Momenti di Connessione

Posted on February 20th, 2000 at 4:43 AM | Tags: | 10 Comments
Stasera, mentre i miei appunti di biologia giacciono lì, abbandonati, il pensiero di studiare è un peso insostenibile. La stanchezza mi opprime, e mi sembra di nuotare in un mare di torpore. Invece di piegarmi sulla scrivania, cado nel vortice dei miei pensieri, e il mio sguardo si perde nel ricordo di quelle chiacchierate sotto casa con LUI. Quante volte, in quelle serate, abbiamo parlato di scuola, di voti, dei nostri sogni? E in quel dialogo infinito, tutto diventava leggero, perfino i problemi più gravi sembravano dissolversi nell’aria come fumi invisibili. C’era una magia in quelle conversazioni, una connessione che andava oltre le parole. Era un incantesimo di semplicità, un rifugio caldo in cui ci abbandonavamo quando il mondo esterno ci schiacciava con il suo peso. LUI, con la sua capacità di trasformare qualsiasi argomento in una danza di leggerezza, è un antidoto alla mia ansia. I suoi occhi, così vivaci e pieni di curiosità, non sembrano mai stanchi di esplorare e comprendere. Quando parliamo di scuola, non è mai una mera enumerazione di fatti e cifre. E' una narrazione vibrante, una ricerca di significato che trascende il noioso scorrere delle pagine di un libro. Ricordo quel momento particolare, un...

Pagine vuote, futuro

Posted on January 1st, 2000 at 1:00 PM | Tags: | 30 Comments
Un nuovo capitolo sta per iniziare, tra l'incertezza del domani e la certezza che tutto cambierà # È come un respiro che trattieni da troppo tempo e finalmente lasci andare. Non ci sono parole, solo un battito. Un battito che si fa largo, timido ma potente. È il suono del primo giorno dell’anno 2000. Un battito che scivola tra le pagine bianche, quelle vuote, che chiedono di essere scritte, ma non per forza da me. Forse è il battito del mondo, che ha appena iniziato a battere su un ritmo nuovo, sul filo di un’aspettativa che non ci ha mai abbandonato. È il primo gennaio, ma è come se fosse ieri. Il tempo sembra dilatarsi e contemporaneamente sgretolarsi. Le previsioni parlano di catastrofi tecnologiche, di fine di un’era. Di un “bug” che avrebbe distrutto il nostro mondo digitale. Eppure, la notte è passata senza drammi. La stella più grande della nostra paura ha semplicemente fatto il suo giro e, come una magia, siamo ancora qui. Ed è proprio questo, il punto. Siamo ancora qui. E ora, in questo attimo, mentre il sole filtra dalle tende e il mondo fuori sembra respirare lentamente, mi sento invadere da una sensazione che è...

Sospesi nel futuro: la fine

Posted on December 31st, 1999 at 11:45 AM | Tags: | 10 Comments
Sospesi tra millenni, è il 31 dicembre 1999 # 31 dicembre 1999. Sospesa in un attimo che pare eterno, la città brilla di luci, ma è l'aria che mi colpisce di più. Elettrica. La respiro con una sorta di smarrimento, come se fosse tutto diverso, come se tutto dovesse cambiare, ma io non fossi pronta. Un fremito si fa strada dentro di me, eppure il tempo non accenna a fermarsi. È il 31 dicembre 1999, la fine di un millennio, il passaggio verso un altro tempo. E io sono qui, in un angolo oscuro, a guardare il mondo che si prepara ad accogliere l’ignoto. La paura mi sfiora, eppure sento una strana eccitazione, una miscelata aspettativa, come se la fine e l’inizio si fondessero, come se tutto stesse per cambiare. Ma sono davvero pronta? O è solo l’inquietudine di chi ha paura di ciò che non può controllare? Le notizie che rimbalzano ovunque parlano del Y2K. Un possibile disastro informatico. Il cuore della nostra esistenza moderna rischia di fermarsi. E se tutto crollasse? Le luci che illuminano la strada fuori dalla mia finestra si fondono con le preoccupazioni che mi annodano lo stomaco. Ogni ticchettio dell'orologio che segna il countdown...

Luci di Natale

Posted on December 25th, 1999 at 10:00 PM | Tags: | 10 Comments
L'aria fredda di dicembre porta con sé ricordi e sogni che si intrecciano, come fili invisibili nella trama del tempo # L’aria di dicembre è sempre la stessa, pungente, tagliente, quasi fosse capace di penetrare la pelle e toccare direttamente l’anima. Ogni respiro, un piccolo brivido, un segno di vita che si fa strada tra i ghiacci che ricoprono la città. È come se ogni fiocco di neve che scende si portasse via un pensiero, un ricordo, ma al contempo ne lasciasse uno nuovo. Una stagione di ricordi che si intrecciano, che si mescolano come fili invisibili nella trama del tempo, un attimo che non voglio lasciare andare. Cammino per le strade di questa città che non smette mai di brillare, anche quando il cielo è grigio, come se ogni luce che lampeggia nelle vetrine cercasse di riempire il vuoto che rimane dentro. Le mani strette nei guanti di lana, quasi a cercare un contatto, una sensazione che mi faccia sentire più vicina a chi sono. Ogni angolo è una promessa di magia, di momenti che si sfiorano e poi svaniscono, ma non oggi. Oggi è diverso. Le luci sembrano parlare, raccontare storie. Quella stella di legno che mia madre...