Neve, tè e silenzi

Posted on November 21st, 2024 at 6:13 AM | Tags: | 10 Comments
La mattina si presenta così: con una dolce violenza, come un ricordo che si fa spazio nella mente, con il suo silenzio che grida. La neve copre tutto, e il cuore batte un po' più forte. Le 6 del mattino ad Amsterdam. Il mondo sembra ancora addormentato, come se fosse rimasto impigliato in un sogno interrotto. Fuori, la neve cade lenta, coprendo ogni cosa con una delicatezza surreale. Amsterdam è deserta, nessuno a camminare, nessun rumore. Tutto tace, come se il tempo avesse preso una pausa, come se tutto fosse sospeso in un respiro trattenuto. Ho appena aperto gli occhi. Un risveglio lieve, ma profondo, come se la mia anima fosse ancora un po’ altrove. La stanza è buia, ma quel buio ha qualcosa di accogliente, come un abbraccio che non si svela troppo presto. Cammino in punta di piedi verso la cucina, i miei movimenti sono lenti, quasi rituali. Mi fermo davanti alla macchinetta del caffè, prendo la bustina di tè alla cannella e arancia. È un tè che scalda, che profuma di casa e di sogni che si rincorrono. Porto l’acqua a bollire, il rumore che fa mi riporta alla realtà, ma non è fastidioso. La casa è...

Fuga dal Fuoco Ardente

Posted on August 4th, 2008 at 9:07 PM | Tags: | 0 Comments
L'ardore dell'estate e la ricerca di freschezza # Agosto è arrivato, e con lui il caldo di Milano, che non fa prigionieri. Il sole è feroce, l'aria pesante, ogni movimento è un atto di resistenza. Milano, quella città che prima sembrava sempre piena di vita, ora è inghiottita da un silenzio che non è silenzio: è il respiro soffocato della città sotto il peso del caldo. Ogni angolo, ogni strada, ogni muro sembra bruciare sotto il peso di un sole che non conosce riposo. Eppure, qui dentro, nel negozio, nel cuore di tutto, trovo il mio rifugio. Ma non è un rifugio vero. Il lavoro è una lotta quotidiana contro il caldo che non se ne va, che ti entra sotto la pelle e ti stringe, ti rende prigioniera di una città che sembra aver perso il suo respiro. Ogni cliente che entra è un’onda calda che aggiunge al mio spirito una pesantezza ancora maggiore. Il condizionatore cerca di salvarci, ma è un sollievo che non basta. Ogni gesto, ogni parola, ogni respiro è disturbato da questa pressione che non lascia scampo. Eppure, in tutto questo, mi trovo a cercare disperatamente qualcosa di diverso. Cerco freschezza, cerco l’ombra, cerco un...

Il Conformismo e la Verità Nuda

Posted on January 18th, 2007 at 4:30 PM | Tags: | 0 Comments
Il desiderio di essere accettati è un veleno sottile. Non arriva mai con clamore, ma si infiltra nelle vene come un’ombra che cresce impercettibilmente, strisciando sotto la pelle. La società ci insegna che dobbiamo adattarci, che l'unico modo per esistere è diventare parte di una massa indistinta. E io, oggi, qui, ti parlo di questo con passione. Non posso più tollerare che la gente si nasconda dietro le maschere dell’omologazione, mentre ogni giorno si dimentica di respirare con la propria voce. Ah, l'umanità. Una continua lotta tra ciò che siamo e ciò che ci impongono di diventare. Un mosaico di sogni, di errori, di speranze spezzate e paure mai confessate. La diversità dovrebbe essere la nostra forza, eppure siamo spinti in un angolo, a fare della nostra essenza una copia di qualcosa che non ci appartiene. La vera essenza dell'individuo, però, è ribelle. È unica. E a volte è doloroso, quasi insopportabile, cercare di restare fedeli a quella scintilla che ci rende irripetibili. Voglio parlarne con te, E, mentre il vento fuori scuote gli alberi. Perché ti ostini a cercare di modellare gli altri come fossero argilla nelle tue mani? Ogni essere umano è un universo a sé, un cosmo...

Squarcio…

Posted on March 27th, 2004 at 1:37 AM | Tags: | 0 Comments
La casa è buia, illuminata solo dalla luce gialla e intermittente di un lampione fuori dalla finestra. Mi siedo sul divano, stringendo tra le mani una tazza di tè che si raffredda troppo in fretta. Il vapore si alza lento, sfiorandomi il viso. Ha l’odore dolce dell’arancia e del miele, un profumo che di solito conforta, ma stasera sembra estraneo, quasi invasivo. Mi guardo intorno: libri sparsi sul tavolo, un maglione lasciato sulla sedia, e quel biglietto {quel dannato biglietto} con la tua calligrafia precisa e nervosa. Non lo tocco. Non ancora. Quando sei entrato nella mia vita, non c’erano filtri. Parlavi di sogni e di cicatrici, di quel peso che ti portavi dentro come un macigno. Io ascoltavo, annuivo, ma non ti ho mai aperto del tutto il mio mondo. Mi sono nascosta dietro una maschera, dietro la scusa di un’indipendenza che, in realtà, era solo paura. E ora eccoci qui, nella distanza che ho creato con le mie stesse mani. Stasera ti sei seduto accanto a me, con quell’aria severa che indossi quando non vuoi farti ferire. «Alice, io non ce la faccio più.» Le parole sono uscite come un colpo secco, lasciando dietro di sé un silenzio...

Tra onde e riflessi

Posted on July 4th, 2003 at 7:00 AM | Tags: | 0 Comments
Nel riflesso del mare, ho visto me stessa. # Il sole è appena sorto, ma la spiaggia è già invasa dai primi turisti. Non è mai troppo presto per respirare il mare, per sentire quella brezza che ti accarezza la pelle come una promessa. La sabbia è umida, gelida, sotto i miei piedi. Cammino a passo lento, assaporando ogni respiro di quella libertà che solo il mare può dare. Mi fermo. Il riflesso dell’acqua è come uno specchio, ma non ci vedo la mia immagine. Vedo qualcosa di più. Mi guardo, eppure è come se fossi in un altro corpo. La donna che vedo nell'acqua non è quella che sono stata ieri, né quella che ero qualche mese fa. È qualcuno che non avevo mai visto prima. Eppure, è come se l’avessi sempre conosciuta. È lì, con gli occhi di chi ha imparato a non farsi illusioni, ma anche di chi, nonostante tutto, sa ancora come credere. I miei pensieri corrono veloci, come le onde che si infrangono sulla battigia. Poi, qualcosa mi fa tornare alla realtà: la voce di M., il bagnino dai capelli biondi. Mi ha chiamata, ieri. Ha detto che gli manco. Ho riso, senza sapere cosa...