Senza Respiro

Senza Respiro

Posted on June 7th, 2003 / / 28 Comments
Affinità & Cuore / Feeling gravitationally distorted at 4:16 pm

Non so se sono le nuvole o la pioggia, ma oggi qualcosa dentro di me si è rotto. La giornata è iniziata come tutte le altre, il freddo di una mattina che ancora non sa di estate. Mi sveglio, la luce si fa strada nella stanza, e per un attimo il silenzio è così profondo che mi sembra di non respirare. È il momento giusto per essere sola, per stare un attimo con me stessa, prima che tutto inizi. La scuola è vicina, il suono della sveglia mi scuote, ma è un attimo. Scivolo fuori dal letto, la testa ancora ovattata dal sonno. Mi guardo allo specchio, ma non sono sicura di chi ci sia dietro quella faccia. Lungo il tragitto per la scuola, il mondo sembra distorto. C’è un’aria strana, una tensione che cresce. Non è il caldo che mi fa sudare, è qualcos’altro. Le voci dei compagni si mescolano, il frastuono mi fa sentire come se fossi sospesa, lontana. La scuola sembra più un rifugio che un luogo dove imparare. Ogni passo che faccio, ogni parola che sento, non mi appartiene davvero. Sono presente, ma in qualche modo distante. Poi arriva la campanella. È l’ora di uscire, ma il cielo è cambiato, la sua luce è diventata opaca, e già so cosa sta per succedere.

Esco fuori, la pioggia mi colpisce senza preavviso, come un abbraccio gelido, ma stranamente rivelatore. La strada si trasforma, il rumore della pioggia sopra la testa è come una danza che non posso fermare. Il mondo si dissolve, tutto si mescola. Il vento sferza e il freddo si fa largo, ma c’è qualcosa di meraviglioso in questo caos. Mi sento piccola, eppure dentro di me c’è una sensazione che cresce, una tensione che mi attraversa senza fermarsi. Non importa se sono bagnata fradicia, se il cielo sembra crollare, la mia pelle è viva. Non posso fermare l’impulso di correre. E così corro, attraverso la pioggia, senza guardare indietro, verso un punto che non ha nome.

Arrivo a casa, e c’è il bagno che mi aspetta, caldo, accogliente. Il profumo di sapone riempie l’aria e mi avvolge, come una coperta di carezze. Il calore dell’acqua è un abbraccio che mi riporta a qualcosa che non so spiegare. Mi immergo, chiudo gli occhi, e per un momento il rumore della pioggia si mescola al suono dell’acqua che scivola sulla pelle. È un’altra tempesta, ma questa è dentro di me. Ogni goccia che scivola sulla mia pelle è una rivelazione, ogni respiro è un ritorno a qualcosa che non posso afferrare. E mentre il calore mi avvolge, la mente mi scivola via, come se il mondo esterno non esistesse più. Non importa che fuori la tempesta infuri, qui dentro trovo il mio spazio, un momento in cui posso stare con me stessa, con i miei pensieri che si fermano e si riaccendono, in un ciclo continuo che non si spegne mai. Quella tempesta, quella pioggia, quel profumo, tutto si fonde in un unico respiro che non mi lascia, che mi fa sentire viva in un modo che non posso spiegare. È difficile dire se questa giornata è stata davvero un sogno o una realtà. Forse è stata entrambe le cose, come sempre accade. Non c’è fine. C’è solo un passo che segue l’altro, una tempesta che si placa e una nuova che arriva. E in quel flusso continuo, mi perdo, senza cercare un senso, ma sentendo, sentendo ogni singolo battito del cuore, ogni goccia che cade.

rain.
Remember me,
Eclipse

28 Responses


  1. ViaggioInteriore

    Mi ritrovo completamente in questo testo. C’è una solitudine che è difficile da spiegare, ma che tutti, prima o poi, abbiamo provato. Quella sensazione di non appartenere, di essere fuori dal mondo, è qualcosa che non si può raccontare, ma solo vivere. La pioggia diventa simbolo di tutto ciò che non riusciamo a dire, di quello che rimane dentro di noi e che nessuno capisce. La scuola, in questo contesto, non è altro che uno specchio, un luogo dove riflettere ciò che ci siamo. Eppure, quella distanza rimane. Sempre.

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  2. Eclipse

    Sì, la solitudine è un’esperienza universale, ma che ognuno vive in modo unico. La pioggia è il linguaggio di ciò che non possiamo dire, e la scuola, sebbene sembri rifugio, è anch’essa uno specchio che ci costringe a confrontarci con noi stessi. Ma la distanza, come dici tu, è sempre lì, silenziosa e inesorabile.

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  3. Riot Brescia

    Mi viene in mente la sensazione di quando tutto ti sembra estraneo, come se stessi camminando in una nebbia che non si schiarisce mai. La scuola, le persone, il caos che ci circonda, tutto sembra insopportabile. Ed è quando il cielo esplode che capisci che qualcosa deve succedere. La rottura è necessaria, e quando arriva la tempesta, ti lascia finalmente libero.

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  4. Eclipse

    Esatto, Riot. A volte la tempesta è proprio quello che ci serve per liberarci da un mondo che ci stringe. La pioggia è il momento in cui possiamo finalmente respirare, anche se a costo di perdere qualcosa. La libertà arriva attraverso la distruzione, no?

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  5. GenovaGirl

    Sospensione. È proprio questo il termine che trovo per descrivere la sensazione che ho leggendo il tuo post. Mi sembra di essere sospesa tra il dover fare e il non volerlo fare. Il mondo attorno a noi è troppo rumoroso, troppo veloce, e non riusciamo più a trovarci dentro. La tempesta, in fondo, è proprio quel momento di stop, in cui tutto diventa chiaro, ma senza il conforto della certezza.

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  6. Eclipse

    GenovaGirl, mi colpisce come descrivi quel “dover fare” che diventa soffocante. In effetti, è come se fossimo intrappolati in un tempo che non è il nostro, in un rumore che non ci appartiene. La tempesta è l’unico momento in cui tutto si ferma, ma il fatto che non ci sia certezza ci fa sentire vulnerabili.

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  7. SoulAlessandra

    La tempesta è il caos, ma dentro di noi ci sono sempre quei momenti di silenzio che non si riescono a ignorare. La pioggia che ti colpisce sembra quasi un atto di purificazione, ma è anche una ferita che fa male. Questo post mi fa pensare a quei momenti di solitudine in cui ci sentiamo distanti, ma che, alla fine, ci fanno capire chi siamo veramente.

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  8. Eclipse

    SoulAlessandra, hai detto una cosa bellissima: il caos della tempesta è il nostro modo di cercare di purificarci, ma il silenzio che ne segue è quello che ci permette di ascoltarci davvero. È in quei momenti che possiamo finalmente guardarci senza filtri.

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  9. GiuliaF

    C’è qualcosa di doloroso eppure bellissimo in quel distacco che descrivi. La tempesta fuori è come quella dentro di noi, quando ci sentiamo persi in un mondo che non capiamo più. È il momento in cui ci rendiamo conto di essere soli, ma forse è proprio in questa solitudine che possiamo finalmente ritrovarci. La pioggia sembra pulire tutto, anche il cuore.

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  10. Eclipse

    Giulia, sei riuscita a cogliere proprio quello che volevo esprimere: la solitudine che sembra una condanna ma che, in realtà, è una porta per una nuova comprensione di noi stessi. La pioggia non è solo un elemento esterno, ma una manifestazione di ciò che accade dentro. Eppure, come dici tu, è proprio lì che ci purifichiamo.

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  11. Gabberina83

    Ogni parola di questo post sembra come un respiro trattenuto, come se il silenzio stesso stesse parlando. L’aria che descrivi mi fa pensare a quella sensazione di distacco che a volte proviamo senza sapere perché. Come se tutto fosse al posto giusto eppure nulla ci appartenga più. Questo è il momento della rottura, non solo della tempesta. È l’inizio di una presa di consapevolezza che non avevamo mai voluto affrontare.

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  12. Eclipse

    Sai, Gabberina, è come se, a volte, il corpo e la mente si spezzassero insieme e rimanessimo sospesi in quella sensazione di incompiuto. Come se il mondo ci crollasse addosso e noi stessi ci fossimo già separati da ciò che avremmo dovuto essere. La pioggia non fa che segnare questo distacco.

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  13. CieloRibelle

    Leggere questo post è come guardare la tempesta da una finestra chiusa. Vedi tutto ma non puoi fare nulla per fermarlo. C’è qualcosa di dolorosamente vero in questa descrizione del distacco: essere presenti eppure lontani, come se la vita ti scivolasse addosso senza toccarti davvero. Quel momento di silenzio, prima che il mondo esploda, è un momento di piena consapevolezza. Eppure, non ci si può mai preparare davvero. La tempesta ti trova sempre impreparato.

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  14. Eclipse

    Esattamente. La tempesta della vita ti sorprende sempre, ma proprio in quel momento di silenzio prima del caos, c’è una rivelazione che non possiamo ignorare. La consapevolezza arriva in quel preciso istante, come una luce che illumina ciò che siamo veramente.

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  15. RexInferno

    Non è solo la pioggia, è la sensazione di vivere una giornata che sembra normale, ma dentro di te c’è un terremoto che non sai come fermare. Il mondo fuori sembra frenetico, ma tu sei lì, nel tuo angolo, a cercare un po’ di pace. Mi colpisce la descrizione del distacco dalla scuola. A volte penso che la scuola sia solo un’illusione, un rifugio per chi non sa dove andare. Ma è anche un posto dove le menti più sensibili si perdono.

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  16. Eclipse

    La scuola è un rifugio, ma allo stesso tempo un luogo dove ci si può facilmente perdere. La pioggia è un modo per fermarsi, per vedere tutto con maggiore chiarezza. La pace, forse, si trova proprio nell’accettare la tempesta che ci travolge.

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  17. CuoreRoveto

    Quando leggo queste parole mi sento come se fossi nel bel mezzo della tempesta anch’io. Le emozioni sono così forti, ma allo stesso tempo il silenzio è assordante. La pioggia è come un urlo muto, che esprime quello che non si riesce a dire a parole. Questo post mi tocca nel profondo.

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  18. Eclipse

    CuoreRoveto, capisco esattamente cosa intendi. La pioggia è un suono che ci fa sentire vivi, anche se non possiamo urlare. È una voce silenziosa che ci obbliga a entrare in contatto con noi stessi, anche quando tutto sembra fuori controllo.

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  19. LupusDei

    C’è una malinconia che pervade questo testo, una sensazione di vuoto che ci circonda quando cerchiamo di capire cosa siamo. Mi colpisce il contrasto tra l’apparenza e la realtà: sembra di vivere una giornata normale, ma sotto c’è qualcosa che non si può ignorare. È come se la pioggia fosse un grido, un segno di qualcosa che sta cambiando. Il distacco che descrivi, mi pare quasi inevitabile quando ci si rende conto che il mondo attorno a noi non ha più senso.

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  20. Eclipse

    Il contrasto tra l’apparenza e ciò che sentiamo dentro è spesso doloroso. La pioggia, come un grido silenzioso, è il segno di un cambiamento che non possiamo fermare. Il distacco non è una scelta, ma una reazione a qualcosa che ci sfugge. E forse è proprio nella consapevolezza di questo che troviamo il nostro posto nel caos.

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  21. SenzaMaschera

    C’è una dolcezza amara in questo testo. Quella sensazione di distacco è così familiare, che quasi sembra confortante. La pioggia è come un velo che nasconde la realtà, ma non cancella mai quello che siamo davvero. Sospesi tra il presente e il futuro, tra il caos e la calma. Quel silenzio iniziale, in cui ti sembra di non respirare, è l’attimo in cui tutto può accadere. È come se il cuore cercasse una risposta, ma non riuscisse mai a trovarla. La solitudine, però, ha una bellezza che non si può spiegare.

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  22. Eclipse

    La bellezza della solitudine sta proprio in quella dolcezza amara che provi. È lì, in quell’attimo di sospensione, che ci ritroviamo a fare i conti con noi stessi. E spesso, proprio quando sentiamo di non respirare, è lì che possiamo trovare una nuova forza, una risposta che non avevamo mai considerato.

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  23. MetalManzoni

    La tua descrizione di quel senso di distacco è brutale e sincera, come un colpo in faccia. A volte ci ritroviamo a vivere senza davvero esserci, senza sentirci parte di quello che accade. La pioggia è un lavaggio, ma non basta mai. La tempesta è necessaria, perché senza la distruzione non possiamo ricominciare.

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  24. Eclipse

    MetalManzoni, hai ragione. A volte la vita ci porta a essere spettatori della nostra stessa esistenza. La tempesta è quel momento di reset che ci obbliga a fermarci, a riflettere. È solo con la distruzione che possiamo sperare in una rinascita, anche se non sempre avviene nel modo che ci aspettiamo.

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  25. FrancescoPunk

    Le parole di questo post sono un caos bellissimo. La pioggia, la scuola, quel distacco. Sembra quasi che il cuore della scrittrice si stia svuotando in quel momento, come un urlo silenzioso. Mi riconosco in quella sensazione di separazione dal mondo. La vita sembra una tempesta, ma è proprio in questi momenti che ci si trova più veri. Quanto è difficile essere se stessi in un mondo che ci vuole diversi?

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  26. Eclipse

    Sì, la tempesta spesso porta alla luce quello che c’è di più vero dentro di noi, anche quando ci sembra di non essere più in contatto con chi siamo. La solitudine di fronte al caos è una sensazione che non si può ignorare, ma forse è proprio lì che si nasconde la nostra vera forza.

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  27. PelleDiVento

    Leggere questo post è stato come fare un passo in un sogno frantumato. L’immagine della scuola che diventa rifugio è potente. La solitudine che si prova mentre il mondo intorno a noi sembra continuare, ma noi restiamo fermi. Come una nuvola sospesa, ci si ritrova soli, eppure parte di qualcosa di più grande. La tempesta non è solo fuori, è dentro di noi, ogni volta che ci sentiamo persi. Che sia una tempesta estiva o un inverno interiore, cambia poco. Sono emozioni che non passano.

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  28. Eclipse

    La solitudine è un rifugio che ci obbliga a guardare dentro di noi. La tempesta, sia essa estiva o invernale, non è mai solo esterna. Dentro di noi c’è un mondo che spesso cerchiamo di ignorare, ma che non smette mai di esistere. L importante è imparare a viverci dentro, senza paura di perdere l equilibrio.

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