Posted on March 8th, 2004 at 7:00 PM | Tags: Celebrazioni | 24 Comments
Passeggio per le strade di questa città che mi appartiene e che mi respinge. I palazzi si alzano come giganti muti, le auto scorrono senza sosta, i volti si susseguono senza lasciar traccia. Eppure c'è qualcosa nell'aria, un sentore sottile, quasi impercettibile, che si insinua tra le crepe del cemento e delle coscienze. Il vento porta con sé un profumo dolce e leggero, un richiamo a una memoria che non vuole farsi dimenticare. Un uomo si ferma davanti a me. Giovane, con occhi che sanno già troppe cose. Mi porge un rametto di mimose. Lo fa con un gesto quasi timido, come se stesse offrendo qualcosa di fragile, qualcosa che potrebbe spezzarsi tra le dita. Il giallo brillante dei fiori contrasta con il grigio dell'asfalto, con il trambusto che ci circonda. Li prendo senza una parola. La mimosa. Un simbolo, una promessa, un grido sussurrato. La stringo tra le mani mentre un pensiero mi attraversa, affilato come una lama: a cosa serve un gesto, se non lo accompagna la consapevolezza? Perché un solo giorno all'anno? Perché solo ora il mondo si ricorda di noi? E il resto del tempo? Torniamo nell'ombra, torniamo a combattere in silenzio, a piegarci sotto il...
Posted on January 5th, 2004 at 2:58 PM | Tags: Celebrazioni | 18 Comments
Il mondo gira, immobile nel suo caos, ed io, come un ingranaggio, mi trovo a cercare il mio posto senza trovarlo. È un tentativo futile, lo so. Un tentativo che non ha fine, perché forse il posto che cerco non esiste nemmeno. Ogni giorno ci svegliamo, compiamo i nostri gesti come automi, con la speranza di trovare un senso, una direzione. Ma il senso non è mai dove pensiamo. È nel vuoto che ci circonda, nel non sapere, nel non comprendere. È nell'assenza di certezza che viviamo davvero. Eppure ci ostiniamo a cercarlo, come se il caos potesse rivelarci qualcosa di più, come se la realtà fosse un puzzle che possiamo risolvere. Ma la realtà è solo un'altra farsa. E noi, a nostro modo, siamo spettatori che non sanno di esserlo. Viviamo una messa in scena che accettiamo senza opporci. Non ci chiediamo se ciò che vediamo è vero, se ciò che tocchiamo è tangibile. Siamo semplici attori in un dramma che non abbiamo scritto, ma che seguiamo, rapiti, incapaci di smettere di recitare. E così, mi trovo a pensare a un gesto che, all'apparenza, sembrava semplice, ma che mi ha lasciato un segno che non so cancellare. Un bacio....
Posted on January 1st, 2004 at 5:00 AM | Tags: Celebrazioni | 10 Comments
La notte ha il sapore del sale e del tempo che non si lascia afferrare. Genova respira nel buio, la sua pelle di pietra e mare si distende sotto il peso di un’aria che porta il sussurro di storie dimenticate, di promesse fatte e mai mantenute. C’è qualcosa che pulsa nel ventre della città, una corrente sotterranea che spinge le persone a cercarsi, a sfiorarsi, a perdersi senza sapere se vorranno ritrovarsi. L’inverno sembra un’illusione, eppure è lì, nei fiati sospesi nell’aria, nei passi che risuonano contro le facciate secolari, nei lampioni che disegnano ombre incerte sull’acciottolato umido. T. non ha detto una parola quando ha afferrato la mia mano. Un gesto deciso, senza esitazione. Un comando silenzioso che non ammetteva rifiuti. Le sue dita erano calde, solide, un’ancora nell’indefinito di quella notte. Il porto si estendeva davanti a noi, uno specchio d’acqua nero increspato dai riflessi delle luci lontane. Il brusio delle persone si mescolava al respiro della città, creando una sinfonia di vita che si muoveva all’unisono. Sapevo che stavamo per attraversare un confine invisibile, quello che separa il presente dal ricordo, il reale dal possibile. E non c’era più niente che potesse fermarci. I fuochi d’artificio squarciano...
Posted on December 25th, 2003 at 3:30 PM | Tags: Celebrazioni | 18 Comments
C'è un momento che si stende sopra ogni altro, un istante sospeso tra il respiro e il battito, un intervallo in cui il tempo smette di scorrere e si fa denso, quasi palpabile. Natale, oggi, ha un sapore diverso. Eppure, qualcosa di eterno persiste. Qualcosa che non si lascia scalfire dal tempo, che sopravvive ai mutamenti, alle ferite, agli anni che passano senza chiedere permesso. Sono tornata dalla Chiesa con questa sensazione addosso, con il peso e la leggerezza di un istante che si imprime nell’anima come un marchio a fuoco. L’odore dell’incenso mi ha avvolta appena varcata la soglia, un profumo che non si dimentica, che resta appeso alle pareti, ai vestiti, alla pelle. Un profumo che sa di antico, di mistero, di qualcosa che non si può spiegare e che per questo affascina. La penombra accarezzava i volti di chi era già seduto, un gioco di luci e ombre che dava alla scena un senso di sospensione, come se tutto ciò che esiste fuori non avesse più importanza. E il coro. Quelle voci che si innalzavano nel silenzio, tagliandolo, riempiendolo. Non ero più una semplice spettatrice: ero dentro quella melodia, dentro ogni nota, e ogni parola cantata si...
Posted on December 24th, 2003 at 5:00 PM | Tags: Celebrazioni | 20 Comments
Vigilia di Natale 2003. Il tempo si piega su se stesso in questa notte sospesa tra ciò che è stato e ciò che sarà. Lo vedo nelle luci tremolanti che si riflettono sui vetri, nei fiocchi di neve che si posano leggeri senza fare rumore, nelle ombre che si allungano sulle pareti come se il passato cercasse di riconquistare il presente. C’è un odore che riconosco, un calore che non appartiene solo alla fiamma del camino ma a un ricordo che non si lascia dimenticare. Mio padre, la sua voce che riempie la stanza, la vecchia cassetta di “Home Alone” tra le mani, il sorriso complice di mia madre. Eravamo ancora una famiglia intera, indivisa, prima che il tempo iniziasse il suo lavoro silenzioso di erosione. Il nastro scorreva nel videoregistratore e con lui la mia infanzia, che si aggrappava a ogni scena, a ogni risata che riecheggiava nella stanza. Il Natale era tutto lì, in quel momento congelato nel tempo, in quell’illusione di eternità. Il profumo della cioccolata calda si diffondeva nell’aria come una promessa non detta, un’ancora lanciata verso un futuro che non poteva ancora ferirmi. Ogni sorso era un ritorno, ogni nota della colonna sonora un richiamo...
Posted on July 29th, 2003 at 11:43 PM | Tags: Celebrazioni | 10 Comments
Sono passati pochi giorni, ma sembrano un’eternità. Il tempo ha un cuore tutto suo, batte quando vuole, rallenta, accelera, si contrae e si dilata senza preavviso. A volte scorre come un fiume in piena, travolge tutto e lascia dietro solo un’eco confusa. Altre volte si ferma, immobile, sospeso, lasciando che il silenzio si faccia largo tra le pieghe dei giorni. Le ore scivolano senza lasciare traccia, come nuvole spinte dal vento, e io mi ritrovo a chiedermi quante ne ho perse, quante ne ho vissute davvero. Eppure, qualcosa mi tiene ancorata, un filo sottile che mi lega al mondo, alla realtà, al respiro che ancora pulsa dentro il mio petto. Ero lì, come sempre, nel cuore della notte, in quel luogo che sembra avere il respiro del mondo. La discoteca è un battito continuo, un groviglio di suoni, luci e corpi che si muovono senza sosta, un mare di energia che si infrange contro le pareti. Il sudore scivola sulla pelle, la musica entra nelle vene, il ritmo prende il controllo. Poi, all’improvviso, una spinta dietro di me. Un contatto inaspettato, una presenza che si insinua tra il respiro e il buio. Mi giro e lo vedo. Lui. T. Il...
Posted on July 8th, 2003 at 11:55 PM | Tags: Celebrazioni | 12 Comments
Le ore scorrono e ci cambiano, ci rendono consapevoli del peso del tempo che non si ferma mai # Il tempo scorre. Non si ferma mai, ci cambia, ci scivola addosso, ci trasforma. Ogni secondo che passa è una sfida, un peso che dobbiamo portare, una cicatrice che ci segna. Non c’è paura in me, solo una consapevolezza che mi attanaglia. Il tempo è la più grande verità che abbiamo, e ci costringe a guardare. Non possiamo sfuggirgli, non possiamo fermarlo, eppure lui si muove in noi, ci attraversa, ci trasforma senza che possiamo fare nulla. E io, oggi, mi fermo per un istante a pensare: ho diciannove anni. Non è più quel diciotto che aveva l'eco di un futuro da scrivere. Non è più quel numero che mi dava la possibilità di immaginare. Ora è il presente che mi scivola addosso, il respiro che diventa più corto, il battito che accelera mentre osservo il mondo che si fa adulto davanti a me. Le mani si sono fatte più spesse, la pelle più dura, ma dentro di me c’è ancora quella ragazza che voleva cambiare il mondo. Solo che ora non c’è più tempo. Non posso più aspettare. Non posso...
Posted on February 12th, 2003 at 10:22 PM | Tags: Celebrazioni | 24 Comments
La mia cioccolata calda tra le mani si sta facendo sempre più fredda. Il vapore, che prima saliva piano, ora è scomparso, lasciando solo una sensazione di vuoto tra il caldo del bicchiere e il gelo dell'aria che mi circonda. Il rumore della città sembra distante, come se fosse un'altra dimensione. I passi frenetici dei passanti si perdono in un angolo remoto della mia mente, e per un attimo sento il silenzio avvolgermi, farsi largo tra i pensieri, come un respiro che non si è mai fermato. Poi, lui appare. Un volto che non vedo da anni, uno di quelli che non sono né amici stretti né estranei, ma semplicemente compagni di un tempo che ora sembra altro, lontano. La sua figura si staglia contro la luce soffusa del caffè, come un'immagine sbiadita che ritorna all'improvviso, come una scena che non avevo più pensato di rivedere. Non ha bisogno di parole per farmi capire che è lui. Il suo sorriso mi colpisce, immediato, con quell’espressione che ti fa sentire a casa, come se il tempo non fosse mai passato, come se tutto fosse ancora fermo in quella sera di tanti anni fa. Ci guardiamo per un attimo, il mondo che...
Posted on January 7th, 2003 at 6:00 AM | Tags: Celebrazioni | 10 Comments
Sono sveglia, ma non del tutto. Il mio angolo disordinato mi accoglie con la solita confusione, tra libri sparsi, fogli che raccontano pensieri incompiuti, e il mio vecchio computer che ogni tanto si ferma, ma è ancora lì, come un vecchio amico che non tradisce mai. La lampada emette una luce fioca, quasi rassegnata, che accarezza la scrivania. Mi sembra che tutto, in questo angolo, si stia arrendendo alla notte. Eppure, in questo buio, c’è qualcosa che continua a pulsare. Non è paura, non è ansia, è solo il rumore dello zapping, che riempie il vuoto. La TV, reliquia degli anni ’90, è ancora accesa. Scivolo con il dito sul telecomando, ogni tasto un altro salto nel buio. Non c’è nulla di interessante, ma il gesto è automatico, la mente si aggrappa a quel rumore che riempie l’aria. Sono sveglia. Eppure il sonno è così vicino, così facile da raggiungere. Ma lo so, domani sarà un’altra giornata, un’altra corsa contro il tempo. La sveglia suonerà presto, troppo presto. La scuola mi aspetta, il mondo fuori non si ferma mai. Eppure, non riesco a spegnere la TV. C’è qualcosa in quelle immagini che mi fanno ridere, che mi fanno dimenticare il...
Posted on July 8th, 2002 at 7:00 AM | Tags: Celebrazioni | 30 Comments
Oggi compio 18 anni. La mente mi scivola su questa verità come se fosse un filo sottile, difficile da tenere tra le dita. È come una porta che si spalanca, ma non ti viene detto cosa ci sia dall’altra parte. La libertà, quella che tutti promettono, quella che sembra un sogno e che adesso ti scivola addosso come una nuova pelle. È un numero, un'età, ma è anche un mondo che si riempie di regole, di aspettative, di cose che ora si devono fare. Perché il mondo ti cambia quando arrivi a quel punto. E non ti viene nemmeno chiesto se lo vuoi. Le 18 primavere, l’equilibrio sottile tra essere giovane e diventare adulto, con una serie di scelte che non avevi mai considerato prima. Non è nemmeno una festa, non è un grande evento. È il passo che fai dentro una nuova dimensione, che si aggiunge, si sovrappone a quella che conoscevi. Sono a Loano, dove il mare sfiora la riva con un respiro che non si ferma mai. Il sole è già alto, la sabbia è ancora fresca. È un posto che conosco da sempre, ma oggi sembra diverso. Ogni angolo di questa città mi parla, e io...