Ritorno fra le righe
Posted on June 23rd, 2004 at 10:48 PM | Tags: Algoritmi | 0 CommentsSono qui, davanti allo schermo, come un soldato che torna a calpestare il campo di battaglia. Mi siedo, appoggio le mani sulla tastiera, e sento la tensione di chi è stata lontana per troppo tempo. Questo blog non è solo un angolo virtuale; è un pezzo di me, uno spazio dove la mia anima si intreccia con la rete, dove ogni parola è un frammento di qualcosa di più grande, di qualcosa che urla per essere espresso. Sono tornata.
La pausa è stata lunga, più di quanto avessi immaginato. Mi sono concessa di fuggire, di perdermi nella vita reale, di scoprire chi sono senza l’eco delle mie stesse parole. Le vacanze ad Alassio sono state un balsamo per la mente: sabbia calda sotto i piedi, il profumo di mare che si mischiava a quello delle creme solari, e il vento che portava via ogni pensiero pesante. Ma una voce dentro di me continuava a sussurrare: «Non puoi restare lontana per sempre.»
E così, eccomi qui. Mentre la musica di Ray Charles mi accompagna: «Hit the Road Jack» risuona nelle cuffie, una promessa a me stessa, sistemo l’ultimo dettaglio. Ogni riga di codice, ogni impostazione, ogni pixel è il risultato di ore passate a lottare con un mondo digitale che a volte sembra non voler collaborare. Eppure, c’è qualcosa di magico in questa lotta: vedere un’idea prendere forma, diventare tangibile, concreta. È come vedere una tela bianca trasformarsi in un quadro, ma il pennello è una tastiera, e i colori sono parole.
Nel frattempo, l’aroma di caffè riempie la stanza. Un profumo caldo, confortante, che mi ricorda chi sono. Fuori, la pioggia tamburella contro i vetri, come se volesse dire qualcosa. Dentro, il ritmo della pioggia si mescola al mio respiro, al suono dei tasti che danzano sotto le dita. Mi fermo un attimo, osservo il vapore che sale dalla tazza, e penso: quante cose abbiamo bisogno di riprendere per sentirci interi?
Scorro lo sguardo sulla stanza: tutto sembra immobile, eppure c’è vita ovunque. Il riflesso della lampada sulla finestra, il movimento impercettibile delle tende, i miei stessi pensieri che corrono più veloci del tempo. Sono qui, di nuovo, pronta a scrivere. Ma cosa significa davvero tornare? È un atto di coraggio, di speranza o solo una follia? Forse, è tutto questo insieme.
Il blog è tornato online. Vivo, pulsante, una parte di me che si riversa in questo spazio immenso che è la rete.
Chi sarà dall’altra parte?
Chi leggerà queste righe?
Saranno capaci di vedere il mio mondo attraverso i miei occhi?
Non posso saperlo. E forse non importa. Quello che conta è esserci, lasciar fluire ciò che si ha dentro, senza paura di sbagliare, senza paura di essere giudicati. E ora vi chiedo: voi, cosa avete lasciato in sospeso? E, soprattutto, cosa state aspettando per riprendere in mano la vostra vita?
• Remember me,
• Eclipse •