
Sospesa tra le onde
Posted on July 2nd, 2003 / Memoria / 38 CommentsE non smetto di sentire quel calore nella pelle, nonostante tutto #
Non ci posso ancora credere, eppure sono qui, su questa terra che conosce il mio passo, che raccoglie i miei sogni e le mie stanchezze. Mi sono alzata questa mattina, il sole già prepotente attraverso la finestra. Il caldo mi avvolge, è un caldo che sa di mare, che sa di estate e di ricordi che ancora non si sono fatti carne. Apro gli occhi e non c’è fretta. Non c’è mai fretta quando si è lontano da tutto, da chi ti conosce, da chi ti ha messo delle etichette. Qui, tutto è sospeso, come un respiro che non ha paura di rimanere fermo. La colazione? Un rito. Il caffè, forte, come deve essere. La brioche, calda, che sa di mattino e di casa. Poi il succo d’arancia, la freschezza che rinfresca la lingua e mi riporta a quel sorriso che non riuscivo a trovare. Mi siedo sulla terrazza. Il sole mi bacia la pelle, sento il calore che mi attraversa senza chiedere permesso, come se fosse sempre lì, nascosto dentro di me. Mi immergo nel profumo dell’aria, quell’odore che sa di salsedine e di ricordi lontani. La terrazza è silenziosa, ma non mi sento sola. Il mare è lì, vicino, che aspetta il mio respiro, come se lo stesso fiato che esce da me possa unire le due rive.
Esco e il mondo fuori è un quadro che non voglio distorcere. Il mare, così vicino che sembra di poterlo toccare con un passo. La sabbia calda, che ti scotta i piedi ma che ti avvolge come una carezza materna. Vado verso la spiaggia dei Doria, il posto che, ogni anno, mi accoglie senza mai chiedere nulla in cambio. Ogni granello di sabbia racconta una storia, una di quelle che non si dimenticano mai. Mi immergo nel mare. L’acqua è perfetta, scivola sulla pelle come una seconda pelle, ma più fresca, più viva. Nuoto, nuoto come una sirena, sento l’acqua che mi avvolge, il suono del mare che mi riempie le orecchie, e per un attimo, tutto ciò che c’è intorno sparisce. Esisto solo io e il mare. Un respiro che si fonde con il respiro dell’acqua. Esco, con il sale sulla pelle, che non voglio togliere. Mi siedo al sole, i raggi caldi che penetrano e scaldano ogni muscolo, ogni fibra. Mi stendo e prendo la protezione solare, quella che deve farti sentire al sicuro. Mi cospargo, e il profumo della crema si mescola al mare. C’è una dolcezza in questo gesto, una calma che non ha spiegazioni. Il mare c’è sempre, e la pelle è sempre più scura, come se il sole si fosse impresso dentro di me, come se fosse diventato parte di me.
Più tardi, mangiamo la focaccia. Una delle cose che rendono questa terra speciale. C’è qualcosa di semplice ma che racchiude un mondo intero in ogni morso. Sapore che sa di casa, di radici, di tradizione. Non è solo il cibo, è il modo in cui si mangia. In compagnia. Con gli amici che fanno parte di questa routine estiva, che vengono e vanno senza fretta. Con la risata che non si ferma mai, che si mischia al rumore delle onde, che si fa parte del paesaggio. La focaccia è appena uscita dal forno, calda, profumata. La mangiamo con le mani, senza pensare a nulla, come se il mondo fuori non esistesse. Si ride, si parla, si raccontano storie, ma sono quelle storie che non cambiano mai. Quelle che restano e che, ogni anno, ci riportano qui, nello stesso posto, nello stesso momento.
La giornata scivola via, come il mare che si frange sulla riva. La sera si avvicina, ma il sole non vuole andare via. Lo guardo, e so che domani sarà lo stesso. Ogni cosa è un piccolo frammento che forma un tutto, eppure non c’è un centro. Tutto è disperso, ma è anche perfetto così. Non c’è un finale, solo un’altra attesa, un altro giorno che arriva, e un altro ancora che resterà dentro di me. E così, anche oggi, siamo qui. La sensazione è quella di una vita che scorre, senza mai fermarsi davvero, senza mai trovare una fine. Si va avanti, si vive, si respira. Nulla è mai definitivo, ma tutto è sempre lì, pronto a tornare, in ogni momento.
Sospesa.

Cheers.
Remember me,
Eclipse
Io credo che il mare abbia una sua lingua, fatta di onde e di sabbia che scivola tra le dita. Ogni volta che lo guardo, mi sembra che mi stia raccontando una storia che non posso sentire, ma che è lì, davanti a me. Ogni movimento dell’acqua è un segreto che il mondo ha deciso di non rivelare del tutto. Un mistero.
È affascinante come il mare, nella sua calma apparente, possa nascondere così tanti segreti. Eppure, ogni volta che lo guardiamo, possiamo solo intuire qualcosa, senza mai arrivare a toccarlo davvero. Forse è proprio questa la bellezza del mare, un segreto che non vuole essere svelato.
C’è qualcosa di affascinante nel mare che non riesco a spiegare. È come se tutto si fermasse quando lo guardo. Ogni onda è una storia che si svela pian piano, ma che non finisce mai. È una continua scoperta. <3
Ogni onda è come una pagina di un libro che non finisce mai. Il mare non smette mai di raccontare, e noi siamo lì, ad ascoltarlo, cercando di capire il suo racconto.
Il mare è un po’ come la musica: ti avvolge, ti entra dentro e non te ne accorgi nemmeno. Poi, un giorno, ti ritrovi a canticchiare la sua melodia, senza sapere come, e ti rendi conto che ti ha cambiato per sempre.
La musica del mare è quella che non puoi fermare, che ti entra nell’anima. E come una canzone che ti ricorda chi sei, ti accompagna anche nei momenti in cui non te l’aspetti.
Il mare è come un rifugio. Ogni volta che ne sento il rumore, mi sembra che tutto possa tornare a posto. È un abbraccio che non finisce mai.
Il mare è quel luogo che non ti giudica, ti accoglie in silenzio, come una madre che sa di cosa hai bisogno. È un rifugio che ti fa sentire al sicuro.
Non capisco perché il mare faccia così effetto. Mi sembra che tutto, dal cielo alla sabbia, si mescoli insieme. Eppure, quando lo guardo, non posso fare a meno di sentire qualcosa che mi prende dentro, come una specie di nostalgia che non so nemmeno di dove venga.
Il mare ha quella capacità unica di farti sentire a casa, anche quando sei lontano. È come se avesse il potere di spazzare via tutto ciò che non conta, lasciando solo ciò che è essenziale.
Il mare è forse l’unico posto dove mi sento veramente in pace. Non c’è nulla che possa distrarmi dalla sua immensità. Mi sembra che ogni onda che si infrange sia una riflessione, una lezione che la vita mi sta dando, ma che non sempre riesco a cogliere.
Il mare ci parla in modo silenzioso, ma le sue parole sono chiare, se solo ci fermiamo ad ascoltarlo. È un luogo di riflessione, ma anche di accettazione, dove possiamo trovare il coraggio di guardare dentro noi stessi.
A volte mi sembra che il mare sia una parte di me, un riflesso di tutte le emozioni che non so dire. È come se mi stesse parlando, ma in un linguaggio che non posso capire. La sua immensità mi fa sentire piccola, ma allo stesso tempo mi dà una forza che non so da dove venga.
Quella sensazione di essere piccola, di fronte all’immensità del mare, è proprio ciò che ci rende forti. È come se ci insegna a riconoscere la nostra fragilità per poi darci la forza di affrontarla. La sua presenza è rassicurante, anche quando è travolgente.
Il mare è il posto dove sento che tutto può cambiare. Ogni volta che mi ci avvicino, sento che posso lasciarmi alle spalle tutto ciò che non mi serve più. È come una promessa di rinascita.
Forse il mare è proprio questo: un luogo dove ci possiamo rinnovare, dove ogni onda è un passo verso qualcosa di nuovo. Ci insegna che possiamo sempre ricominciare, senza paura.
Il mare è un luogo dove non ci sono parole, dove solo l’anima può parlare. È un momento di connessione profonda con te stessa.
Il mare è l’unico posto dove possiamo essere completamente noi stessi, senza bisogno di parole. È un luogo dove ci riconosciamo, dove l’anima può esprimersi senza limiti.
Il mare ti insegna a non aver paura di quello che non conosci. Ogni volta che lo guardi, ti fa capire quanto siamo insignificanti, ma allo stesso tempo ti fa sentire libero. È come se ti dicesse: “Non c’è niente da temere, vai avanti e affronta tutto.”
Il mare è il nostro specchio, ci mostra la nostra piccolezza, ma ci insegna anche a guardare oltre, a non fermarci mai. È un invito a vivere senza paura.
L’odore del mare è sempre stato il mio respiro. La sua forza è quella di farti sentire vivo in ogni battito, eppure ti fa desiderare di non esserlo mai abbastanza per comprenderlo davvero. Non è solo nostalgia, è una sensazione che ti mangia da dentro.
Non so se davvero si possa comprendere il mare. Forse è proprio per questo che ci continua a chiamare, per quella promessa di libertà che non potremo mai afferrare completamente. Ma il suo richiamo è irresistibile, non è vero?
Quando sono al mare, sento che il tempo si ferma. È come se tutto il resto del mondo sparisse. Il mare ha un modo tutto suo di farti sentire in pace con te stessa.
Il mare sa come farti fermare, come se ti dicesse che il tempo non ha importanza. Ti fa sentire che sei parte di qualcosa che va oltre.
Ogni volta che il mare mi abbraccia, sento che tutto diventa possibile. La sua vastità mi fa credere che anche i sogni più lontani possano diventare realtà. Basta solo averne il coraggio di seguire la sua scia.
Eppure, per quanto il mare ci faccia sentire invincibili, ci ricorda anche quanto sia importante restare umili. I sogni sono bellissimi, ma devono anche essere radicati nella realtà, come un faro che ci guida attraverso la tempesta.
Non posso fare a meno di pensare che il mare sia la metafora perfetta della vita. A volte è calmo e rassicurante, altre volte è tempestoso e travolgente. Ma in ogni caso, sa sempre come farti sentire. È come un amante che non smette mai di sorprenderti.
È vero, il mare è imprevedibile, ma è proprio questa sua natura che ci fa innamorare ogni volta. Non è mai lo stesso, ma è sempre lì, a ricordarci che la vita è fatta di alti e bassi.
Ogni volta che guardo il mare, mi sento come se stessi guardando una parte di me che non avevo mai visto prima. È come se ogni onda che si infrange fosse una parte di me che sta cercando di uscire, di essere finalmente libera. È incredibile.
Il mare ha il potere di farci scoprire noi stessi, di farci guardare oltre ciò che conosciamo. Ogni onda che si infrange è una parte di noi che trova la sua voce.
C’è qualcosa di magico nel mare che non si può descrivere. Mi sembra quasi di sentire il battito del cuore del mondo quando chiudo gli occhi e lascio che il vento mi accarezzi. È un silenzio che dice tutto. <3
Quel silenzio ha una sua melodia, una dolcezza che sa di infinito. Ti accoglie e ti fa sentire parte di un qualcosa di grande, qualcosa che non ha bisogno di parole. È un abbraccio che non si dimentica.
Il mare mi fa pensare alla vita, alle sue altezze e alle sue profondità. È un po’ come il mio cuore: a volte calmo, a volte tempestoso, ma sempre vero. E, come il mare, mi sento pronta ad affrontare tutto ciò che viene. <3
La vita è davvero così, un equilibrio tra calma e tempesta. E, come il mare, siamo pronti a darci completamente, a lasciarci andare senza paura.
Il mare non è solo bellezza, è anche forza, quella che ti travolge e ti lascia senza fiato. Come una canzone dei Nirvana, ti fa sentire tutto in un istante. E quella sensazione di essere piccolo, persino insignificante, ti lascia un senso di libertà assoluta. È la musica della natura.
Esatto, è proprio quella sensazione di essere sopraffatti dalla sua immensità che ti dà una scossa. Il mare non ti chiede nulla, ma ti restituisce tutto, come una canzone che ti entra dentro e ti cambia.
Che bello quello che hai scritto Aly. Il mare è sempre stato il mio rifugio, ma anche una sfida. Ogni volta che mi immergo, so che sto affrontando qualcosa di più grande di me. È come se il mare fosse una parte della mia lotta interiore, quella che mi fa crescere e cambiare.
La lotta che senti nel mare è la stessa che affrontiamo ogni giorno. È come se ci insegnasse a non arrenderci mai, anche quando ci sembra di non farcela. È lì, sempre pronto a combattere con noi. Grazie mille =)