Onde, Amici, Incognite +17

Onde, Amici, Incognite +17

Posted on July 8th, 2001 at 9:00 AM | Tags: | 0 Comments

La giornata inizia con il sole che si fa largo tra le nuvole e inonda di luce la terrazza. Il profumo del caffè riempie l’aria, mentre il mare, immenso e indifferente, si staglia di fronte a me come un’enorme distesa di possibilità. Sento le onde frangere contro la scogliera, il loro suono è una promessa di tranquillità, una carezza nell’aria. Le cose, tutte le cose, sembrano al loro posto, in perfetto ordine.

Ma è un’illusione.

Sospendo il pensiero, e mi immergo nella calma del momento. Il tempo non esiste qui, tra il suono del mare e il caffè che scivola lento nelle vene. Sono seduta al tavolo con amici che hanno la stessa smania di vita che sento nel petto. Poi c’è Martina, con il suo sorriso che illumina l’orizzonte. Il blu dei suoi occhi è lo stesso del mare davanti a noi. Ci scambiamo storie, promesse, segreti. Forse, è diventata la mia migliore amica. Non è solo una questione di parole, ma di emozioni che corrono veloci come il vento.

Uscire dal mondo delle parole e abbracciare quello delle onde è quasi naturale. La musica, quella che sente la gente comune, quella che ti accompagna nelle sere d’estate, quella che si fa ascoltare nei ricordi di chi ha conosciuto il vero amore e la vera solitudine.

I regali, quelli veri, sono quelli che non si possono toccare, quelli che sono fatti di tempo, di emozioni. Eppure, la mattina del mio compleanno è dolce come un bacio rubato, come se il mondo intero si fosse fermato per festeggiare un piccolo punto di luce in un universo di ombre. Il compleanno, le 17 candeline che danzano nel vento, mentre il fuoco sopra di esse sembra avere vita propria. Ogni candela che si spegne è un ricordo che si nasconde dentro il cuore, ed è un po’ come lasciare che una parte di te vada via. Mi chiedo se davvero stiamo crescendo o se stiamo solo cercando di non restare indietro.

I regali svelano piccole sorprese, un po’ come il viaggio che ho fatto nella mia vita: un pacchetto alla volta, una scoperta dopo l’altra. Non sono cose materiali, no. Sono emozioni, sguardi, carezze. La musica di sottofondo è quella che ascoltiamo tutti i giorni, che non ci stanca mai, quella che sa di casa, di coraggio, di sconfitte e di vittorie. “Genova per noi”, quel classico che ci unisce, ci fa sentire di nuovo sospesi, mentre la Sampdoria ci ricorda chi siamo, da dove veniamo, e chi ci ha insegnato a lottare. Forse, oggi capisco davvero cosa significa vivere.

Mi guardo intorno, e vedo il passato che si fonde con il presente. Le sfide non sono mai finite, ma in ogni onda che si frange contro la riva c’è una lezione da imparare. Una lezione di resilienza, di forza, di continuità. Ogni anno, ogni minuto che passa, la mia vita prende una forma che non avevo mai immaginato. Ma il mare mi ricorda che ogni onda che svanisce lascia sempre spazio a quella successiva. Chissà se riuscirò mai a fermarmi davvero. O se sarò sempre in viaggio, sempre in cerca di qualcosa. Le onde, però, non smettono mai di arrivare. E così, la vita.

Nel profondo, sotto il blu del mare e il ruggito delle onde, mi chiedo se questo compleanno sia solo un passaggio, una piccola tappa, o se sia un segno. Ma, alla fine, forse è solo un altro passaggio, da vivere nel pieno delle sue contraddizioni.

La domanda rimane, come un’eco: «E se la vera forza fosse imparare a lasciar andare, piuttosto che cercare sempre di tenere tutto sotto controllo?»
TANTI AUGURI A ME

Background: The Beatles – Birthday

Remember me,
Eclipse


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