Le ombre del desiderio

Le ombre del desiderio

Posted on March 21st, 2000 / / 10 Comments
Affinità & Cuore / Feeling at 12:00 pm

L’amore è il fuoco che scotta e non si spegne mai,
non è luce, è ombra, un’ombra che ti segue come una sentenza #

L’oscurità è il mio rifugio, ma anche la mia condanna. Non sono mai pronta, mai abbastanza, eppure… non posso fare a meno di guardarlo. Il suo volto si staglia nella sera, e ogni volta è un colpo al cuore, un colpo che non si spezza mai. Non so se è l’illusione che mi tiene viva o la paura che mi consuma, ma lo guardo. Lo faccio ogni volta, come se fosse un respiro che non posso fermare. Lui è là, ignaro, la sua presenza mi brucia, eppure non posso toccarlo. La distanza tra noi è come un abisso, ma sono io ad alimentarlo, passo dopo passo. La sua figura è una promessa che non verrà mai mantenuta. Ma in quel momento, mentre osservo la sua indifferenza, il mio cuore batte forte, più forte, come se il battito stesso fosse l’unico segno di vita che possiedo.

Mi nascondo nell’ombra, ma ogni angolo del mio corpo è esposto, come se la luce che mi consuma potesse essere vista da lui. I miei occhi non possono staccarsi, ma non so nemmeno cosa cerco in lui. Lo desidero? O forse è solo la paura di non essere mai vista, di non essere mai abbastanza. Mi avvicino, passo dopo passo, come se la terra sotto di me fosse sconosciuta, ma la mia mente è confusa, disorientata. Ogni suo gesto sembra un messaggio segreto, ogni parola una risposta che non posso afferrare. È forse la mia solitudine che mi parla, che mi guida in questo cammino senza ritorno?.

Arrivo davanti alla sua casa, e il silenzio che mi circonda è assordante. Il Phantom, il suo scooter, mi osserva con la stessa freddezza che lui non può nascondere. È uno specchio, uno specchio che riflette una me che non riconosco. Il mio cuore è un turbine, ma le mani sono fredde, tremano. Attacco il foglietto, il mio messaggio, il mio grido silenzioso, che non avrà mai risposta. Mi sento un fantasma, una presenza che non lascia traccia, ma c’è qualcosa dentro di me che non riesce a morire, che continua a lottare contro il gelo del mio stesso spirito. Perché? Perché il desiderio è più forte di ogni paura? Perché questa distanza che ci separa sembra essere l’unica cosa che mi tiene viva?

Non so rispondere. Forse non lo scoprirò mai. Forse non voglio. La solitudine che mi guida non è più solo paura, ma un desiderio di esistere, di far sentire la mia voce, di non essere invisibile. Eppure, il paradosso è che proprio nella mia invisibilità mi trovo. Nella mia solitudine, trovo la mia identità, il mio desiderio, il mio senso di esistenza. Ma lo guardo. Lo guardo e mi chiedo: cosa cerco davvero? Un amore che non posso avere? O forse una parte di me che non so ancora riconoscere?

La risposta non arriva. La risposta non arriverà mai. Eppure, la domanda continua a vivere dentro di me, a tormentarmi. La distanza tra noi è il mio abisso, il mio confine, ma è anche il mio respiro. La mia ombra che mi segue, sempre. E tu, lettore, cosa cerchi davvero? È davvero un amore che non puoi avere? O forse una parte di te che non hai mai osato guardare?

Un’ombra, come un desiderio.
Come una promessa mai mantenuta.

THE END.
Remember me,
Eclipse

10 Responses


  1. IronVox

    Mi sembra che tu stia cercando di combattere qualcosa che è dentro di te. Ma quella lotta non finirà mai. È inutile sperare che l’ombra vada via. Bisogna solo imparare a viverci insieme. Mi sento così anch’io.

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  2. Eclipse

    Ciao IronVox, grazie per la tua riflessione. È vero, a volte non c’è una fine a certe battaglie. Dobbiamo imparare a conviverci, a fare pace con le nostre ombre.

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  3. VenereNera

    La tua scrittura è come una ferita che non smette mai di sanguinare. Non posso smettere di leggere, ma è come se il dolore si moltiplicasse. È strano, ma sono attratto da questa sofferenza. È questa la bellezza di ciò che scrivi.

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  4. Eclipse

    Ciao VenereNera, grazie per il tuo commento. È strano, vero? Ma a volte è proprio la sofferenza che ci attrae, come una forza inarrestabile.

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  5. MetalManzoni

    Un vero disastro emotivo, ma in qualche modo geniale. È come un urlo in mezzo al caos, che non riesci a fermare. Ma quella sofferenza… è reale, è tutto quello che ti rimane alla fine. Sì, è l’ombra, quella che non scappa mai. Una maledizione.

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  6. Eclipse

    Ciao MetalManzoni, grazie per il tuo commento così diretto. A volte, la sofferenza è ciò che ci rende umani, eppure è proprio in quella maledizione che troviamo la nostra essenza.

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  7. LunaFarfalla

    C’è qualcosa di così triste e profondo in queste parole. Ma è anche incredibilmente bello. Forse è la consapevolezza che certe cose non sono mai nostre che ci fa sentire così. Ma a volte, quel non possedere è tutto quello che abbiamo.

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  8. Eclipse

    Ciao LunaFarfalla, grazie per il tuo commento. È vero, il non possedere è una delle cose più difficili da accettare, ma è proprio in quella consapevolezza che ci scopriamo.

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  9. Eclipse82

    Questa è una scrittura che ti spinge a guardare in faccia i tuoi demoni, e ti costringe a farlo. Ma è anche l’unico modo per riuscire a liberarsene. Solo affrontandoli possiamo davvero essere liberi. È una verità che non possiamo ignorare.

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  10. Eclipse

    Ciao Eclipse82, grazie per il tuo commento. È proprio così: solo affrontando i nostri demoni possiamo veramente liberarci. La libertà passa da lì.

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