
Sotto la pelle della fede
Posted on November 19th, 2000 / Rinascita / 28 CommentsC’è un silenzio che precede ogni passo. È il respiro trattenuto, l’attimo in cui il cuore sembra fermarsi, in attesa di qualcosa che non arriva mai, ma che sempre ci promette di arrivare. Ogni mattina è un cammino, un altro passo verso qualcosa che non vediamo, ma che sentiamo, che abitiamo. La fede è quella sensazione, quella fitta nel petto che ti dice: «Prosegui». Ma quale è il prossimo passo? Qual è il cammino che dobbiamo ancora percorrere? Non siamo mai veramente arrivati. La domanda rimane, sempre. La risposta, forse, è solo un altro passo da fare. Ogni domenica mattina mi sveglio presto, e la casa è ancora avvolta nel buio di una quiete che non ha fretta. Il suono della mia voce che rompe il silenzio è una preghiera che mi guida. Non c’è altro da fare. La luce del giorno non è ancora arrivata, ma io sono già in cammino. La chiesa, quel rifugio senza confini, è lì, ad aspettarmi, sotto il peso di un cielo grigio che non promette nulla, ma tutto.
Arrivo, come sempre, in anticipo. La porta che si chiude dietro di me è un inizio che mi tocca nel profondo. Qui, nel silenzio, tutto si ferma. È l’unico posto in cui posso sentirmi a casa, anche se non so più cosa significhi “casa”. Mi siedo su una panca. Non guardo l’altare, non cerco il volto del prete. Chiudo gli occhi e lascio che l’organo parli al posto mio. L’aria è densa, piena di una tensione morbida, di una dolcezza che non avevo previsto. La chiesa è più di un edificio, è un respiro che conosco. La messa comincia e il parroco si alza. Le sue parole arrivano come lame affilate, ma sono di gratitudine. Una gratitudine che non vediamo mai, ma che è la colonna vertebrale di ogni cosa. Quella gratitudine che si nasconde nelle pieghe del nostro dolore. Non la vediamo quando tutto sembra sfuggire, ma è lì. Non possiamo fuggire, né da essa, né da noi stessi. In questa casa, nel cuore di questa chiesa, il tempo sembra fermarsi. Mi perdo nei ricordi, nelle voci sussurrate tra le file di banchi.
E ricordo quel giorno, tanto tempo fa, in una cappella dimenticata, a metà strada tra la luce e l’ombra. Lì, ho capito qualcosa che mi ha segnato. La resilienza non è solo sopravvivere, ma risorgere ogni giorno, anche quando non ne abbiamo la forza. Ogni passo, ogni gesto, è una nuova sfida. Eppure, anche nei giorni più grigi, un respiro è tutto quello che serve per andare avanti. La messa finisce, ma non io. Rimango lì, immobile, a riflettere. Inginocchiata, la mia preghiera non è fatta di parole. È il mio «grazie» che mi risuona dentro. È un grazie per ogni piccolo passo, per ogni respiro che mi tiene ancora in vita. È un grazie per quella forza invisibile che ci sostiene, sempre, anche quando non la vediamo.
Esco dalla chiesa e il mondo sembra più chiaro, come se qualcosa fosse stato finalmente messo al suo posto. Ma qualcosa di più profondo mi coglie all’improvviso. È una sensazione familiare, che mi travolge, che mi trascina indietro nel tempo. Sono una giovane scout. La gioventù, l’inquietudine di quel tempo, il calore di un gruppo che affronta le sfide insieme. Ogni passo nelle escursioni, ogni notte sotto le stelle, ogni parola intorno al fuoco. La vita è fatta di quei piccoli momenti che ci sfuggono, ma che, in realtà, sono quelli che ci definiscono. La fatica di un cammino, di un viaggio che non è mai solo fisico. E ogni passo, quando lo fai insieme, diventa più facile. Sì, più facile. Ma se fossi sola? La solitudine pesa, sì, ma mi insegna. Ogni passo è un peso, ma è anche un dono. Mi fermo. Inspiro profondamente, e il mondo sembra rallentare. La resilienza è proprio questo: un percorso che non finisce mai. Un cammino che non vediamo mai davvero cominciare, ma che ci spinge avanti, senza che ce ne accorgiamo. Ci fa scoprire, ogni volta, qualcosa di nuovo su noi stessi. Forse è questo il vero senso di tutto. O forse no. Forse, è solo un passo, uno solo. E poi un altro.
AMEN.
Remember me,
Eclipse
Mi piace come hai descritto quella sensazione di essere sempre in movimento, sempre alla ricerca. La fede non è mai statica, è caos, è scompiglio, ma proprio per questo è viva. È quella spinta che ti fa andare oltre anche quando tutto sembra perduto. Ogni passo, ogni respiro è una forma di resistenza. Non smettere mai di scrivere, queste parole sono una bomba. Sei una forza!
Riot Brescia, le tue parole sono un’esplosione di energia. È proprio questo che ci insegna la fede: a resistere, a lottare, anche quando sembra che non ci sia niente da fare.
C’è una magia nel modo in cui scrivi, come se ogni parola fosse un passo su un sentiero che non vedi ma che senti. La fede è proprio così, una strada che percorri senza sapere dove ti porta, ma con la certezza che ogni passo ti avvicina a qualcosa di importante. Ogni mattina è una nuova possibilità, e la tua scrittura mi fa sentire che non sono mai solo in questo cammino.
VibeZena, la tua visione della fede come un cammino misterioso è perfetta. Ogni passo, anche nel buio, è carico di possibilità. Grazie per aver portato questa luce nel mio scritto.
C’è una sorta di tranquillità nelle tue parole, come se ogni passo fosse un piccolo rifugio. La fede non è solo credere in qualcosa di invisibile, è anche credere nei momenti di solitudine, nei silenzi che ci parlano più di mille parole. La tua riflessione è una piccola oasi di pace in un mondo che corre troppo veloce. Grazie per questa lettura che mi ha fatto fermare un momento a riflettere.
SoulAlessandra, ogni parola che hai scritto riflette proprio quella pace che cerchiamo nei momenti più tranquilli. La fede è anche saper ascoltare il silenzio, il rifugio che ci protegge.
La fede è qualcosa che non può essere spiegata, ma può solo essere vissuta. E tu lo scrivi così bene, come se ogni parola fosse una testimonianza di quello che hai sentito nel profondo. Mi hai fatto riflettere sulla fede come qualcosa che si rinnova ogni giorno. Grazie per questa riflessione.
SenzaGiudizio, la fede si rinnova ogni giorno, proprio come hai scritto tu. Grazie per aver apprezzato questa visione profonda e personale che voglio trasmettere.
Non ho mai visto la fede come qualcosa di dolce. È più come una sfida, qualcosa che ti scuote, ti fa venire voglia di lottare contro il mondo. Ogni passo è una battaglia, ogni respiro è un atto di resistenza. La fede non è la sicurezza che troverai quello che cerchi, è il coraggio di continuare a cercare, anche se nessuno ti dice cosa troverai. Per me la fede è tutto tranne che quiete. La tua scrittura è potente, mi ha scosso davvero.
MetalManzoni, la tua visione della fede è forte e combattiva. La fede non è solo dolcezza, ma anche la forza di resistere. Grazie per il tuo spirito che non ha paura di sfidare le convenzioni.
Tanta roba! Cioè, la fede è davvero un cammino senza fine, ma è anche un modo per non fermarsi mai. È questo che mi colpisce di più: che non si smette mai di cercare. La tua scrittura è come un grido in un deserto che non finisce mai. È pazzesca.
Bastianello, la fede è proprio questo: un grido che non si ferma, che continua a risuonare. Grazie per aver colto questa energia che anima ogni ricerca.
Parli della fede come di una continua ricerca. A volte mi chiedo se arrivo mai a una risposta. La tua scrittura mi ha fatto riflettere sul fatto che forse non c’è bisogno di una risposta finale, ma che la fede è nel cammino stesso. Mi piace molto come esplori questo concetto. È come se mi avessi parlato di me.
Marcolino, il cammino è proprio la risposta. Non è mai un punto di arrivo, ma una continua ricerca. Grazie per aver colto la profondità di queste parole.
Quando parli di fede, sembra che tu stia parlando della vita stessa. Ogni passo, ogni gesto, ogni respiro è un atto di fede. Non è un’attesa passiva, è un movimento continuo, una spinta che ci fa andare avanti. A volte, non siamo nemmeno consapevoli di quanto sia forte questa forza che ci sostiene. È come una musica che ci guida, anche se non la sentiamo sempre. È un viaggio che non finisce mai. Bravo davvero.
CuoreRoveto, hai colto nel segno. La fede è una spinta invisibile che ci accompagna, una forza che non sempre vediamo ma che è sempre presente. Grazie per queste parole che ci ricordano la bellezza del nostro cammino.
C’è una bellezza struggente nel tuo scrivere, come se ogni parola fosse un abbraccio. La fede per me è proprio questo, un cammino senza certezze ma pieno di una dolcezza che ti avvolge. Ogni passo, anche se incerto, è un atto di amore verso qualcosa che non vediamo, ma che sentiamo ogni giorno. È difficile da spiegare, ma tu ci sei riuscita.
GiuliaF, la tua visione della fede è delicata e profonda, come un abbraccio che non si vede ma si sente. Grazie per aver condiviso la tua dolcezza con queste parole.
In un mondo così pieno di caos, ogni tanto abbiamo bisogno di fermarci e riflettere su ciò che davvero ci guida. La fede è quella calma in mezzo alla tempesta, quel silenzio che ci fa sentire vivi. Ogni mattina è un piccolo miracolo, un’opportunità per ricominciare. Mi piace come riesci a trasmettere questa sensazione di pace con le tue parole. È come una carezza per l’anima.
EmaRiviera, la tua lettura della fede come una carezza per l’anima è bellissima. La pace che cerchiamo è spesso inaspettata, ma sempre presente. Grazie per aver condiviso la tua visione così dolce e profonda.
La fede è davvero una sensazione intima e misteriosa. Non è solo credere, è come un continuo rinnovarsi del cuore. Ogni mattina è come un piccolo atto di speranza, che si ripete senza sosta. Non si sa mai dove si va, ma la strada è già in corso. Mi sembra che tu stia dicendo che la risposta non sta nel fine, ma nel cammino stesso. Forse è questa la bellezza della fede, che non chiede risposte definitive. È una ricerca che non finisce mai, un continuo respiro.
Sakura84, hai colto l’essenza di quello che volevo trasmettere. La fede non è un luogo, è un viaggio senza fine. La bellezza sta proprio nella ricerca continua, nel non accontentarsi mai di ciò che è già dato.
Mi hai fatto pensare molto, davvero. La fede non è qualcosa che si raggiunge, è qualcosa che ci guida ogni giorno, invisibile ma concreta. È come camminare in una nebbia, senza vedere dove si va, ma sentendo la strada sotto i piedi. E ogni passo è come una piccola conquista. Non so se troverò mai una risposta, ma non smetterò mai di cercarla. Grazie per aver scritto queste parole che toccano così profondamente.
Grazie, Alexiel. Le tue parole sono il segno che il cammino che percorrere è quello giusto. Non esistono risposte definitive, solo passi da fare con il cuore.
La fede è come una mano invisibile che ti guida, anche quando non capisci dove stai andando. È il dubbio che ti fa crescere, la domanda che non smette mai di cercare. Mi piace come rendi questo concetto, come se la fede fosse un viaggio senza certezza ma pieno di significato. È questo che mi colpisce di più.
Xenon47, hai perfettamente colto il nucleo del pensiero. La fede è il viaggio senza certezze, ma con un significato che cresce ad ogni passo. Grazie per aver aggiunto questa profondità alla riflessione.
La fede è quella voce silenziosa che ti spinge ad andare avanti, anche quando non vedi la meta. È il cammino che fai, senza mai essere sicuro del risultato. Le tue parole sono come una guida, ma non una risposta definitiva. È un continuo mettersi in gioco. A me piace questo tipo di visione della fede, fatta di dubbi e ricerca, senza illusioni di certezza.
IronVox, la fede che descrivi è quella del coraggio di camminare nel dubbio, e di trovare forza anche senza risposte certe. Grazie per aver aggiunto la tua riflessione che arricchisce il mio pensiero.