La musica che guarisce

La musica che guarisce

Posted on September 26th, 2008 at 9:23 PM | Tags: | 0 Comments

La Magia di una Melodia e la Pace Ritrovata #

Le notti milanesi sono un incantesimo difficile da spiegare. Ogni angolo, ogni riflesso delle luci sui Navigli, trasmette una sensazione di pace e inquietudine, mescolate insieme. Eppure, questa sera, sono turbata. Non dalla città, non dal suo fluire incessante. No. La causa è stata una discussione. Una di quelle che, senza volerlo, ti sfilano l’anima, lasciandoti a guardare il mondo con un velo di rabbia che non ti saresti mai aspettata. Come se le parole, purtroppo, non potessero sempre restare in superficie. Quando qualcuno non riesce a capire chi sei, la frustrazione cresce come un incendio inarrestabile. Lo capisco, ma quel vuoto dentro non è mai solo incomprensione. È qualcosa di più profondo. La mente mi ha portata lontano, a pensare che forse, davvero, non c’è mai piena comprensione tra le persone. Perché ci sentiamo sempre incompleti? La discussione è stata solo una scossa che ha fatto emergere la consapevolezza che siamo tutti un po’ spezzati, a modo nostro. Ho bisogno di pace, ho bisogno di allontanarmi. Decido di sedermi, e il cielo sopra di me è come un manto nero e misterioso. La città, a quest’ora, è più silenziosa, ma le sue luci danzano ancora sulle acque.

Nel silenzio, una melodia arriva, lieve ma determinata. La suona un musicista di strada. E lì, in quella musica, trovo un respiro diverso. Non è la tristezza a far nascere le lacrime, ma la liberazione che si fa spazio dentro di me. Le sue note mi parlano di qualcosa che va oltre, che si svincola dai limiti del dolore, della rabbia, della paura. È come se la musica riuscisse a sfondare il mio cuore e, proprio in quel momento, sento che il mondo, nonostante tutto, ha ancora un senso. C’è un modo di ascoltare il mondo che è più profondo di ciò che vediamo, un modo di sentire che supera il nostro stesso dolore. La bellezza non è nell’assenza di problemi, ma nel riuscire a vederla anche nei momenti più bui. Ho deciso che non c’è spazio per l’odio, che non voglio più nutrire quella frattura che mi divideva dall’altro. Mi sono rialzata dalla panchina con una consapevolezza nuova: devo lasciare andare, devo trovare la pace dentro di me. La vita è troppo breve per nutrire rancore.

Come si fa a fermarsi, a trovare la quiete, quando il mondo ti travolge? E soprattutto, cosa ci insegna una melodia così semplice, che tocca corde più profonde di qualsiasi parola? La risposta è nel silenzio che segue. Sospesi in quel momento, penso… quante volte ci fermiamo ad ascoltare? Non solo la musica, ma anche i nostri pensieri, la nostra anima che grida nel caos? Cos’è che ci impedisce di fermarci davvero, di capire dove siamo? Forse è proprio quella parte di noi che non smette mai di correre. Ma quando ci fermiamo, cosa accade?

• remember me
• Eclipse •


Leave a Reply