo mi spingesse indietro nel tempo. Le onde si infrangono pigre contro gli scogli, e il loro suono mi sembra familiare, quasi confortante. È lo stesso ritmo che ascoltavo da bambina, seduta su queste spiagge, immaginando mondi che esistevano solo nella mia mente. Un gruppo di bambini gioca poco distante. Ridono, urlano, si rincorrono senza pensieri. Mi fermo un attimo e li osservo. Mi chiedo se si ricordino di questo momento quando avranno la mia età. Sarà uno di quei ricordi che affiorano all’improvviso, in una giornata qualunque, mentre si affrontano le complicazioni della vita adulta? Il profumo...
Posted on June 10th, 2004 at 8:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ci sono silenzi che parlano più di mille parole, e suoni che spezzano il cuore # Stasera il mondo sembra più vuoto. Ray Charles se n’è andato. Non è solo la morte di un uomo, ma quella di una voce che ha saputo attraversare il tempo, abbattendo ogni barriera. Una voce che parlava dritta all’anima, senza bisogno di traduzioni. Resto ferma in cucina, con una tazza di tè tra le mani, mentre la radio ripete le sue canzoni. Il profumo del tè si mescola all'odore della pioggia che scivola sull'asfalto fuori. È un odore che sa di calma e malinconia, di qualcosa che finisce e qualcosa che inizia. Poggio la tazza sul tavolo, accendo una candela. La sua fiamma tremolante sembra danzare con le note di Georgia on My Mind che si diffondono nell’aria. Chiudo gli occhi. Ed è lì che lo sento. Non il silenzio della sua assenza, ma la sua presenza ovunque. Ray Charles non era solo un musicista. Era un narratore, un visionario. «La musica è un linguaggio universale», diceva. E lui lo parlava alla perfezione. Con ogni nota, raccontava storie di amori perduti, di giorni di sole e di tempeste interiori. Raccontava la vita. Penso al...
Posted on April 4th, 2004 at 3:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
In ogni stagione c'è un risveglio, ma è la primavera che grida più forte # Mi sveglio con una luce accecante che filtra attraverso le tende. Milano non si limita a svegliarsi: esplode. Apro la finestra, e un'aria frizzante, profumata di glicine e promesse, mi colpisce in pieno viso. Sembra un abbraccio, ma di quelli che ti scuotono, non ti accarezzano. Le strade, appena sotto di me, sono già vive. I colori dei fiori si scontrano con il grigio del cemento, e vincono. Mi preparo un caffè, ma il profumo del caffè è quasi sopraffatto da quello dell'aria che entra prepotente. Non c'è modo di ignorarlo: la primavera è qui, e pretende di essere notata. Prendo la mia borsa, infilando dentro un libro. Esco. Cammino tra marciapiedi affollati di persone e petali. Li vedo scivolare nell'aria come piccoli danzatori, indifferenti alla gravità, come se sapessero di avere il controllo della scena. Milano è un teatro, e oggi la primavera è il regista. Arrivo in un parco, il mio preferito. Ogni anno, in questo periodo, sembra una tela dipinta a mano. I colori non sono semplicemente vivi: urlano. Mi siedo su una panchina. La fontana al centro getta l'acqua con la...
Posted on January 27th, 2004 at 12:39 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ci sono giorni che non smettono mai di gridare, anche quando il tempo tenta di soffocarli # Per quelle persone, quel giorno è stato tutto. Un varco tra la fine e l'inizio. Un filo sottile tra l'incubo e la vita. Il vento pungente tagliava l'aria gelida, eppure non sentivano il freddo. Erano troppo occupati a cercare la luce che, da troppo tempo, si era nascosta nell'oscurità. Vedo il sole che si affaccia timido sopra il confine di un mondo ormai distorto. Dentro di me scorre un desiderio strano, irrequieto. È come se quel piccolo raggio fosse l'ultimo battito di un cuore dimenticato. Un piccolo miracolo che non credevo più possibile. Ma loro, lì, dovevano essere già abituati al buio. Abituati alla paura che cresce dentro come una malattia, che ti morde fin dentro le ossa, senza pietà. « Arbeit macht frei », scrivono le lettere arrugginite sul cancello. Una bugia eterna, forse l'ultima, che si strappa via con un urlo muto. La promessa di un lavoro che ti avrebbe liberato, ma che, alla fine, ti ha ridotto ad un corpo senza anima, senza sogni. Eppure, oggi, in quella stessa aria densa, in quel fango che sembrava l'unica cosa che potesse...
Posted on July 2nd, 2003 at 9:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Lo senti il profumo del mare? È più di un odore, è la sensazione di un mondo che ti accoglie e ti scaccia, tutto in un attimo # Sono finalmente a Loano. Non ci posso credere. Quattro mesi di studio e sacrifici, e ora… il nulla. Posso respirare. Posso lasciarmi andare. La brezza marina è il mio primo abbraccio, appena esco di casa. Mi colpisce la pelle come una mano gentile e un po’ ruvida, accarezzandomi mentre cammino lungo il lungomare. Non c'è niente di più potente del mare: quell’orizzonte che si estende senza fine, l’acqua che si frange, le onde che ti raccontano segreti antichi. La focaccia, appena uscita dal forno, calda e saporita, sussurra tra i miei denti. L'aroma di rosmarino e olio d'oliva invade l’aria, un contrasto selvaggio con il profumo salato della salsedine che mi avvolge. C'è qualcosa di liberatorio nel mangiare mentre si è immersi nel silenzio di una natura che sembra non aver bisogno di me, ma che mi accoglie comunque. Mi fermo per un attimo, lascio che le onde mi parlino. Le vedo, le onde. Voglio dire qualcosa, ma le parole mi sfuggono. Le onde hanno una lingua loro, un suono che ti...
Posted on June 20th, 2003 at 9:33 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Sotto il peso del sapere, il cuore cerca pace # Oggi, posso finalmente respirare. Dopo il trambusto, i nervi, l’ansia che ha consumato le mie ultime settimane, guardo il foglio bianco che ho di fronte, e per un attimo non capisco cosa ci stia facendo. Non è più solo un esame. È la somma di tutto ciò che ho studiato, ciò che ho imparato, i sacrifici, le notti in bianco. Ma è anche qualcosa di più. Un rito di passaggio, un cammino che ho percorso per arrivare fin qui. Quando ho iniziato il liceo scientifico, pensavo di essere preparata. Ma l’esame di quinta è diverso. Non solo perché è l’ultimo, ma perché si gioca su tutto: ogni pensiero, ogni dubbio che mi ha attraversata durante gli anni, ogni istante di fatica è lì, racchiuso in quella cartella. Fisica, matematica, biologia... Materie che ho studiato con passione, ma che oggi sembrano quasi nemiche. Il loro peso mi ha schiacciato, ma mi ha anche forgiato. Ho affrontato l'esame come una maratona, un test di resistenza, non solo mentale, ma anche fisica. Il corpo che si fa sentire mentre la mente galoppa. I calcoli di matematica erano freddi, distanti, ma quando la professoressa...
Posted on June 18th, 2003 at 11:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
C'è un momento in cui il passato smette di essere solo un ricordo e diventa un peso, qualcosa che ti segue, ti interroga. Come se non fossimo mai davvero pronti a lasciarlo andare, nonostante tutto. Rileggo le pagine del mio diario. Sono in un posto che conosco, ma è come se fossi lontana, un passo indietro, a guardarmi da fuori. La stessa stanza, gli stessi oggetti, ma qualcosa è cambiato. Non c’è più la stessa luce, il senso di invincibilità che avevo prima. È strano come il tempo non cancelli nulla, ma trasformi tutto. Mi trovo a pensare a quei giorni di leggerezza, quando tutto sembrava possibile. Quante cose mi sembravano banali, quante piccole conquiste che ora si sono dissolte come sabbia nelle mani. Quando guardo indietro, vedo le persone che ho incontrato, gli sguardi che mi hanno segnato. Ci sono momenti che non potrò mai dimenticare, suoni e odori che si sono impressi nella memoria. Ma ciò che mi colpisce di più non è ciò che ho vissuto, ma ciò che non ho mai detto. Perché, nel fondo dell’anima, sono sempre rimasta in silenzio. Quello che non ho osato rivelare mi ha accompagnato, come un peso invisibile. La paura...
Posted on September 16th, 2002 at 5:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Un altro giorno di pioggia. Senza preavviso, è arrivata, come sempre, a spezzare la routine. La pioggia non è un semplice fenomeno atmosferico. È un messaggero di qualcosa di più grande, un segnale che dice: «Non è tutto sotto controllo». Mi affaccio alla finestra e vedo la terra bagnata, il cielo grigio che stringe il mondo in un abbraccio gelido. L'acqua scivola, cadendo in piccole perle che rotolano sul vetro come lacrime silenziose. È come se il cielo piangesse. Non c'è mai spazio per la serenità in una giornata così. Ogni goccia sembra raccontare una storia, una storia di solitudine, di attese che non si compiono mai, di sogni che non arrivano mai a compiersi. La pioggia è il mio specchio, e io non voglio guardarmi. Non voglio riconoscere quanto vuoto ci sia nelle mie giornate. Ogni volta che scivola via una goccia, qualcosa dentro di me sembra perdere il proprio posto. Le gocce che battono contro i vetri mi ricordano il rumore dei pensieri che mi turbano. Il mondo fuori sembra fermarsi, come se tutto dovesse aspettare che io trovi un modo per affrontare la quiete. Ma non è così semplice. La pioggia non è solo una tempesta che...