Pagine vuote, futuro
Posted on January 1st, 2000 at 1:00 PM | Tags: Celebrazioni | 14 CommentsUn nuovo capitolo sta per iniziare, tra l’incertezza del domani e la certezza che tutto cambierà #
È come se stessi per aprire un libro nuovo di zecca, con pagine bianche pronte per essere riempite di storie, avventure e sogni. Il mondo ha trattenuto il respiro, in attesa del cosiddetto “bug del millennio”, o “Y2K”. Ma poi, come per magia, tutto è andato per il meglio. È un po’ come quando superiamo un esame difficile a scuola, hai presente? Quel senso di sollievo e di felicità. Mi viene in mente una frase di un fumetto Marvel che ho letto: “Una vittoria ha più significato quando è conquistata dalla forza delle tue braccia, l’ingegnosità del tuo cervello!”.
Mi sveglio con questa sensazione di rinascita, come se avessi attraversato un ponte invisibile che mi ha portato dal vecchio al nuovo, dall’incertezza alla speranza. Il sole del primo giorno del 2000 filtra attraverso la finestra, illuminando la stanza con una luce dorata. È come se il mondo intero fosse avvolto in un manto di possibilità infinite.
Ricordo i giorni precedenti, le previsioni catastrofiche, l’ansia collettiva che si poteva quasi toccare con mano. Il “bug del millennio” doveva essere l’Apocalisse tecnologica, il crollo di un sistema che avevamo costruito con tanta cura e dedizione. Eppure, come in una narrazione epica, gli esseri umani hanno dimostrato ancora una volta la loro straordinaria capacità di superare gli ostacoli. Penso a come mi sentivo allora, con il cuore che batteva forte, pronto a tutto eppure consapevole che non potevamo fare altro che aspettare. È stato un momento di rara solidarietà, di collettivo abbraccio nell’incertezza. Come un bambino che si aggrappa alla mano della madre, abbiamo stretto i denti e sperato per il meglio.
Oggi, però, è un giorno nuovo. Un giorno che segna non solo l’inizio di un anno, ma di un’intera era. E io mi sento parte di qualcosa di grande, di immenso. Penso alle cose che voglio fare, ai sogni che voglio realizzare, alle sfide che voglio affrontare.
La mia lista per il 2000:
Scrivere un libro. Voglio raccontare storie, le mie storie, quelle degli altri, quelle che mi passano per la mente e quelle che ancora non conosco. Voglio che le parole prendano vita, che i lettori possano sentire quello che sento io, vedere quello che vedo io.
Viaggiare. Il mondo è grande e io voglio vederlo tutto. Voglio perdermi nei vicoli di Parigi, sentire il vento sul viso in Patagonia, assaporare il cibo di strada a Bangkok. Ogni luogo ha una storia da raccontare e io voglio ascoltarla tutta.
Imparare una nuova lingua. Ogni lingua è una porta aperta su un nuovo mondo, un nuovo modo di pensare, di vedere la realtà. Voglio imparare il francese, la lingua dell’amore e della rivoluzione.
Fotografare. Voglio catturare momenti, emozioni, frammenti di vita. Una foto può raccontare una storia intera, può fermare il tempo, può fare rivivere un ricordo. Voglio imparare a vedere attraverso l’obiettivo, a cogliere l’attimo fuggente.
Fare volontariato. Voglio dare qualcosa in cambio, fare la mia parte per rendere il mondo un posto migliore. Aiutare chi è in difficoltà, essere una mano tesa, un sorriso nel momento del bisogno.
In questo primo giorno del duemila, mi sento piena di energia, di voglia di fare, di cambiare, di crescere. È come se il passato fosse un vecchio cappotto che lascio cadere a terra, pronto a indossare qualcosa di nuovo, di più adatto a me. E mentre il sole continua a salire nel cielo, mi rendo conto che ogni giorno è una nuova possibilità, un nuovo inizio. Sta a noi decidere come riempire le pagine bianche del nostro libro. Sta a noi scegliere se scrivere una storia di paura o di coraggio, di rassegnazione o di speranza.
Io scelgo la speranza. Scelgo il coraggio. Scelgo di vivere ogni giorno come se fosse un dono, una possibilità unica e irripetibile. Perché, alla fine, è questo che siamo: storie in continua evoluzione, pronte a essere scritte, lette e vissute.
Cin Cin
• remember me
Eclipse •
Oh wow, che emozione! La sensazione che descrivi è davvero unica, come se stessi vivendo qualcosa di grande! Personalmente, credo che l’inizio di un nuovo millennio ci dia una forza incredibile. Ma, davvero, il bug del millennio? C’era più paura che altro, ma è andata bene alla fine. Siamo tutti qui a raccontarlo.
Grazie, davvero! È vero, alla fine è stato solo un momento di ansia collettiva, ma che ci ha unito. La paura è spesso più grande della realtà.
Sì, certo, il millennio è cambiato… ma la mia connessione a Internet continua a far schifo! Penso che forse la tecnologia ha bisogno di più tempo per migliorarsi. Non parliamo di scrivere un libro, dai… magari prima un po’ di Wi-Fi stabile!
Haha, la connessione e’ un disastro! Ma forse è proprio in questi momenti di incertezze tecnologiche che nasce la voglia di sognare e costruire qualcosa di più grande, come un libro!
Ecco, una delle solite storie idealistiche da millennio… Nuove speranze, nuovi sogni… Ma il mondo è davvero cambiato? Non basta un giorno a cambiare nulla, credimi. La realtà è molto più dura di come la racconti.
Capisco il tuo punto di vista, ma penso che il cambiamento nasca proprio nei piccoli gesti, nei sogni. Ogni giorno è una possibilità, anche quando sembra tutto immutato.
Il tuo post è davvero poetico, mi hai fatto venire voglia di viaggiare! Amo l’idea di imparare una nuova lingua e fotografare il mondo. Ogni giorno può essere una nuova avventura. Ti sostengo al 100%!
Grazie, davvero! Viaggiare e imparare sono esperienze che ti cambiano, ti fanno crescere. Sono felice che tu lo veda così anche tu.
Mi sento come se tutto fosse solo una favola… Realmente pensi che oggi sia il giorno del cambiamento? La paura per il bug del millennio è sparita, ma cosa è cambiato, davvero? La vita continua a scorrere, come sempre. ECCCCCCHHHEPPALLE
Forse hai ragione, la vita continua. Ma credo che la consapevolezza del cambiamento sia una sorta di piccolo passo verso qualcosa di nuovo. Non tutto è visibile subito.
Chissà se nel futuro si parlerà ancora di questa “paura” del millennio, come se fosse stata una tragedia. Ho sorriso leggendo del tuo viaggio a Parigi! Dove andrai per prima? Spero di riuscire a viaggiare anch’io, un giorno.
Speriamo che tu possa viaggiare presto! Parigi è solo il primo passo, ma ogni viaggio è un’avventura unica. Sarà bello esplorare il mondo con occhi nuovi. *_*
boh, io non sono così entusiasta. Va bene, il millennio è passato, ma mi sembra tutto sempre lo stesso.
Un passo alla volta!