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Quiz #1

Ho pensato di condividere con voi una serie di risposte che non cercano di spiegare, ma di lasciare tracce, di restituire qualcosa che si muove dentro. La vita non è un elenco, non è un susseguirsi di punti fermi. È un flusso, una corrente che trascina e lascia segni sulla pelle, negli occhi, nei pensieri.

1. Mi chiamo Alice Nicole G. Non so se il mio nome racconti chi sono. Eclipse mi somiglia di più, Elis è solo un suono che scivola via veloce.

2. Vengo da Milano e Genova, ma non mi appartengono. Le città sono solo contorni, fondali di un teatro in cui mi sono trovata a recitare senza scegliere la parte.

3. Cancro ascendente Scorpione. Due vortici che si scontrano, si dilaniano, si ricompongono. L’acqua che scava la roccia, il silenzio prima della tempesta.

4. L’atletica e il web. Due mondi distanti, due velocità opposte. Il corpo che si muove, la mente che si disperde nel codice, nelle connessioni invisibili.

5. La paura più grande non è fallire, ma non provarci. Non svegliarmi una mattina e accorgermi di aver lasciato andare tutto.

6. Le ali della libertà. Un titolo che dice già tutto. Ci sono film che guardi e dimentichi, altri che ti si attaccano addosso come una seconda pelle.

7. Gli anni ’50. Lotta, rivoluzione, vinili che girano senza sosta, gonne che si alzano al vento, idee che bruciano sotto la pelle.

8. “Always” dei Bon Jovi. Perché certe canzoni ti entrano dentro come il sole attraverso una finestra aperta.

9. “Fortunate Son” dei Creedence Clearwater Revival. La senti e ti attraversa come un pugno, come un grido che nessuno può fermare.

10. Spiderman. Perché la forza non è solo nei muscoli, ma nell’intelligenza, nell’agilità, nella capacità di vedere oltre.

11. Il paziente inglese. Una storia che non si dimentica, che resta sottopelle, che riemerge quando meno te lo aspetti.

12. Il cibo non è solo cibo. È memoria, è appartenenza, è una lingua che non ha bisogno di parole. Ligure e messicano, come due estremi che si toccano.

13. Colorado Springs. Il nome ha il suono del vento tra le montagne, dello spazio aperto che non conosce confini.

14. La felicità è negli occhi del mio gatto quando si rannicchia accanto a me e il mondo smette di esistere.

15. Il sogno nel cassetto ha il sapore del vento che ti taglia la faccia mentre attraversi un confine, mentre senti una lingua sconosciuta diventare tua. Viaggiare, imparare, non fermarmi.

16. La staffetta. Non è una vittoria, è un respiro trattenuto, un battito che esplode nel petto mentre la corsa continua.

17. Incontrare una persona famosa. Non mi interessa. Le persone che contano davvero non hanno bisogno di fama.

18. Cucinare. Il cibo è l’unico linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni.

19. Se potessi cambiare qualcosa nel mondo, vorrei spegnere l’odio, togliere il veleno dalle parole, fare in modo che la gentilezza non fosse una scelta, ma l’unica possibilità.

20. Rosso. Il colore del sangue, del fuoco, del desiderio. Il colore che non si nasconde.

21. Un giaguaro. Selvaggio, silenzioso, letale. Il movimento perfetto.

22. The Simpsons. Perché la verità sta sempre nascosta sotto il sarcasmo.

23. Il caffè. L’amaro che ti riporta alla realtà, il profumo che ti tiene ancorata a qualcosa.

24. Il calcio. Non per lo sport, ma per la passione che divora, che incendia, che non lascia spazio ad altro. La Sampdoria.

25. Essere famosa. Non mi interessa la fama, mi interessa lasciare un segno, anche se invisibile, anche se nessuno lo saprà mai.

26. 31 ottobre. Perché certe date sono cicatrici, sono promesse fatte a se stessi che non si possono spezzare.

Le risposte non sono mai definitive. Sono momenti, frammenti di un pensiero in movimento.
Ciò che scrivo oggi potrebbe non essere vero domani, ma è vero adesso. Questo basta.

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