Napster Scomparso: L’Ultima Canzone

Napster Scomparso: L’Ultima Canzone

Posted on September 4th, 2002 at 11:40 AM | Tags: | 0 Comments

Ho usato Napster per quasi due anni. Due anni di ricerca, di canzoni scaricate, di scoperte musicali che avrebbero segnato la mia adolescenza. Tutto a portata di clic. La promessa di un mondo senza barriere, senza confini.
Ma oggi, 4 settembre 2002, tutto è finito. Napster non è più quello che conoscevo, e io non sono più la stessa.
Mi sveglio con una sensazione di vuoto. Un mondo di possibilità che sparisce. Eppure, mi chiedo se qualcuno si rendesse conto di ciò che stava perdendo.

Era una rivoluzione. Non c’era niente di simile. Mi ricordo le ore passate a cercare canzoni, a scaricare album interi. Ogni giorno, una nuova sorpresa. Un brivido di libertà, la possibilità di avere la musica che volevo senza doverla comprare. Era come rubare, lo ammetto. Ma in fondo, chi non lo faceva?

Oggi, però, non c’è più niente. I server sono giù, i sogni si sono infranti contro la legge. La musica è tornata a essere ciò che era prima: una merce. Eppure, io mi sento ancora connessa a quell’idea di infinito, a quella possibilità che sembrava così vicina.

Napster non era solo un programma. Era un simbolo. Un atto di ribellione. Una sfida a un sistema che ci voleva fare pagare per ogni singolo brano, per ogni minuto di musica. Ora che è morto, posso solo guardare indietro. Mi viene in mente quella sensazione di dolce liberazione mentre il mio computer scaricava ancora una canzone dopo l’altra.

Il suo spirito vive ancora nei miei ascolti, ma è come un ricordo sbiadito, un sogno che non si ripete mai più.

Napster ha avuto il suo tempo. Ora è diventato storia, ma dentro di me, quella storia è viva. La musica, per me, è sempre stata una ribellione. Un atto di resistenza contro la normalità. E ora? Dove sono finiti quei giorni? Perché, poi, le cose cambiano? E chi decide che una cosa debba morire mentre un’altra deve vivere? Napster è morto, ma la sua morte non mi ha mai convinto. Eppure, a chi importa?

Se domani ci fosse una nuova Napster, quanti sarebbero pronti a usarla? E cosa faremmo con quella nuova libertà? Siamo pronti per un altro atto di ribellione? O ci accontenteremo di ciò che ci viene dato? La tecnologia ci cambia, ci trasforma. Ma la domanda rimane: dove stiamo andando?

Addio…
Ti voglio ricordare cosi’…

Remember me,
Eclipse


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