Posted on September 18th, 2024 at 12:56 PM | Tags: Memoria | 6 Comments
Italia terra di contrasti e di passioni Non mi manchi, Italia. Non mi è mai mancata la tua lingua, il tuo caos, la tua bellezza sfacciata. Sono stata abbracciata da un’altra terra e in quella distanza ho trovato la pace Oggi, mentre tagliavo le cipolle per la zuppa, mi sono fermata. La lama sfiorava la polpa umida e scivolosa, e il profumo pungente mi graffiava gli occhi, mescolandosi all’odore umido della pioggia che batteva contro i vetri. Sono rimasta immobile, il coltello sospeso a mezz’aria, e un pensiero mi ha colpita come un pugno: l’Italia non mi manca. Non mi è mai mancata. C’è qualcosa in questa terra piatta e ordinata che mi avvolge con una gentilezza che l’Italia non ha mai saputo offrirmi. Qui l’aria non sa di arroganza. Sa di quiete, di compromessi silenziosi, di ordine. Quando cammino lungo i canali, il suono dell’acqua mi sussurra storie diverse, storie che non urlano ma che si infilano tra le pieghe della mia solitudine. Ma torniamo a quella cipolla. La zuppa bolle piano, rilasciando nell’aria un aroma caldo e confortante, un mix di spezie orientali che ho trovato al mercato qui, ad Amsterdam. Ogni volta che la cucino, mi sorprendo:...
Posted on April 16th, 2019 at 5:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
La cattedrale di Notre-Dame è in fiamme. Le sue torri, simboli di un’architettura secolare, stanno cedendo sotto l'assalto delle fiamme, e con esse, un pezzo inestimabile della storia europea. Il mondo intero osserva, con il respiro sospeso, come l'incendio divora il passato, consumando ogni traccia di bellezza e di ricchezza storica che quel monumento rappresenta. Sono qui, seduta in un angolo di Amsterdam, lontana dalla calamità, eppure il pensiero vola a Parigi. Il dolore è tangibile, come se il fuoco avesse trovato una via per raggiungere anche me. In questo momento, la cattedrale è più di una semplice struttura di pietra; è il simbolo di una cultura che ha attraversato secoli di cambiamenti e di tumulto. E ora, è in preda alle fiamme, la sua anima bruciata, la sua storia ridotta in cenere. Osservo il telegiornale, la cronaca si srotola come un film in tempo reale. Le immagini della cattedrale avvolta dal fuoco sono in netto contrasto con la tranquillità dei canali di Amsterdam. Il mondo sembra diviso tra due realtà: quella di chi guarda da lontano e quella di chi vive l'incubo da vicino. La distanza non riduce l’impatto emotivo; anzi, amplifica il senso di impotenza e di disperazione....
Posted on December 10th, 2008 at 12:27 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Un’assenza non è mai silenziosa: parla con la voce del dolore, dell’attesa, del desiderio che resta sospeso # C’era una volta un padre, o forse no. Il vuoto che lascia una figura paterna assente è una melodia stonata, una nota che si ripete all’infinito, ogni giorno più stridente. Non è un’assenza che puoi ignorare, come un vecchio quadro che si sbiadisce sul muro; è più come un soffitto crollato, che ti costringe a guardare in alto e a chiederti quando avverrà il prossimo cedimento. Oggi il mio passo è lento, pesante, mentre cammino per il parco. L’aria è intrisa di quel profumo pungente che solo l’inverno sa regalare: terra bagnata e foglie marce, una fragranza che non consola ma che racconta storie di cicli che si chiudono. Un padre con il figlio gioca vicino a una fontana. Lo osservo: il bambino ride, le mani tese verso il cielo, mentre il padre lo solleva in alto. Non riesco a distogliere lo sguardo. È come se ogni loro gesto fosse un piccolo coltello che gira nella mia ferita più profonda. Mi fermo su una panchina fredda, le mani avvolte nelle tasche del cappotto. Lo faccio spesso, fissare qualcosa o qualcuno fino a...
Posted on April 2nd, 2007 at 11:43 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il tempo non aspetta, ma noi possiamo fermarlo nei pensieri che decidiamo di condividere # L’aria è immobile. La calura non perdona, si insinua nella pelle come un ricordo ostinato che non vuole svanire. Scrivo, e ogni parola è una goccia che sfida il deserto del silenzio che ci circonda. Chiudo gli occhi per un istante, immaginando un mondo in cui il battito del tempo non schiaccia, ma sostiene. Oggi non parlo di novità o di quel progresso sterile che ci inseguirà sempre, senza darci tregua. Oggi scrivo per chi, come me, cerca nelle pieghe del tempo una scintilla di autenticità. La mia scrittura è sempre stata una ribellione. Quando gli altri alzavano muri, io aprivo porte. Da bambina delle elementari e medie, temevo il giudizio di chi leggeva i miei temi, come se la penna fosse un’arma che poteva ritorcersi contro di me. Oggi, guardo quella paura come un’ombra sbiadita, che ha perso il suo potere. Ho aperto questo spazio, questo weblog, per sfidare quelle ombre. Perché scrivere è resistere. C’è chi mi critica, chi vorrebbe che io tacessi. Mi accusano di arroganza, di voler sfidare il quieto vivere. Ma il loro disprezzo è il prezzo della libertà. Ogni...
Posted on July 31st, 2006 at 2:12 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Non c'è libertà senza ascolto, senza fermarsi, senza sentire il battito che siamo davvero # Luglio 2006. È un caldo asfissiante che ti avvolge, come una coperta di fuoco che ti costringe a rimanere immobile, a pensare ad ogni gesto. Le strade sono vuote, la città respira a fatica, ma io, nonostante tutto, resto. Il silenzio che mi circonda non è vuoto: è pieno di domande. Domande che, da troppo tempo, non mi ero mai concessa di ascoltare. Cucino. È un atto meccanico, il solito. Eppure, in questa notte che sembra infinita, ogni gesto è diverso. La cipolla che soffrigge nella padella è un odore pungente, dolce e amaro allo stesso tempo. L'aria di casa si mescola con il profumo acuto dell'olio, che schizza appena nel fuoco. L'intensità dell'aroma si mischia al caldo che sale dall'asfalto, come un ricordo di mondi lontani, eppure così vicini. L'odore che si fa strada nelle narici è come il bisogno di respirare, di trovare un senso in questa immobilità forzata. Ma come posso respirare in un mondo che mi toglie l'aria? Forse non si può, penso. Forse la risposta è nel fermarsi. Guardo fuori dalla finestra. Il cielo è privo di nuvole, solo stelle,...
Posted on May 10th, 2006 at 2:07 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il ritorno non è mai solo un passo fisico, è un viaggio dentro. Ed io, oggi, sto tornando # Non è un ritorno che si misura in metri percorsi, in giorni che scorrono via senza fare rumore. È qualcosa che ha a che fare con l’anima, con quella parte di me che avevo dimenticato tra la frenesia del quotidiano e l’illusione di un controllo che, a ben vedere, non ho mai avuto. È aprile, ma il mio cuore è già a maggio. Quando mi sveglio ogni mattina, la luce che entra dalla finestra non è più la stessa. Non è più quella fredda che mi accompagnava nei giorni grigi. Ora è calda, calda come la promessa di un nuovo inizio. Parigi è lontana, ma non l’ho mai lasciata davvero. Le sue strade, i suoi odori, i suoi suoni mi sono entrati dentro. Parigi mi ha cambiata. C’è una consapevolezza nuova che ho dentro di me, un qualcosa che mi rende più viva, più sveglia di prima. Eppure, sono qui, a tornare al mio mondo, ai luoghi che conoscevo e che ora sembrano diversi, illuminati da una luce diversa. La quotidianità non è più la stessa. È la mia vita a...
Posted on April 21st, 2006 at 2:03 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
Il respiro di Parigi è qualcosa che non ti puoi immaginare, finché non lo vivi # Aprile. Un mese che di solito è per me solo un altro giro di giostra, scandito da appuntamenti e scadenze. Ma quest'anno decido che sarà diverso. Decido di smettere di correre dietro al tempo e di afferrarlo, di prenderlo tra le mani come un uccellino fragile e prezioso, e di guardarlo negli occhi. Sento che è il momento di una pausa, una di quelle che ti rigenerano dentro. Così faccio qualcosa che mi ero promessa da tempo: parto per Parigi. Parigi. Una parola che evoca mille immagini, mille sogni e forse anche mille illusioni. Ma io non cerco illusioni, no, io cerco verità. Cerco di vedere con i miei occhi quello che tanti altri hanno cantato, dipinto, scritto. E così, con una valigia leggera e un cuore curioso, mi immergo in questa città che pare sospesa tra il passato e il presente, tra il sogno e la realtà. Passeggio lungo la Senna, e il fiume sembra raccontarmi storie antiche, di amori perduti e di battaglie vinte. C'è un'energia particolare qui, una sensazione che ogni passo che fai è un passo dentro la storia. Le...
Posted on January 2nd, 2005 at 10:04 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Ci sono tracce che non possiamo cancellare, non importa quanto tentiamo di fuggirne # La notte è silenziosa, come se il mondo stesso avesse deciso di fermarsi. Non c’è nulla di speciale in questa sera di gennaio, eppure qualcosa si muove dentro di me, come un lento e costante battere del cuore. Quattro anni. Quattro lunghi anni di parole non dette, di cambi di numero e di distanze infinite. Eppure, eccoci qui, a parlare ancora. A pensare a te. A me. Perché non riesco a dimenticarti? Ho cambiato tutto. Gli amici, la zona, il numero, le abitudini. Ma la tua voce è ancora lì, persistente, a farmi compagnia nelle notti in cui non riesco a dormire. È strano come il ricordo di qualcuno possa rimanere intrappolato dentro di te come un sogno che non si dissolve mai. Quella telefonata. L’avevo evitata per mesi, per anni. Ma stasera non c’è stata alcuna resistenza. Ho chiamato. E tu, con la tua voce calma, che mi dicevi di non cancellare mai niente di noi, di non cercare di dimenticarti. E ho pianto. Non è stato un pianto violento, non è stato un pianto liberatorio. Era una sorta di resa. Come se, alla fine,...
Posted on January 1st, 2005 at 9:00 AM | Tags: Memoria | 0 Comments
Mentre l’anno vecchio si dissolve, il nuovo anno risplende come una promessa # È il primo gennaio 2005. La notte è immobile, la città è deserta. Il gelo delle strade si fonde con l’inquietudine del passaggio del tempo. Non c’è il solito frastuono, nessun applauso, nessuna folla. Solo il silenzio rotto dal lontano rimbombo dei fuochi d’artificio, ormai svaniti in un cielo nero, striato di colori effimeri. La terrazza su cui mi trovo è vuota, solo io e il vuoto che mi circonda. Ogni passo risuona forte, come una provocazione. L’aria è fredda, ma non è il freddo fisico a togliermi il respiro. È il freddo delle cose che non si dicono, degli anni che passano e delle ombre che si allungano senza che tu possa fermarle. Mi fermo un attimo. Respiro. Nell’aria, un odore sottile. Non è il profumo dei fiori, né quello dei cibi che tanto avrei voluto avere a questa tavola. No, è un miscuglio di polvere, di terra bagnata e di ricordi. La città dorme, ma in questo momento tutto mi sembra così vivo, così pulsante. Penso al passato che scompare inesorabile, ai momenti che non torneranno mai più. Le risate di chi non è più...
Posted on August 26th, 2004 at 11:30 PM | Tags: Memoria | 0 Comments
PARTE UNO. PARTE DUE. Nel deserto bruciato dal sole, sussurri di vento portano l’eco dei lamenti, mentre le ombre delle rovine raccontano storie mute di speranza infranta e destino incerto, dove il cielo sembra piangere lacrime di fuoco sopra un terreno intriso di dolore e disperazione. «Eclipse – Dedicata alla guerra in Iraq» La guerra non è mai un capitolo che si può chiudere. Rimane nel silenzio delle ombre # Oggi, il dolore ha bussato alla porta dell’Italia con una crudele notizia: Enzo Baldoni, giornalista coraggioso e incrollabile difensore della verità, ci ha lasciati. Il deserto iracheno, teatro di orrori inenarrabili, ha reclamato la sua vita, portandolo via da noi troppo presto. La sua penna, affilata come una spada e sincera come il cuore di un bambino, ha sempre cercato la verità, anche quando era nascosta nelle pieghe più oscure della realtà. Attraverso i suoi reportage, ha dipinto un quadro vivido e crudo del mondo, mettendo in luce le ingiustizie e le sofferenze dei più deboli. L’Italia piange la perdita di un figlio valoroso, un uomo che ha sempre osato alzare la voce contro l’ingiustizia e l’oppressione, senza mai piegarsi di fronte alle minacce o alle difficoltà. La sua memoria...