
La fuga verso Loano
Posted on June 16th, 2000 / Celebrazioni / 10 CommentsMilano, il Caldo, il Gelato, e la Fuga verso Loano #
Il sole di Milano non è solo una palla infuocata nel cielo; è una presenza che stringe la città, la schiaccia sotto il suo peso. La città respira, ma è un respiro affannoso. Ogni angolo sembra cedere, come se fosse sul punto di esplodere, mentre il calore si appiccica alla pelle, ti infila dentro. Milano è un corpo che ha dimenticato di respirare. Ogni passo che faccio è pesante, e l’asfalto sotto i piedi sembra bruciare. L’aria è immobile, una poltiglia che non sa di nulla, ma che riesce a infilarsi ovunque. C’è qualcosa di animalesco in questo caldo. L’odore dell’asfalto fuso, il battito del cuore che accelera mentre cammino lungo i Navigli, dove l’acqua scorre indifferente, testimone muta delle nostre sofferenze. Tutto sembra fermo, intrappolato. Ed io, qui, in questa frenesia che diventa maniacale, sento il bisogno di scappare. Ma dove? La risposta è semplice: Loano. Loano mi chiama, non come un posto, ma come una promessa che non posso rifiutare. Un’idea, una speranza. Loano è il luogo dove la mia anima si rifugia, dove posso dimenticare, dove il mio corpo può finalmente respirare di nuovo.
C’è un contrasto violento tra Milano e ciò che immagino a Loano. Milano con le sue strade incandescenti, il gelato che si scioglie sulle dita, la pelle che suda come se volesse liberarsi dalla propria pelle. Ogni cucchiaino di gelato è una piccola fuga, un respiro tra le fiamme, un istante di sollievo che dura solo il tempo di ingoiarlo. Ma è una fuga illusoria. Non basta. Loano, invece, è un abbraccio, è la terra che promette l’assenza di tutto ciò che opprime. Il mare che si infrange, ogni onda una carezza sulla pelle, il profumo di salsedine che sa di libertà. Questo è il vero rifugio. Non solo dal caldo, ma dal mondo intero. Ecco, Loano non è solo una destinazione. È la fine di ogni cosa che mi ha trattenuto fin qui. È il luogo dove posso lasciare andare tutto, dove posso finalmente abbassare la guardia. Il mare mi parla, senza parole. Ogni onda mi racconta di un mondo diverso, di una vita che non chiede nulla se non di essere vissuta. E lì, in quel silenzio, capisco che la vera fuga non è fisica, ma mentale. Loano non è solo un luogo, è uno stato dell’anima.
C’è un silenzio, a Loano. Non è mai lo stesso di Milano. Qui, le voci non si sovrappongono, non urlano. Qui c’è solo il suono del mare, le onde che si frangono, come un battito che risuona dentro di me. Loano è tutto ciò che non c’è in questa città soffocante. È l’assenza di rumore, l’assenza di caos. E io, mentre Milano continua a respirare nel suo caos incessante, lascio che la mia anima voli. La mia mente è già lì, dove il cielo e il mare si incontrano, dove il tempo si sbriciola e diventa polvere. Milano è troppo piccola, troppo stretta. Loano è la mia libertà.
Eppure, mentre il mio corpo resta qui, a Milano, in attesa di quel viaggio, c’è un’inquietudine che non riesco a nascondere. Perché ogni passo che compio lungo queste strade calde mi sembra un atto di ribellione contro qualcosa che non riesco a definire. Cosa mi trattiene qui? E perché, nonostante tutto, sento il bisogno di andar via? Non si tratta solo di caldo, non si tratta solo di mare. Si tratta di qualcosa che va oltre, qualcosa che mi sfugge e che non posso ignorare. Loano è il mio prossimo passo, è la mia fuga, ma è anche il mio ritorno.
In fondo, la vera domanda è questa: cos’è che scappiamo davvero? Loano è solo un pretesto, un luogo che sogniamo come la salvezza, ma la salvezza non è mai davvero lì, no? È dentro di noi, in ogni passo che facciamo. Forse Loano è solo una scusa per liberarci dalle catene invisibili che ci costringono. E se non fosse Loano a salvarmi? Se fosse qualcos’altro? Un altro viaggio, un altro pensiero, una consapevolezza che scivola tra le dita e ti fa sentire che tutto, in fondo, è solo un’immensa fuga verso ciò che non possiamo davvero afferrare.
E voi, cosa cercate nei vostri rifugi? Loano, o una fuga più profonda, che nessun mare potrà mai colmare?
THE END.
Remember me,
Eclipse
Milano è un forno, ma Loano è la brezza che ci salverebbe. Però, è vero, a volte il caldo e il caos sono parte di noi, no? Forse dovremmo imparare a respirare anche nel caos, a trovare il nostro respiro anche lì.
Ciao VibeZena, è vero, il caldo e il caos sono anche una parte di noi, e forse dobbiamo imparare a trovare la nostra pace nel mezzo di tutto. La fuga non è mai definitiva, ma un tentativo di riequilibrio. Grazie per averlo detto così.
Milano è un casino, Loano è solo un sogno. La verità è che la gente ha bisogno di un cambiamento, di staccare la spina, ma alla fine torni sempre lì. Che poi… che ci vuoi fare? È sempre così, no?
Ciao Bastianello, la realtà è spesso più crudele di quanto vogliamo ammettere. Loano è un sogno, ma è anche la necessità di cambiare, anche se il ritorno alla realtà è inevitabile. Grazie per la tua visione diretta.
A volte Milano sembra una città che ti succhia via ogni energia, eppure riesce sempre a sorprendere, anche nel suo dolore. La fuga che racconti non è solo un viaggio fisico, ma una fuga dalla stanchezza dell’anima. Loano è il rifugio, sì, ma lo vedo anche come una discesa nei propri pensieri. C’è sempre un prezzo da pagare, anche quando si scappa.
Ciao EmaRiviera, mi piace come hai visto Loano, non solo come un rifugio fisico ma anche come un viaggio dentro di sé. La fuga ha sempre un prezzo, forse proprio perché è un viaggio verso il nostro io più profondo. Grazie per averlo detto così.
Pota! Milano ti sfianca, ti logora. Il caldo diventa quasi una tortura, e quei Navigli… immobile. La fuga è l’unica salvezza. Sì, Loano è la soluzione. La tua descrizione mi fa pensare a quanto possa essere insopportabile il peso di questa città a volte.
Ciao Riot, grazie per il tuo commento. La sensazione di oppressione che descrivo è quella di chi lotta contro l’immobilità che Milano sembra imporsi quando è invasa dal caldo. Loano è il sogno che ci salverebbe, ma resterà sempre nella nostra testa. Grazie per esserci, sempre.
Mi è piaciuta molto la tua descrizione di Milano, è proprio quello che sento quando cammino per le sue strade d’estate. Però Loano… quella promessa di respiro… mi fa venire voglia di scappare anch’io. Credo che tutti noi abbiamo bisogno di quel piccolo angolo di pace, lontano dal caos e dalle aspettative della vita quotidiana. Io ho Varazze.
Ciao CuoreRoveto, bellissima Varazze. E’ vero, tutti noi cerchiamo quell’angolo di pace. Ma forse non è una destinazione, quanto piuttosto una continua ricerca. Loano è un simbolo di questo bisogno. Grazie per averlo espresso così bene.