l’amicizia che sfida il mondo

l’amicizia che sfida il mondo

Posted on October 26th, 2000 at 8:08 PM | Tags: | 0 Comments

Amicizie senza confini: la bellezza dell’incontro tra culture diverse #

È ottobre a Milano e l’autunno ha dipinto la città con le sue sfumature calde e avvolgenti. Seduta alla mia scrivania, guardo fuori dalla finestra, la luce dorata del pomeriggio filtra attraverso le foglie che iniziano a cadere, e mi ritrovo a riflettere su una questione che mi sta particolarmente a cuore: le amicizie che superano i confini culturali.

Ho vissuto esperienze che hanno segnato profondamente il mio percorso, amicizie che hanno arricchito la mia vita e la mia anima, e in questo preciso istante, non posso fare a meno di rivivere quei momenti che hanno scolpito in me una nuova visione del mondo.

La mia migliore amica, Hikari, è un faro luminoso nella mia esistenza. Immaginatevi una ragazza giapponese dai capelli neri come l’ebano e gli occhi che brillano come stelle nella notte più scura. Ci siamo conosciute alle medie, e da allora siamo diventate inseparabili. Hikari è un angelo di dolcezza e gentilezza, sempre pronta ad ascoltare e a sostenere chiunque le stia intorno. La sua passione per la cultura giapponese è contagiosa. Mi ha insegnato a piegare gli origami con una precisione quasi religiosa, a preparare sushi con una maestria che sfiora l’arte e mi ha introdotto a un mondo di anime e manga che mi ha rapito il cuore e l’immaginazione. Ogni volta che la guardo, vedo non solo un’amica, ma una finestra aperta su un universo distante e affascinante. Con Hikari, la distanza tra Milano e Tokyo si dissolve, e le nostre differenze si fondono in un’armonia perfetta.

Poi c’è E., un ragazzo dal sorriso contagioso e dagli occhi vivaci, la cui luce interiore non può essere oscurata da nulla. E. è apertamente omosessuale e ha dovuto affrontare la dura realtà di genitori che non accettano la sua identità. La sua lotta è la mia lotta, il suo sogno di trasferirsi a Londra per trovare accettazione e libertà è anche il mio. In lui vedo un’anima in cerca di pace, di amore, di un angolo del mondo dove possa essere se stesso senza temere il giudizio. Con E. condivido risate scatenate e momenti di profonda intimità. La sua forza mi ispira, e il suo desiderio di libertà mi commuove. Vorrei solo che i suoi genitori potessero vedere la bellezza che lui rappresenta, perché merita solo amore e felicità.

M. e C. sono i miei compagni di viaggio di lunga data. Li conosco fin dall’asilo e siamo cresciuti insieme come una grande famiglia. M., con il suo talento innato per il disegno e la pittura, è un artista nell’anima, un’anima che dipinge il mondo con colori che non avrei mai immaginato. C., invece, è una fiamma di energia e vitalità, sempre pronta a tirarci su il morale con le sue idee folli e le sue risate contagiose. Con loro ho condiviso momenti di pura gioia: dalle sfide allo stadio alle avventure più pazze a Zena, a Genova. Ogni risata, ogni chiacchierata, ogni esperienza condivisa ha cementato un legame che non conosce tempo né distanza.

E poi ci sono i miei compagni di classe, un gruppo eterogeneo ma affiatato, un mosaico di personalità che si uniscono per creare qualcosa di unico. Ci riuniamo in sala giochi dopo scuola, chiacchieriamo delle ultime novità, ridiamo e scherziamo come se il mondo esterno non esistesse. Ogni giorno con loro è un’avventura, una scoperta, un momento indimenticabile. In questo gruppo, vedo la bellezza di un’amicizia che trascende le differenze, che si nutre di supporto e incoraggiamento reciproco.

Siamo una squadra, una famiglia, e insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa. Ogni amicizia che ho coltivato, ogni incontro che ho avuto, mi ha insegnato che le differenze culturali non sono barriere, ma ponti verso una comprensione più profonda e una connessione più autentica. In questo autunno milanese, mentre i colori cambiano e le foglie cadono, rifletto su quanto sono fortunata a vivere in un mondo così ricco di diversità e amicizia.

E con Wonderwall degli Oasis in sottofondo, non posso fare a meno di sentire che, in fondo, tutto è esattamente come dovrebbe essere.


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