
Memoria: 11 settembre
Posted on September 12th, 2001 / Memoria / 40 CommentsSospesi nel nulla #
Il cielo che ieri sembrava senza confini è oggi pesante, carico di polvere e macerie. Un silenzio irreale avvolge il mondo, eppure c’è un frastuono che non si spegne mai. Le parole sono affogate nel rumore di qualcosa che non riesco nemmeno a definire. Non sono più sicura di cosa stia accadendo. C’è un vuoto in me, una sensazione che mi cresce dentro, come se il mondo si fosse piegato su se stesso e avesse lasciato la mia vita fuori, in attesa di una risposta che non arriva. Non posso smettere di pensare a ieri, a quando tutto è cambiato, come un passo falso, un battito di cuore che ha scosso l’aria. Quando mi sono svegliata questa mattina, il mondo era diverso. La luce del giorno entrava dalla finestra con una dolcezza che non avevo mai notato prima, eppure qualcosa mi feriva. Una vertigine. La mente si agganciava a quei momenti eppure non riusciva a staccarsene. Le immagini delle torri, quelle enormi, imponenti strutture che avevano fatto da sfondo alla mia vita, crollavano, si polverizzavano davanti ai miei occhi, dentro quel televisore. Non era possibile. Ma era vero. Non c’era più dubbio: non era un film, non era uno scherzo, non era un incubo. Era tutto vero.
E adesso, che rimane? Solo un’ombra che attraversa la mia mente, e quel silenzio assordante che ti fa sentire lontana da te stessa. Come se la risposta fosse troppo pesante per essere portata. Mi chiedo perché, ma la domanda non ha una forma, non si fa parola. È come se la mia stessa domanda avesse paura di farsi sentire. E la risposta non arriva, mai. La realtà mi entra dentro, mi fa male. La vita sembra un filo troppo sottile, e il mondo ha perso quella sensazione di stabilità che avevo sempre creduto di conoscere. Abbiamo vissuto nell’illusione che tutto fosse al suo posto, che il nostro mondo fosse sicuro, che le guerre e la morte, la sofferenza, appartenessero a chi stava lontano da noi. Ma il nemico non è più là, in un angolo remoto, a migliaia di chilometri di distanza. È tra noi. È dentro di noi. E la debolezza che pensavamo di poter ignorare, ora ci esplode in faccia, ci sbatte contro come un uragano. E io? Che faremo adesso?
Non c’è più tempo per restare fermi. Le immagini di quei corpi che bruciavano nel cielo, l’orrore di quei volti, non posso dimenticarli. Non possiamo. Ogni vita spezzata è una scossa che ci fa tremare. C’è qualcosa che non va, che ci fa chiedere: siamo davvero pronti a difendere ciò che amiamo? Non è solo una questione di territorio, non è solo una guerra tra nazioni. È qualcosa di più profondo, più intimo. È un attacco al nostro cuore, alla nostra visione del mondo, alla nostra convinzione che la libertà possa essere qualcosa di immutabile. Ma nel silenzio che segue, tra la polvere, mi accorgo che non c’è spazio per l’arroganza, che non c’è più niente che possiamo dare per scontato. Perché questo non è solo un attacco fisico. È un attacco all’anima. All’idea che nulla possa davvero toccare la nostra essenza. Le domande continuano a crescere, a invadere ogni angolo della mente. Eppure, dentro, c’è un fuoco che non si spegne. Una sete di risposte che non trova pace. Perché, come? Come siamo arrivati a questo punto? Quante altre vite dobbiamo sacrificare per capire che la nostra sicurezza non è mai scontata? Cosa faremo quando il silenzio sarà davvero tutto ciò che ci rimarrà? E tu, cosa pensi? Come ti senti ora che il mondo è cambiato per sempre?
PEACE & love.
Remember me,
Eclipse
Non lo so, è tutto così surreale… Come si fa a tornare alla normalità dopo una cosa così? Penso che dovremo reinventarci. In fondo, è il nostro futuro che stiamo costruendo, anche se ora sembra così incerto.
Il futuro è sempre incerto, eppure, è proprio lì che possiamo fare la differenza. Non arrendiamoci alla paura. È nelle nostre mani, ogni giorno, costruirlo.
Non è la solita tragedia. Questa volta è diverso. Ma poi, siamo davvero pronti a fare qualcosa di concreto? O resteremo a piangere e basta?
Restare a piangere non basta, TheReal_007. La risposta è nell’agire, nel prendere posizione. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo plasmare il futuro.
Oggi sento il peso della sofferenza come mai prima d’ora. È come se il mondo stesse crollando e noi con lui. Ma la domanda rimane: come ricominceremo? Saremo più forti, o più fragili?
La forza nasce dalle ferite, RiflessioneProfonda. Non sarà facile, ma è proprio nella sofferenza che scopriremo chi siamo veramente. Non dimenticarlo.
Leggere le tue parole mi ha colpita, come una pioggia fredda in una notte d’estate. Non so cosa dire, se non che la paura è ovunque, e ci cambia, ci spinge a chiedere il perchè. Ma forse proprio lì sta la speranza, nel nostro voler capire… nel non arrenderci. Come puoi scrivere così, con tanta forza, ma allo stesso tempo tanta delicatezza?
La paura è il prezzo della consapevolezza, Adelaide. Non possiamo ignorarla, ma possiamo imparare a conviverci. Il domani, per quanto nebuloso, è nostro da costruire. Non dimentichiamolo.
Mi sembra di impazzire… come facciamo a vivere così, con questo peso sulle spalle? Ma sono anche arrabbiata! Non è giusto che accadano cose del genere. Dobbiamo fare qualcosa, NON possiamo restare immobili!
La rabbia è il primo passo, LunaBlu. Ma non basta. È la nostra azione che conta. È proprio nei momenti come questi che dobbiamo agire.
Oh, è terribile tutto ciò che sta succedendo! 😢 Non so come dirlo… ma mi sembra tutto così strano! Come se il mondo non fosse più lo stesso. Ma tu sei davvero brava a scrivere queste cose. ❤️
Hai ragione, Chiara. Il mondo non è più lo stesso. E forse, per il bene di tutti, non lo sarà mai più. Ma dobbiamo affrontarlo, con coraggio.
Non so cosa dire, sono senza parole… Un mondo che sembra crollare, ma tu riesci sempre a far emergere la bellezza anche nel caos. È in questi momenti che dobbiamo trovare la nostra forza. Un abbraccio!
Grazie, Alexia. La bellezza è più fragile che mai, ma non per questo meno potente. Siamo noi a darle forma, ogni giorno, con i nostri gesti.
Da giapponese, posso dirti che anche noi abbiamo vissuto la distruzione e il dolore. È difficile, ma la speranza non deve mai mancare. Le cicatrici sono parte della nostra storia. Oggi, come sempre, dobbiamo cercare di ricostruire.
Le cicatrici ci raccontano la nostra forza, Sakura. E hai ragione, senza speranza non c’è vita. Ricostruire non è solo un atto fisico, ma anche spirituale.
Tutto mi sembra così lontano… Eppure, è così vicino, così reale. Cosa possiamo fare noi, qui, per cambiare le cose? È questa la domanda che mi tormenta.
Non è lontano, Yahoogirl_89. Ogni scelta che facciamo ha il potere di cambiare le cose, a cominciare da noi stessi. Non dimenticarlo.
Un altro giorno, un altro disastro… Ma non è certo la tua scrittura a cambiare nulla. Sarebbe stato meglio se avessimo imparato la lezione prima di arrivare a questo punto. C’è poco da dire, ormai.
Se credi che la scrittura non possa cambiare nulla, forse non hai mai sentito il suo potere. È con le parole che si costruisce, e se non ora, quando? Anche tu, se vuoi, puoi fare la tua parte.
Non è possibile, non voglio credere che sia successo davvero. Ma, purtroppo, è successo. E noi cosa facciamo ora?
Cosa facciamo ora? È la domanda che ci accompagnerà sempre. Ma non possiamo fermarci, Nostalgia_92. È nelle nostre mani cambiare il corso della storia.
Non riesco a smettere di pensare a quanto tutto sia cambiato in un attimo… L’umanità è davvero così fragile? Eppure è proprio nei momenti di distruzione che ci ricordiamo della nostra forza. Grazie per condividere con noi i tuoi pensieri, mi fai sentire meno sola in questa follia.
La fragilità è la nostra forza, Alexiel. È attraverso le rotture che vediamo la bellezza dei pezzi che restano. Non siamo mai soli finché ci teniamo vicini, anche a distanza.
Non so cosa pensare… Mi sembra che il mondo stia impazzendo. Ma grazie per le tue parole, almeno in qualche modo ci aiuti a ragionare su ciò che sta accadendo. ❤️
Il mondo è sempre stato instabile, Roxanne. Ma è proprio nei momenti di caos che dobbiamo trovare la lucidità per agire. Grazie per esserci.
Mi hai fatto riflettere molto… Anche se è difficile, dobbiamo non dimenticare e andare avanti. Non possiamo lasciare che la paura vinca. Grazie per le tue parole, davvero.
Non dimenticare, VeroFiore. È così facile lasciarsi sopraffare, ma se non ricordiamo, il futuro sarà solo un’eco del passato. Grazie a te per essere qui.
Basta con le solite lagne! Non c’è nulla da fare, è solo un mondo di pazzi. Lasciate stare e fate qualcosa di utile, basta con i piagnistei!
Lamentarsi è facile, ma il vero coraggio sta nel fare, non nel criticare. Non lasciare che la rabbia ti accechi. Il cambiamento inizia da te.
Che mondo stiamo vivendo… La paura è ovunque. Ma alla fine, che possiamo fare se non restare in piedi e affrontarla?
Esattamente, Mistermuscle. La paura non è una scusa. È un richiamo a vivere con più intensità, a non fuggire dalla realtà.
Che paura, davvero… Ma grazie per averci fatto riflettere, non avevo mai pensato a quanto tutto questo ci cambi. Spero che le cose possano migliorare. ❤️
La speranza è l’unica cosa che ci rimane, SogniDoro. E sì, dobbiamo credere che le cose possano migliorare. Ma solo se ci impegniamo tutti.
È tutto follia! Non ci credo nemmeno! Ma non è questo il punto, vero? Il punto è che bisogna reagire, fare qualcosa, non stare a guardare!
Reagire è facile. Ma quello che conta davvero è come reagiamo, MaxPower. La risposta è nelle nostre azioni quotidiane. E questo è ciò che dobbiamo chiedere a noi stessi.
Non posso credere che tutto sia davvero successo… mi sembra un incubo! 😔 Ma grazie per queste parole, mi danno un po’ di speranza. Come si fa ad andare avanti in un mondo così spezzato?
La speranza è più fragile che mai, Maddalena, ma è quella che ci tiene in piedi. Non smettere mai di cercarla, anche nei posti più oscuri.
Non voglio sentire più parlare di queste tragedie. Ma grazie per averci fatto riflettere. Non c’è molto altro da dire. Se non fare qualcosa, giusto?
Fare qualcosa è l’unica risposta, PunkInMind. È sempre stata così. La storia ci giudicherà per ciò che facciamo ora, non per ciò che pensiamo.