
Nuovo anno a Lugano.
Posted on January 2nd, 2002 / Celebrazioni / 14 CommentsIl 2002 inizia, ma non è solo una data che scivola via. È un accenno di cambiamento, una sensazione che avvolge ogni passo che faccio, che mi sfiora come una brezza sottile. Ogni momento che si sussegue è segnato da un’inquietudine che non riesco ad ignorare. Le giornate che passano non sono mai uguali a quelle precedenti, eppure qualcosa dentro di me sembra non cambiare mai. Il suono dei passi, il profumo dell’aria, la luce che filtra dalle finestre. Ogni dettaglio mi ricorda che sono viva, che sono qui, ma che il tempo non è mai una certezza. Le passeggiate in città con mia madre sono sempre più lunghe, ma il silenzio che ci avvolge pesa più di ogni parola non detta. Il sorriso di mia madre è lo stesso di sempre, ma c’è qualcosa negli occhi che non trovo più familiare. Forse sono io a guardare in modo diverso, ma avverto un cambiamento, una distanza che cresce tra noi, impercettibile ma profonda. E il tempo scivola via, impercettibile. Come un fiume che scorre sotto la superficie, mentre tutto il resto sembra fermo.
Lugano è uno di quei luoghi che ti entra dentro senza preavviso. Il lago, le montagne, l’aria fresca del mattino. Non ci sono parole per descrivere la sensazione che mi attraversa mentre cammino lungo le rive. È un sogno senza tempo, una realtà che ti si svela piano, come se volesse dirti qualcosa senza mai farlo. Eppure, c’è un pensiero che non mi lascia, una domanda che mi assilla in ogni angolo di quella città: «Che cosa resterà di questa giornata?». Ogni sorriso, ogni risata, sembra svanire mentre le ore passano. Quello che mi colpisce non è tanto il passato, ma ciò che il futuro ci chiede di accettare. La felicità non è mai completa, non può esserlo. E mentre camminiamo fianco a fianco, con mia madre che non sa più dove guardare, mi rendo conto che anche noi, in qualche modo, stiamo cambiando. Ma come fare a non farsi travolgere da questo fluire inarrestabile del tempo?
Ogni anno ci cambia, anche quando non lo vediamo. Anche quando non vogliamo guardarlo in faccia. La nostra relazione è diversa, i silenzi sono più lunghi, le risate sono più lontane. Forse il cambiamento è inevitabile, ma non mi sento mai davvero pronta a perderlo. Eppure, c’è una certa forza in questo: nel sapere che tutto è destinato a mutare, ma che ogni passo che facciamo ha il suo significato, piccolo o grande che sia. In questa città, tra il riflesso del lago e il rumore dei miei pensieri, mi accorgo che l’unica costante che mi resta è il cambiamento. Nulla dura per sempre, ma ogni momento è un segno che lascia qualcosa. Non posso più ignorarlo. Il tempo, sebbene ci sfugga, è la sola verità che ci appartiene.
Ci sono giorni in cui il peso di tutto questo sembra troppo grande, come se ogni passo che facciamo fosse troppo pesante da sopportare. Eppure, camminiamo. Nonostante tutto. Perché ogni passo è il nostro, e ogni giorno è la possibilità di scegliere come viverlo. Forse, alla fine, è questo che conta: non fermarsi davanti alla paura del cambiamento, ma accoglierlo come parte del nostro viaggio. E mentre il tempo scorre, come un fiume che non si può fermare, mi trovo a riflettere su tutti quei momenti che non potrò più rivivere. Ma la consapevolezza non è una condanna. È un invito. Mi chiedo, allora, cosa farei se ogni istante fosse l’ultimo? Se ogni parola, ogni gesto fosse l’ultimo che posso offrire? Come cambierebbero le mie scelte? E le tue? La domanda resta lì, sospesa, come il respiro che non si ferma mai. Cosa faresti tu, se oggi fosse l’ultimo giorno che hai con chi ami?
Questa voglia di cambiamento che senti, è proprio quella che spinge ogni giorno a non fermarsi mai. Eppure c’è una rabbia in me, una frustrazione che non riesco a spiegare, come se ogni passo che faccio mi avvicinasse a qualcosa che non posso raggiungere. Non voglio sentirlo, ma ci sono momenti in cui la realtà mi colpisce troppo forte. Siamo così vicini e così lontani. Eppure non ci fermiamo. Non ci fermeremo mai.
Capisco perfettamente quella rabbia che descrivi. È come un fuoco che arde silenzioso, ma che ci spinge a muoverci, a non lasciarci sopraffare. La sensazione di essere vicini e lontani allo stesso tempo è qualcosa che ci accompagna in ogni nostro passo, in ogni scelta che facciamo. Ma è proprio questa tensione, questa lotta interiore, che ci rende vivi. Forse non troveremo mai la pace completa, ma forse è proprio questa la bellezza di tutto.
C’è qualcosa di affascinante nel modo in cui descrivi il passaggio del tempo. È come se tu riuscissi a catturare ogni momento, ogni emozione che ci attraversa e che rischia di sfuggirci. Mi sento un po’ persa in questo post, ma in senso buono. È come se avessi letto i miei pensieri, quelli che non riesco mai a scrivere. Grazie per averli scritti per me.
Giulia, le parole non sono mai sufficienti per catturare tutto ciò che sentiamo, eppure c’è qualcosa di potente nel cercare di farlo. Quando un’emozione riesce a trovare una forma, a diventare visibile, è come se avessimo finalmente trovato un angolo dove poterci riposare. Mi fa piacere che tu abbia trovato un pezzo di te in ciò che ho scritto. Forse siamo tutti un po’ persi, ma è proprio da lì che comincia la ricerca.
Ho letto questo post con il cuore in mano. C’è qualcosa di struggente e al tempo stesso liberatorio in questa riflessione sul passaggio del tempo. Sembra che il 2002 sia già stato segnato, come un simbolo di tutto ciò che sta arrivando. La bellezza del cambiamento è che porta con sé anche una parte di noi che non conoscevamo ancora. Ogni anno è una nuova occasione per scoprire un’altra parte di noi stessi.
SoulAlessandra, il cambiamento è sempre accompagnato da quella dolce inquietudine, come un battito che non smette mai di accelerare. Ogni anno ci dà una nuova opportunità, un’occasione per rivederci, per comprenderci meglio. È come se il tempo fosse un mistero da svelare, passo dopo passo. E in ogni passo, c’è una parte di noi che cresce, che cambia. E forse, è proprio lì che risiede la bellezza.
Mi piace come parli di quel sottile cambiamento che pervade ogni anno. A volte sembra che il tempo ci passi sopra senza che ce ne accorgiamo, ma in realtà, ogni giorno è un piccolo passo verso qualcosa. In questo post c’è un’eleganza che mi colpisce sempre, anche quando si parla di qualcosa che, alla fine, ci spaventa. Il cambiamento è inevitabile, ma è anche una forma di bellezza. Semplicemente, ci vuole coraggio per affrontarlo.
Hai ragione, GenovaGirl, il cambiamento è una forma di bellezza che ci sfida, e spesso ci fa paura. Ma è proprio in quella paura che possiamo trovare la forza per evolverci. A volte basta guardare le cose da un’altra angolazione, come hai fatto tu, per comprendere che ogni passo, anche se impercettibile, ci avvicina a una versione migliore di noi stessi.
Questo post è come una boccata d’aria fresca, mi sento come se stessi camminando insieme a te lungo quelle strade di Lugano, avvertendo ogni piccola sfumatura di cambiamento che portano i giorni nuovi. Ogni anno è un respiro, un passo verso l’ignoto, ma come lo racconti tu, sembra che ogni passo faccia parte di un disegno più grande. Non posso fare a meno di sentire l’intensità di ogni parola. Grazie per questo viaggio che ci regali.
Grazie Alexiel, è bello vedere come ogni lettore porti con sé una sfumatura diversa di quel momento. La sensazione di cambiamento è un filo invisibile che ci lega tutti, e ogni passo ci fa sentire più vicini a quel futuro che sembra sfuggire, ma che in realtà siamo noi stessi a costruire. Mi piace pensare che anche il tuo cammino sia in qualche modo intrecciato al mio.
Non mi sarei mai aspettato di leggere qualcosa di così profondo. In questo post c’è tutta l’inquietudine di un anno che inizia, ma anche la speranza che porta con sé. È un po’ come guardare una fiamma che brucia, ma sapere che da quella fiamma nascerà qualcosa di nuovo. Il cambiamento non è mai facile, ma a volte è proprio ciò che ci fa andare avanti.
CuoreRoveto, il cambiamento è come una fiamma che consuma e purifica. A volte non sappiamo dove ci porterà, ma è proprio questa incertezza che ci rende vivi. La speranza è il carburante che ci permette di andare avanti, di non smettere mai di cercare. Anche nei momenti più oscuri, c’è sempre una piccola scintilla che ci guida.
Non sono il tipo che si perde troppo nei sentimenti, ma questo post ha una forza che non posso ignorare. Ci sono momenti in cui il cambiamento ti arriva in faccia come un pugno, e tu non puoi far altro che accettarlo. Eppure, in fondo, è quello che ci rende più forti. È questo il bello della vita, no? La lotta. E la sfida di restare in piedi.
Capisco cosa intendi. A volte il cambiamento non ti dà il tempo di prepararti, ti sbatte contro senza preavviso. Ma come hai detto tu, è proprio nella lotta che troviamo la nostra forza. Ogni passo che facciamo ci insegna qualcosa, anche se a volte sembra che ci stiamo perdendo. Restare in piedi è l’obiettivo, e ogni volta che ci riusciamo, siamo più forti.