Specchi dell’anima rubati
Posted on February 3rd, 2005 at 10:30 PM | Tags: Algoritmi | 0 CommentsEsistono sguardi che non vediamo mai, ma che osservano ogni passo.
Ci scrutano, ci giudicano, ci clonano. E noi, possiamo davvero sfuggire al loro riflesso? #
Oggi è una giornata che scivola tra le mani, come acqua che cerca di sfuggire alle dita. La pelle trattiene una sensazione di gelo, ma non è il freddo a tormentarmi, è il pensiero di essere osservata. Qualcuno, da qualche parte, sta raccogliendo pezzi di me. Fotografie che non ho scelto di condividere, descrizioni della mia vita scritte da una mano che non è la mia. «Chi sei, tu, che mi rubi l’identità?» mi chiedo, guardando lo schermo davanti a me.
Ho provato a capire. Ho cercato di accedere al forum, ma ogni volta il mio IP viene bloccato. Come se volessero negarmi l’accesso alla mia stessa immagine. È ironico, no? Io sono il soggetto, eppure non ho il controllo. Questa sera, accendo una candela sul tavolo. La sua fiamma ondeggia in una danza fragile. Il profumo di cera calda si mescola a un vago sentore di arancia e cannella, un retaggio del Natale appena passato. Eppure, non c’è calore nella stanza. Mi sento osservata anche qui, protetta solo da una sottile barriera di vetro e cemento.
Sorseggio un bicchiere di acqua minerale, fresca, che lascia una scia quasi metallica sulla lingua. La semplicità di questo gesto contrasta con il tumulto nella mia mente. La stanza intorno a me si riflette nello schermo spento del computer: il caos ordinato di appunti, libri e qualche vecchia fotografia che non ho ancora avuto il coraggio di incorniciare. Il riflesso mi colpisce. È come se il mio volto, quello vero, fosse intrappolato in uno spazio intermedio, tra il reale e il digitale. Forse, anche quella ragazza sente lo stesso. Mi chiedo se le sue azioni siano il frutto di un’ossessione o di una solitudine che non riesce a riempire. O forse è tutto più semplice: un gioco di potere. «Ma chi sei davvero, dietro quel forum?»
Ci sono momenti in cui mi domando se esista un modo per uscire da questo labirinto di specchi. Come si difende ciò che non si vede, ciò che è stato rubato nel silenzio? E se questo fosse solo l’inizio di un mondo in cui il confine tra chi siamo e chi pensano che siamo diventa indistinguibile? Possiamo davvero proteggere la nostra identità o siamo destinati a vederla spezzettata e ricostruita da mani sconosciute?
Comunque parlando di me, oggi è stata una giornata particolarmente stimolante, sebbene io non sia solita a concedermi a emozioni ed euforie. Tuttavia, devo ammettere che l’opportunità lavorativa che mi si è presentata è stata intrigante. Sono stata selezionata per un ruolo nel controllo di qualità di smeraldi e diamanti, un compito che richiede precisione e attenzione ai dettagli, due caratteristiche che mi ritengo di possedere in abbondanza.
Durante il colloquio, è stato interessante notare come il mio aspetto esteriore abbia attirato l’attenzione dei miei futuri colleghi. Nonostante io non sia solita concedermi a vanità o complimenti, devo ammettere che è stato interessante osservare la reazione delle persone di fronte alla mia presenza.