
Nel Cuore di Milano in autunno
Posted on October 14th, 2000 / Celebrazioni / 16 CommentsUn vento sottile mi sfiora il viso mentre cammino per le vie di Milano. È un respiro freddo, ma non pungente. Un respiro che sa di foglie, di pioggia che si prepara a cadere. L’autunno è arrivato, e con lui la bellezza che mi avvolge come una carezza sottile, quasi impercettibile, ma intensa, che mi cattura senza preavviso. Lo so, lo sento: è una stagione che non ha bisogno di spiegazioni, è una stagione che semplicemente accade. Il cielo è grigio, ma non triste, è il grigio che avvolge senza schiacciare, che accoglie. Ogni passo che faccio mi sembra più leggero, quasi come se l’autunno mi stesse invitando a una danza che non voglio fermare.
Le foglie cambiano e tutto si tinge di mille sfumature: l’arancione, il rosso, il giallo bruciato. Ogni angolo di Milano sembra illuminarsi con un riflesso caldo, morbido, che in qualche modo spezza il grigiore di un cielo che non vuole decidersi. La città diventa un quadro dipinto con colori che non puoi ignorare. È come se, per un istante, tutto ciò che è stato verde ora si arrende, si abbandona ad un colore che è più intenso, più maturo. È la bellezza della fine, che sa di inizio. La bellezza della trasformazione. Ed io? Io inizio a riscoprire il mio armadio. Gli abiti che in estate sono stati nascosti, ora escono, come se il freddo mi chiedesse di tornare a loro. Sfilo una cappottino, morbido, che mi avvolge come un abbraccio senza parole. C’è qualcosa di rassicurante in questi colori, qualcosa che mi mette a mio agio, ma che allo stesso tempo mi scuote. La bordeaux, il cammello, il grigio tortora. Colori che non sono mai troppo accesi, ma che sanno di calore, di intimità, di cose che non si raccontano, ma che si sentono. Sanno di casa, di abbracci lunghi, di tè caldo con il vapore che si solleva e si disperde nell’aria.
A Milano, l’autunno è il momento in cui cammino per le strade con il cappotto che mi copre, ma non del tutto. Perché l’autunno è un gioco di contrasti: la fretta della vita quotidiana, il passo veloce tra le persone, ma tutto attorno ha una dolcezza che mi fa fermare. E poi ci sono le scarpe. I miei stivali preferiti, neri, alti, che scivolano sul pavé. Cammino decisa, come se ogni passo fosse una dichiarazione di indipendenza. Perché l’autunno, con i suoi colori e il suo cielo che cambia, è il momento in cui mi sento più me stessa. Le strade di Milano sono diverse in autunno. Non c’è più il calore soffocante dell’estate, né l’umidità dell’inverno. È una stagione che non si spiega, ma si vive. Si respira. E in ogni angolo, nelle vetrine delle boutique che espongono maglioni di lana e cappotti di cashmere, nei parchi dove il silenzio è rotto solo dal fruscio delle foglie calpestate, Milano sembra fare una pausa. Ma non è una pausa di noia, è una pausa che prepara, che carica. È una pausa che sa che presto tutto cambierà, ma che per ora si lascia vivere. Si lascia respirare.
Ogni volta che metto il mio cappello, di quel colore beige champagne che adoro, sento di essere pronta per affrontare tutto ciò che mi aspetta. La sua forma mi dà sicurezza, come se fosse un segno, un simbolo di un’autonomia che cresce con l’autunno. E quando l’aria fresca si fa più pungente, non c’è niente che desideri di più che infilarmi in una sciarpa di cashmere, che mi avvolge il collo e mi dà una sensazione di protezione. Il caldo che si riversa sulle spalle è il calore di un rifugio che cerco, ma che so non mi appesantirà mai. Mi piace pensare che ogni colore dell’autunno mi appartenga. Il rosso delle foglie è il mio amore bruciante e senza compromessi, l’arancione è la passione che non si spegne mai, il giallo è la luce che arriva, ma con calma, senza fretta. E ogni passo che faccio tra le foglie che cadono è un passo verso una nuova consapevolezza. Come se l’autunno fosse il mio momento di rinascita, di introspezione. Il tempo giusto per guardarmi dentro e ritrovare quella forza che a volte mi sembra dimenticata.
Il vento, intanto, soffia più forte. E in quel respiro che si perde tra le vie di Milano, c’è la promessa che niente sarà mai uguale. Il cielo si farà più grigio, le giornate più corte, ma in questa fine c’è sempre un inizio che aspetta. E io, che amo i colori dell’autunno, so che ogni stagione ha il suo senso. L’autunno è quello che mi chiede di fermarmi un attimo, di respirare, di guardarmi dentro. È l’inizio di qualcosa che non ho ancora capito. Ma che so arriverà.
Forse, come le foglie, è il momento di abbandonarmi alla bellezza del cambiamento. Ma chissà… cosa succederà quando arriverà l’inverno?
THE END.
Remember me,
Eclipse
L’autunno è grigio, freddo, solitario. Non mi fa sentire leggero, ma pesante. Ogni passo che faccio è come un peso che mi schiaccia, e quella “danza” di cui parli… mi sembra solo un passo stanco. Trovo più bellezza in una giornata di sole, dove tutto è chiaro e definito.
Ciao IronVox, grazie per il commento sincero. Vedo che l’autunno ti provoca una sensazione di oppressione. È curioso come ogni stagione possa toccarci in modi così diversi, ma forse è proprio nel contrasto che possiamo trovare qualcosa di importante. Spero che, a modo tuo, tu riesca a trovare la bellezza anche in quei momenti più difficili. Ti abbraccio, Alice.
Bella questa, eh? Ma sinceramente, che c’è di così speciale in un paio di foglie che cadono e un cielo grigio? Non vedo l’ora che arrivi la primavera. A me piace il caldo, il sole, la vita. Questo autunno è solo un’illusione di bellezza. Non mi fa impazzire. Ma le tue parole… Come sempre toccanti.
Ciao Bastianello, grazie per il tuo commento. È interessante vedere come l’autunno possa suscitare reazioni così diverse. Forse è proprio nella sua intensità che ci colpisce, anche se non sempre è facile capirlo. Non vedo l’ora che anche tu possa apprezzare il cambiamento che ogni stagione porta. Un abbraccio, Alice.
Mi fa pensare a quanto sia facile perdersi nei piccoli dettagli che la vita ci regala. Le foglie che cadono, i colori che si mescolano, il vento che ti accarezza il viso… A volte mi chiedo se siamo troppo presi dalle cose da non accorgerci di quanto ci sia da vivere in ogni angolo di questa città. Milano in autunno è proprio questo: una messa a fuoco su quello che ci circonda. Perdersi non è mai stato così bello.
Ciao LunaFarfalla, grazie per queste parole così delicate e poetiche. Milano in autunno ci offre davvero il dono di fermarci, di vedere ciò che solitamente ci sfugge. A volte è proprio nei dettagli che si nasconde la vera bellezza. Ti abbraccio, Alice.
Questo è il vero spirito dell’autunno! Non ci sono spiegazioni, solo la realtà che ti colpisce come un pugno allo stomaco. Milano diventa viva, e quel grigio che qualcuno vede come noia, io lo vedo come potenza, come resistenza. E le foglie che cadono, mi fanno pensare che anche noi siamo destinati a cadere, ma in modo spettacolare. Da Brescia ti saluto.
Ciao Riot Brescia, ti ringrazio per il commento. È vero, l’autunno ha questa forza misteriosa che trasforma e scuote. Quella potenza di cui parli è anche il respiro di Milano, che si prepara a qualcosa di nuovo, qualcosa che non chiede il permesso. Ti abbraccio, Alice.
Non c’è nulla di più bello dell’autunno a Milano… sembra che la città si trasformi, come un sogno che ti avvolge con la sua dolcezza. Le foglie che cadono sembrano dirti che va bene fermarsi un po’, respirare, e lasciare che le cose accadano senza fretta. C’è una bellezza malinconica in tutto questo, ma è la malinconia che rende le cose più autentiche, più vere.
Ciao GiuliaF, grazie di cuore per il tuo commento. L’autunno ha questa magia, sì, ti permette di fermarti e respirare. E quella malinconia di cui parli è un po’ come una verità che arriva senza essere cercata. Continua a scrivere così, ti abbraccio, Alice.
Adoro Milano in autunno. Ogni angolo sembra più elegante, più raffinato, ma non nel senso classico, bensì nella sua imperfezione. Le foglie che cadono, il cielo grigio che accoglie senza opprimere… È tutto un equilibrio che non mi stanca mai. Milano, come sempre, sa come farmi sentire al posto giusto, nel momento giusto. Mi manca.
Ciao GenovaGirl, sono felice che tu abbia colto questa sfumatura di Milano. È un equilibrio delicato, sì, ma così perfetto nelle sue imperfezioni. Milano ha questo potere di farti sentire a casa, anche quando tutto sembra sfuggire. Ti abbraccio, Alice.
Ogni parola di questo post mi ha emozionata. L’autunno non è solo una stagione, è una rinascita. C’è qualcosa di profondo nella natura che si prepara a dormire, e nel suo sonno porta con sé una saggezza che solo chi sa ascoltare può percepire. Milano diventa una tela che accoglie ogni sfumatura dell’anima, ed è in quei momenti che ti rendi conto di quanto siamo piccoli, eppure così potenti. Grazie per questa bellezza.
Ciao SoulAlessandra, grazie a te per queste parole piene di emozione e riflessione. L’autunno ha un’energia che parla al cuore, e mi fa piacere che tu l’abbia sentita così. Milano, con la sua bellezza semplice, ci invita davvero ad ascoltare il mondo che ci circonda. Ti abbraccio, Alice.
Mi piace questo lato di Milano. È come un invito a riflettere, a rallentare, e ti fa apprezzare di più i colori che arrivano. Io sono di Genova, percui non capisco molto l’autunno. Ma questo discorso… Bello, davvero.
Ciao VibeZena, ti ringrazio tanto per il commento. È vero, il grigio non è solo tristezza, è un invito a fermarsi e riflettere. Milano ha davvero la capacità di riflettere i nostri stati d’animo, facendoci scoprire nuove sfumature dentro di noi. Ti abbraccio, Alice.